{"id":22239,"date":"2014-02-13T17:48:22","date_gmt":"2014-02-13T15:48:22","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=22239"},"modified":"2014-02-13T17:48:22","modified_gmt":"2014-02-13T15:48:22","slug":"cristiani-i-portatori-di-luce","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/cristiani-i-portatori-di-luce\/","title":{"rendered":"Cristiani, i portatori di luce"},"content":{"rendered":"

\"processione-fiaccola\"<\/a>Essere paragonati a sale e luce lascia un po\u2019 stupiti. In quella giornata, Ges\u00f9 si era rivolto ai suoi discepoli parlando delle beatitudini su quel monte che degrada verso il mare di Galilea. Poi ecco indicare i due elementi, per dire ai suoi di riconoscersi di essere sale della terra e luce del mondo. Ma chi sono i suoi? Persone semplici umili, pescatori. A loro dice che per essere davvero discepoli occorre diventare sale e luce. Significativo paragone: proprio coloro la cui vita \u00e8 umile, povera, mite, piccola, quasi insignificante rispetto alle grandi cose del mondo, sono i destinati a portare sapore e luce. Cose insignificanti, ma delle quali il mondo non pu\u00f2 farne a meno, e non solo all\u2019epoca di Ges\u00f9. Realt\u00e0 essenziali ma nascoste e deboli.<\/p>\n

Ha detto il Papa all\u2019Angelus<\/em>, domenica: \u201cI cristiani, nuovo Israele, ricevono una missione nei confronti di tutti gli uomini: con la fede e con la carit\u00e0 possono orientare, consacrare, rendere feconda l\u2019umanit\u00e0\u201d.<\/p>\n

C\u2019\u00e8 anche un altro aspetto del discorso di Ges\u00f9 che va messo in evidenza, cio\u00e8 l\u2019uso del verbo, l\u2019indicativo presente: siete<\/em>. Nelle sue parole non c\u2019\u00e8 un invito a fare, a mettersi in gioco, a impegnarsi in un futuro pi\u00f9 o meno prossimo. Nulla di tutto questo. Quei pescatori, quelle persone semplici e umili sono gi\u00e0 il sale e la luce; lo sono gi\u00e0 in quanto suoi discepoli. Si tratta solo di evitare di far perdere sapore al sale e di nascondere la luce sotto il moggio.<\/p>\n

Rivolgendosi alle persone in piazza san Pietro, Papa Francesco dice: \u201cTutti noi battezzati siamo discepoli missionari e siamo chiamati a diventare nel mondo un Vangelo vivente. Con una vita santa daremo sapore ai diversi ambienti e li difenderemo dalla corruzione, come fa il sale; e porteremo la luce di Cristo con la testimonianza di una carit\u00e0 genuina\u201d. Bella la missione di portare luce al mondo, afferma Francesco: \u201c\u00c8 una missione che noi abbiamo\u201d. Ma se come cristiani \u201cperdiamo sapore e spegniamo la nostra presenza di sale e di luce, perdiamo l\u2019efficacia… \u00c8 anche molto bello conservare la luce che abbiamo ricevuto da Ges\u00f9, custodirla, conservarla\u201d.<\/p>\n

Il cristiano dovrebbe essere una \u201cpersona luminosa, che porta luce, che sempre d\u00e0 luce. Una luce che non \u00e8 sua, ma \u00e8 il regalo di Dio, \u00e8 il regalo di Ges\u00f9. E noi portiamo questa luce. Se il cristiano spegne questa luce, la sua vita non ha senso: \u00e8 un cristiano di nome soltanto, che non porta la luce, una vita senza senso\u201d. Poi, come ormai ci ha abituato Francesco, ecco chiedere alle persone presenti come vogliono vivere la loro esistenza: come una lampada accesa o una spenta? La vocazione cristiana \u00e8 vivere come lampada accesa.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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