{"id":22001,"date":"2014-02-06T16:04:54","date_gmt":"2014-02-06T14:04:54","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=22001"},"modified":"2014-02-06T16:04:55","modified_gmt":"2014-02-06T14:04:55","slug":"foligno-premio-della-bonta-alla-caritas-diocesana","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/foligno-premio-della-bonta-alla-caritas-diocesana\/","title":{"rendered":"Foligno. Premio della Bont\u00e0 alla Caritas diocesana"},"content":{"rendered":"<figure id=\"attachment_21982\" aria-describedby=\"caption-attachment-21982\" style=\"width: 350px\" class=\"wp-caption alignleft\"><a href=\"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-content\/uploads\/2014\/02\/Premio-Foligno.jpg\"><img loading=\"lazy\" decoding=\"async\" class=\"size-full wp-image-21982\" alt=\"La premiazione\" src=\"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-content\/uploads\/2014\/02\/Premio-Foligno.jpg\" width=\"350\" height=\"235\" \/><\/a><figcaption id=\"caption-attachment-21982\" class=\"wp-caption-text\">La premiazione<\/figcaption><\/figure>\n<p>&#8220;La bont\u00e0 \u00e8 un concerto, che ha bisogno innanzi tutto di quel particolare strumento a corde che si chiama cuore&#8230;\u201d. Con queste parole il vescovo Gualtiero si \u00e8 rivolto ai quasi cento ragazzi del progetto Protemus assiepati sul palco dell\u2019Auditorium San Domenico il 1\u00b0 febbraio scorso, nella serata durante la quale \u00e8 stato assegnato il cinquantesimo Premio della Bont\u00e0. Si \u00e8 trattato certamente del momento pi\u00f9 commovente dell\u2019evento, introdotto dal \u201cfuori programma\u201d dell\u2019inno a Santa Angela (composto dallo stesso Vescovo), che l\u2019imponente coro guidato da Michele Pelliccia ha intonato.<\/p>\n<p>Al centro della serata, condotta da Giusy Ribaudo e Alberto Scattolini, la consegna del premio 2014 alla Caritas diocesana, rappresentata dal direttore <strong>Mauro Masciotti<\/strong>. La scelta, illustrata nella lunga motivazione letta dal vicario mons. <strong>Gianni Nizzi<\/strong>, ha voluto premiare gli oltre quarant\u2019anni di storia, durante la quale, \u201cmediante la pedagogia dei gesti e dei segni e sollecitando la societ\u00e0 civile ad assumere le proprie responsabilit\u00e0, la Caritas ha aiutato davvero i poveri e gli ultimi a crescere nella loro dignit\u00e0\u201d. I cinquant\u2019anni del premio sono stati anche l\u2019occasione per ripercorrerne le vicende, dalla sua ideazione, frutto di un\u2019intuizione di Leonello Radi prontamente accolta da mons. Angelo Lanna e dalla <em>Gazzetta di Foligno<\/em>, allo sviluppo che ha avuto nel corso degli anni. Il direttore editoriale della Gazzetta, <strong>Antonio Nizzi<\/strong>, ha mostrato come, attraverso i protagonisti delle cinquanta edizioni del premio, sia possibile ricostruire una storia della bont\u00e0 a Foligno e ha sottolineato come sia progressivamente mutata la sensibilit\u00e0 rispetto ad essa: se all\u2019inizio venivano premiati soprattutto bambini segnalati dai loro insegnanti, progressivamente il premio si \u00e8 allargato ai giovani, agli adulti, alle famiglie e a intere organizzazioni.<\/p>\n<p>Le immagini e le motivazioni dei cinquant\u2019anni del premio sono state raccolte in un volume, un album di ricordi di famiglia lo ha chiamato il Vescovo nella presentazione, un \u201cmotivo di orgoglio\u201d per la Gazzetta, lo ha definito invece il suo direttore Enrico Presilla, perch\u00e9 \u201csegnalare e premiare atti di bont\u00e0 \u00e8 un\u2019autentica educazione ai valori della solidariet\u00e0 e della fraternit\u00e0\u201d. Il libro, distribuito a tutti i presenti, \u00e8 stato curato da Michele Pelliccia.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>&#8220;La bont\u00e0 \u00e8 un concerto, che ha bisogno innanzi tutto di quel particolare strumento a corde che si chiama cuore&#8230;\u201d. 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