{"id":22247,"date":"2014-02-13T18:00:33","date_gmt":"2014-02-13T16:00:33","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=22247"},"modified":"2014-02-13T18:00:33","modified_gmt":"2014-02-13T16:00:33","slug":"bar-perugino-dice-addio-alle-slot-machine-e-diventa-centro-multietnico","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/bar-perugino-dice-addio-alle-slot-machine-e-diventa-centro-multietnico\/","title":{"rendered":"Bar perugino dice addio alle slot machine e diventa centro multietnico"},"content":{"rendered":"
\"\u201cCon<\/a>
\u201cCon cose semplici si pu\u00f2 star bene\u201d un\u2019iniziativa del bar \u201cSant\u2019Erminio\u201d<\/figcaption><\/figure>\n

Un bar senza quelle macchinette mangiasoldi che ogni giorno in Umbria inghiottono 2 milioni di euro, rovinando i giocatori e le loro famiglie? S\u00ec, si pu\u00f2. Chiedetelo a due giovani fratello e sorella, Andrea ed Elisa Cecchetti<\/strong>, che a Perugia da pi\u00f9 di due anni e mezzo hanno cacciato dal loro locale le slot machine. All\u2019inizio era stato un po\u2019 difficile, con meno clienti e meno incassi. Poi per\u00f2 per il bar \u201cSant\u2019Erminio\u201d di via Eugubina \u00e8 cominciata una nuova vita. Con laboratori per bambini, cineforum, giochi, serate di cucina multietnica, l\u2019avvio di un doposcuola, una biblioteca, il wi-fi e tanti appuntamenti per grandi e piccini. Con la partecipazione di intere famiglie delle comunit\u00e0 straniere della zona, soprattutto del mondo arabo, con siriani, libici e marocchini. Con la \u201cnuova vita\u201d senza le macchinette mangiasoldi, il bar \u00e8 diventato anche una \u201cfonte di aggregazione interetnica, una sorta di oratorio laico\u201d per il popoloso quartiere di Monteluce, come sottolineano con gioia Andrea ed Elisa. Un locale dove l\u2019orario quotidiano (solitamente dalle 7 del mattino a mezzanotte) \u00e8 scandito dall\u2019avvicendarsi dei pi\u00f9 svariati clienti: gli ospiti del vicino centro diurno di San Giuseppe per l\u2019assistenza delle persone con disabilit\u00e0 che ogni tanto vengono per la colazione, studenti universitari anche stranieri che approfittano del wi-fi per preparare lezioni ed esami, carabinieri ed appartenenti alle altre forze di polizia che nei loro servizi di pattugliamento si fermano a prendere un caff\u00e8, i giovani arabi che non bevono alcol e che la sera si ritrovano a sorseggiare un cappuccino, e gli anziani del quartiere che dopo una partita a carte nel vicino circolo Arci si fermano a fare due chiacchiere. Insomma non ci sono pi\u00f9 le \u201cbrutte facce\u201d che giravano nel bar ai tempi delle macchinette. \u201cAlla lunga – dicono Andrea ed Elisa – abbiamo creato un ambiente sano e pulito, rassicurante per tutti e per le famiglie, che non hanno timori a mandarvi i loro figli\u201d. Un\u2019azienda familiare che, seppure con tanti sacrifici, funziona anche dal punto di vista economico. Quindi anche senza le entrate certe delle macchinette. \u201cSe i gestori vogliono – sottolinea Andrea -, le cose si possono cambiare in meglio\u201d.<\/p>\n

Il bar Sant\u2019 Erminio<\/strong> si trova nell\u2019ampio parcheggio all\u2019incrocio tra via San Giuseppe e via Eugubina, in una palazzina di propriet\u00e0 del Comune dove c\u2019\u00e8 anche un circolo Arci. Andrea, insegnante di Educazione fisica ma senza un lavoro nel mondo della scuola, una decina di anni fa aveva cominciato a prestare servizio in quel circolo. Poi nel 2009, con il supporto della famiglia, avvia la nuova gestione privata del bar caffetteria al piano terra della palazzina del Comune. Una attivit\u00e0 che funziona e la clientela non manca. Ci sono poi le tre slot machine che non si fermano mai. Andrea ed Elisa vigilano affinch\u00e9 i minorenni non le usino, ma qualche volta non basta. Ci sono poi gli anziani che dopo la partita a carte al circolo Arci scendono a tentare la fortuna al gioco. Fratello e sorella vedono le macchinette che talvolta inghiottono belle somme. C\u2019\u00e8 anche chi viene al bancone a chiedere un prestito. E poi ci sono le brutte facce. Quelli (spacciatori?) che arrivano con buste piene di banconote. E qualche volta c\u2019\u00e8 anche chi rivolge minacce pesanti. I carabinieri si fanno vedere spesso, ormai sono diventati amici, ma non basta. Tre rapine in un paio di anni. L\u2019 ultima, nel 2011, \u00e8 la pi\u00f9 clamorosa. Di notte viene scardinato un cancello di ferro e con le funi vengono portate via le macchinette. \u201cNo, quello non poteva essere il nostro mondo, quello non era il nostro modo di vedere la vita\u201d commentano oggi raccontando quei giorni i Cecchetti. \u00c8 il tardo pomeriggio e Andrea \u00e8 affaccendato a curare il grande acquario nella sala della caffetteria, mentre Elisa serve i clienti. Sulle pareti manifesti e locandine che annunciano i tanti appuntamenti promossi dal bar Sant\u2019Erminio. A cominciare dagli ormai consolidati e affollati laboratori ludico-psicomotori per bambini della domenica pomeriggio, resi possibili da tanti volontari e ormai amici di questa sorta di comunit\u00e0 multietnica: insegnanti in pensione, professionisti, esperti vari e studenti. E cos\u00ec scopriamo che domenica scorsa mamma Onelia ha insegnato ai bambini a preparare la torta al testo, e che prossimamente ci saranno i carabinieri della stazione Fortebraccio a parlare con loro di come \u201ccon la volont\u00e0 e l\u2019aiuto di tutti si possono cambiare le cose\u201d. Domenica 23 cineforum per famiglia<\/strong> (lo schermo \u00e8 un normale televisore) seguito da buffet. Un appuntamento sempre affollato dove ognuno dei partecipanti porta qualcosa di cucinato. E cos\u00ec si incontrano le cucine di tutto il mondo, il cuscus con gli strufoli. \u201cBisogna conoscersi per capirsi, il diverso ci arricchisce tutti. Per noi – raccontano i gestori – questi incontri sono come un ritorno alla nostra infanzia. Queste donne e questi uomini che vengono da Paesi stranieri, i loro tempi, il loro stare insieme ci ricordano il modo di fare e di essere dei nostri nonni e zii\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Un bar senza quelle macchinette mangiasoldi che ogni giorno in Umbria inghiottono 2 milioni di euro, rovinando i giocatori e le loro famiglie? S\u00ec, si pu\u00f2. Chiedetelo a due giovani fratello e sorella, Andrea ed Elisa Cecchetti, che a Perugia da pi\u00f9 di due anni e mezzo hanno cacciato dal loro locale le slot machine. […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[5],"tags":[3100,1350,1404,1113,1076,1418,1119,3102,3096],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/22247"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=22247"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/22247\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":22249,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/22247\/revisions\/22249"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=22247"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=22247"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=22247"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}