{"id":22031,"date":"2014-02-06T17:11:52","date_gmt":"2014-02-06T15:11:52","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=22031"},"modified":"2014-02-06T17:11:52","modified_gmt":"2014-02-06T15:11:52","slug":"crisi-ora-arriva-la-terza-ondata","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/crisi-ora-arriva-la-terza-ondata\/","title":{"rendered":"Crisi, ora arriva la terza ondata"},"content":{"rendered":"
\"Popolo<\/a>
Popolo in strada in Brasile per protestare contro la crisi e il governo<\/figcaption><\/figure>\n

L’hanno definita la terza fase della crisi economica che attanaglia il mondo da quando scoppi\u00f2 la bolla immobiliare a Wall Street, sei anni fa. Dopo appunto il tracollo americano, in buona parte gi\u00e0 assorbito, e la crisi dell\u2019euro, i cui riflessi si fanno ancora sentire qui in Europa, sta arrivando l\u2019onda (pesante) dei problemi che stanno attraversando alcune delle economie cosiddette \u201cemergenti\u201d: Brasile, Turchia e India in primis<\/em>. E in un mondo globalizzato, i problemi di Rio de Janeiro e Ankara sono pure problemi per noi.<\/p>\n

La miccia l\u2019ha innescata l\u2019Argentina, un Paese che si era risollevato dal crack del 2001, ma \u00e8 stato gestito politicamente ed economicamente cos\u00ec male che le condizioni per un nuovo default<\/em> ci sono ormai tutte. E l\u2019Argentina \u00e8 pure un mercato di esportazioni per le merci brasiliane, il potente vicino di casa che non corre pi\u00f9 come un tempo, quando con i Brics (Cina, India e Sudafrica) trainava il mondo.<\/p>\n

Ma la miccia argentina s\u2019innesca su una bomba costruita, come sempre, da certe economie occidentali, Usa in primis<\/em>, che in questi sei anni hanno inondato il mondo di carta moneta stampata per colmare i propri debiti pubblici e rianimare le (loro) economie. Una valanga di soldi dati a costo zero, e da allora impiegati un po\u2019 ovunque alla ricerca di rendimenti: dal rand<\/em> sudafricano alla lira turca, dalla Borsa di Shanghai all\u2019immobiliare di Mumbai. Ma da qualche settimana \u00e8 partita la manovra inversa, sempre dalla Fed americana: l\u2019eccesso di liquidit\u00e0 va riassorbito, il credito facile sar\u00e0 meno facile.<\/p>\n

Ecco quindi che i soldi scappano dagli scenari pi\u00f9 incerti (Turchia), fragili (India), gonfiati. Meglio rifugiarsi nei titoli in euro (compresi i Bot italiani, mai cos\u00ec bassi nei rendimenti), facendo sprofondare pi\u00f9 di un Paese emergente, costretto a svalutare pesantemente la propria moneta per cercare di attrarre capitali in fuga.<\/p>\n

Si dir\u00e0, cinicamente: dopo qualche anno di vacche grasse, tocca a loro sperimentare quelle magre… A parte il fatto che in molti casi le avevano sperimentate gi\u00e0 nel passato, e pesantemente, le difficolt\u00e0 di certe economie rischiano di essere le nostre (cio\u00e8 dell\u2019Italia) per due motivi.<\/p>\n

Anzitutto l\u2019Italia in questi sei anni \u00e8 rimasta a galla per aver esportato a man bassa in mezzo mondo. Se pure certi mercati si raffreddano, c\u2019\u00e8 poco da stare allegri, visto che gli Usa non sono ancora fuori dalla crisi e l\u2019Europa naviga a vista. E poi c\u2019\u00e8 una paura di fondo. I soldi sono \u201cemotivi\u201d, si muovono anche in base a timori, entusiasmi, panico. Se l\u2019Occidente, pro domo<\/em> sua, comincia a fare la gara ad attrarre queste colossali masse finanziarie, l\u2019Italia pu\u00f2 essere concorrenziale con Germania, Usa, Gran Bretagna o addirittura la Spagna?<\/p>\n

No, perch\u00e9 i suoi titoli rendono poco (il \u201cvantaggio\u201d di avere uno spread<\/em> basso) rispetto alle preoccupazioni che da troppo tempo gravano sul nostro sistema-Paese: debito pubblico spaventoso, economia che non si riprende, dirigenza politica inadeguata.<\/p>\n

Quest\u2019ultima non \u00e8 una considerazione nostra n\u00e9 oggettiva: \u00e8 quanto si pensa a Berlino cos\u00ec come tra i grandi investitori mondiali. Gente che ci misura con i numeri e i fatti, e vede i primi costantemente negativi e i secondi sostanzialmente assenti. Nel momento in cui ci considereranno pi\u00f9 vicini all\u2019Argentina che alla Germania, scapperanno – di nuovo – dai nostri titoli di Stato. Un film gi\u00e0 visto nel 2011, con una trama da brivido.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

L’hanno definita la terza fase della crisi economica che attanaglia il mondo da quando scoppi\u00f2 la bolla immobiliare a Wall Street, sei anni fa. Dopo appunto il tracollo americano, in buona parte gi\u00e0 assorbito, e la crisi dell\u2019euro, i cui riflessi si fanno ancora sentire qui in Europa, sta arrivando l\u2019onda (pesante) dei problemi che […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[1082],"tags":[1464,1110,1314,1302,1109],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/22031"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=22031"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/22031\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":22041,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/22031\/revisions\/22041"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=22031"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=22031"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=22031"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}