{"id":2183,"date":"2002-02-01T00:00:00","date_gmt":"2002-02-01T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=2183"},"modified":"2002-02-01T00:00:00","modified_gmt":"2002-02-01T00:00:00","slug":"con-la-visita-del-papa-assisi-e-ancora-icona-di-pace","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/con-la-visita-del-papa-assisi-e-ancora-icona-di-pace\/","title":{"rendered":"Con la visita del Papa Assisi \u00e8 ancora icona di pace"},"content":{"rendered":"

“Sotto il profilo meteorologico non c’\u00e8 stata differenza fra la preghiera del 24 gennaio scorso e quella del 1986, perch\u00e9 sono state due giornate molto brutte, con vento e pioggia. Per\u00f2 direi che forse un certo clima, una certa sorpresa e meraviglia era maggiore sedici anni fa, perch\u00e9 era la prima volta che il Papa compiva un gesto del genere. Ma sotto l’aspetto della partecipazione e anche dell’intensit\u00e0 e della risonanza nella popolazione, direi che questa \u00e8 stata di sicuro superiore. Certo sono dei momenti che io credo costituiscano un punto di arrivo nel cammino degli uomini sulla via del dialogo, ma anche un punto, si spera, di non ritorno”. Cos\u00ec monsignor Vittorio Peri, preside dell’Istituto teologico di Assisi, ironizza sul maltempo che ha caratterizzato la recente giornata di preghiera per la pace, come quella del 1986. E commenta in particolare l’interesse che in tutto il mondo c’\u00e8 stato per questo evento interreligioso. Con la differenza che, rispetto a sedici anni fa, di sicuro quello del 24 gennaio \u00e8 stato un appuntamento molto pi\u00f9 “mediatico”. “Facendo il raffronto tra le due giornate sotto questo profilo – sostiene Peri – ho notato una evoluzione incredibile sotto l’aspetto tecnologico. Stavolta ero responsabile della sala stampa presso la Pro Civitate e avevo circa 3\/400 giornalisti in particolare per la carta stampata e ho visto che tutti avevano a disposizione delle attrezzature tecnologiche allora impensabili. Alcuni addirittura avevano impianti satellitari e apparecchi con i quali montavano e smontavano anche le immagini con i testi. Nel 1986, invece, si agiva soprattutto per telefono e con le tradizionali macchine da scrivere. E’ stato, quindi, un progresso molto grande e non poteva essere altrimenti”. Un elemento che ha incuriosito molto e in ogni angolo della terra dove sono state inviate le immagini del viaggio sui binari dalla piccola stazione del Vaticano a quella, altrettanto minuscola, di Santa Maria degli Angeli. Questa particolarit\u00e0 accomuna la visita di Giovanni Paolo II a quella che fece un altro Pontefice, Papa Giovanni XXIII, ben quarant’anni fa. Nel Sacro convento francescano abbiamo scovato un frate ottantenne che nel 1962 si trovava gi\u00e0 in Assisi e che ricorda bene la visita di Roncalli. E’ padre Onofrio Sanfilippo, entrato in convento nel 1939, proprio nei giorni in cui l’Italia decideva l’entrata in guerra al fianco dei tedeschi, e trasferito nella citt\u00e0 di Francesco fin dal 1957. Padre Onofrio che cosa ricorda della visita di Papa Giovanni XXIII?”Papa Giovanni, anzi il Beato Giovanni, venne alla vigilia del Concilio. Venne in treno, visit\u00f2 Loreto e Assisi. L’impressione fu enorme perch\u00e9 era uno dei primi Papi degli ultimi decenni che veniva qui. C’era la campagna sotto ad Assisi tutta piena di macchine, la gente voleva vedere il Papa, la chiesa era piena. Si inginocchi\u00f2 davanti alla tomba di San Francesco e preg\u00f2 per il Concilio, nel suo atteggiamento consueto con la testa tra le mani”. Disse qualcosa di particolare a voi francescani?”Non ricordo molto i suoi discorsi. Ricordo bene che ci benedisse tutti, tutti i frati che eravamo qui. E soprattutto ci chiese di pregare molto per il Concilio”. Che differenze ha trovato tra la visita pi\u00f9 recente di Giovanni Paolo II e quella di Papa Giovanni di quarant’anni fa?”Quella del 24 gennaio \u00e8 stata una giornata davvero particolare. Assisi era ‘blindata’: non si poteva n\u00e9 entrare n\u00e9 uscire per motivi di sicurezza. Nel 1962 ci fu un grande entusiasmo popolare, anche perch\u00e9 la gente amava molto Papa Giovanni fin dalla sua elezione”. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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