{"id":21899,"date":"2014-01-31T23:38:16","date_gmt":"2014-01-31T21:38:16","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=21899"},"modified":"2014-02-02T21:58:08","modified_gmt":"2014-02-02T19:58:08","slug":"il-complesso-interparrocchiale-di-prepo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-complesso-interparrocchiale-di-prepo\/","title":{"rendered":"Il \u201ccomplesso\u201d interparrocchiale di Prepo"},"content":{"rendered":"

\"campo<\/a>Dopo tante polemiche sta veramente per chiudersi la questione della nuova chiesa con relativo complesso parrocchiale nell\u2019Unit\u00e0 pastorale di Ponte della Pietra – Prepo – San Faustino? I parroci sperano che sia cos\u00ec, che il Comune di Perugia metta la parola fine su una questione che si trascina da pi\u00f9 di trent\u2019anni, dando alle parrocchie la possibilit\u00e0 di mettere la parola \u201cinizio\u201d sulla costruzione del complesso interparrocchiale reso ancora pi\u00f9 necessario dalla scelta della diocesi di unire le parrocchie in Unit\u00e0 pastorali.<\/p>\n

I TEMPI<\/strong><\/p>\n

I parroci e la stessa Curia sollecitano una risposta non solo positiva ma anche rapida perch\u00e9 se entro febbraio non verr\u00e0 approvata la variante al piano regolatore che consente la costruzione del complesso interparrocchiale sul terreno di propriet\u00e0 della parrocchia, attualmente destinato a campo di calcio, le parrocchie perderanno il finanziamento di 4.605.100 euro che la Cei ha destinato allo scopo gi\u00e0 nel 2010.<\/p>\n

La pratica \u00e8 ora in mano ai tecnici del Comune che devono dare il loro parere sulle osservazioni contrarie alla variante, quindi passer\u00e0 alla Commissione urbanistica che dovr\u00e0 esprimere un parere e infine in Consiglio comunale per l\u2019approvazione definitiva.<\/p>\n

I PROTAGONISTI<\/strong><\/p>\n

In una storia lunga trent\u2019anni nomi e cognomi dei protagonisti sono cambiati, ma non \u00e8 cambiato, per cos\u00ec dire, lo schema.<\/p>\n

La comunit\u00e0 parrocchiale<\/strong><\/p>\n

Da un lato c\u2019\u00e8 la Chiesa (prima una, oggi tre parrocchie). La storia inizia nel 1982 quando il Comune di Perugia espropria 30mila mq di terreno della parrocchia per destinarlo a zona di edilizia popolare, con l\u2019accordo bonario che l\u00ec si sarebbe costruita la nuova Chiesa. La zona PEEP procede ma sulla Chiesa silenzio, nonostante solleciti dei parroci.<\/p>\n

I politici<\/strong><\/p>\n

Nel 1997 esponenti dei partiti di sinistra si oppongono al progetto della nuova chiesa perch\u00e9 \u201cnon rispettoso della pluralit\u00e0 religiosa\u201d. Tra i nomi emergeva Pampanelli, padre di Emiliano Pampanelli che sotto la sigla di Rifondazione Comunista oggi si oppone al progetto annunciando anche il ricorso al Tar contro una eventuale decisione favorevole del Comune.<\/p>\n

I costruttori<\/strong><\/p>\n

Nel 1999 nel nuovo Piano regolatore il Comune definisce la zona Ac.fi. n\u00b04 all\u2019interno della quale individua l\u2019area su cui costruire la chiesa. L\u2019area \u00e8 di propriet\u00e0 di un privato, la societ\u00e0 S.IM.P. di Giombini e Fioroni. Nel 2007 il Comune mette in contatto le parti che per\u00f2 non trovano l\u2019accordo n\u00e9 per l\u2019acquisto dei circa 5.600mq su cui dovrebbe sorgere il complesso parrocchiale (850mila euro sono troppi per le possibilit\u00e0 delle parrocchie), n\u00e9 per un accordo in cui a fronte della cessione gratuita del terreno \u00e8 chiesto alle parrocchie di far lavorare imprese indicate da S.IM.P. La trattativa complessa e lunga \u00e8 definitivamente interrotta pochi mesi fa dalla Curia e dalle parrocchie che riscontrano limiti e difficolt\u00e0, anche burocratiche, che non consentono di procedere oltre.<\/p>\n

La societ\u00e0 sportiva<\/strong><\/p>\n

Nel giugno del 2013 i parroci presentano richiesta di variante al piano regolatore per costruire chiesa e annessi per le attivit\u00e0 pastorali ed educative (tra cui anche un campo di calcio a cinque) sull\u2019unica area di propriet\u00e0 delle parrocchie: lo storico campo sportivo di Ponte della Pietra. La notizia non piace all\u2019Associazione sportiva dilettantistica \u201cPonte della Pietra\u201d che nel luglio 2013 riceve la disdetta del contratto di comodato d\u2019uso gratuito che da 15 anni regola il rapporto tra le parrocchie e la societ\u00e0 sportiva \u201cerede\u201d della associazione sportiva \u201cPonte della Pietra\u201d fondata dall\u2019allora parroco don Egisto Macellari nel 1967, un anno dopo aver inaugurato il campo di calcio.<\/p>\n

Nella lunga storia del campo c\u2019\u00e8 anche il decennio della gestione dell\u2019AC Perugia (negli anni \u201970 quando le partite si giocavano al Santa Giuliana) che rende il campo regolamentare e realizza gli spogliatoi.<\/p>\n

Il Comitato di cittadini<\/strong><\/p>\n

In difesa del campo di calcio, contro il progetto del complesso parrocchiale scende in campo un Comitato di cittadini di cui si fa portavoce Daniele Sciurpa che convoca una conferenza stampa con Pampanelli per annunciare tutta l\u2019opposizione possibile. Difficile sapere chi fa parte del Comitato. Si sa, invece, che Sciurpa ha creato il gruppo Facebook \u201cIl campo di calcio non si tocca\u201d nel quale, dopo aver tolto \u201cl\u2019amicizia\u201d a chi pubblicava post a difesa delle scelte delle parrocchie, ha postato anche vecchie notizie di cronaca su vicende che nulla hanno a che fare con la questione (per esempio la storia di don Ciacca).<\/p>\n

Il Comitato di parrocchiani<\/strong><\/p>\n

I parrocchiani hanno raccolto centinaia di firme (corredate da documento) a sostegno delle scelte fatte dai parroci e si sono mobilitati per far conoscere agli abitanti della zona le ragioni della scelta e il progetto del complesso interparrocchiale accusato, sempre secondo Rifondazione comunista, di \u201ccementificare\u201d la zona.<\/p>\n

Questi gli \u201cattori\u201d di una vicenda, senz\u2019altro complessa, in cui in gioco non \u00e8 l\u2019interesse di un privato ma un servizio per una comunit\u00e0.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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