{"id":21590,"date":"2014-01-16T16:58:36","date_gmt":"2014-01-16T14:58:36","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=21590"},"modified":"2015-08-25T12:47:26","modified_gmt":"2015-08-25T10:47:26","slug":"bentornata-a-foligno","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/bentornata-a-foligno\/","title":{"rendered":"Bentornata a Foligno!"},"content":{"rendered":"
\"La<\/a>
La Madonna di Raffaello che verr\u00e0 esposta a Foligno<\/figcaption><\/figure>\n

Raffaello torna a casa: la Madonna di Foligno<\/em>, realizzata dall\u2019artista tra il 1511 e 1512, per una serie di eventi eccezionali e fortunati potr\u00e0 essere di nuovo ammirata dal 18 al 26 gennaio<\/strong> nel monastero di Sant\u2019Anna della citt\u00e0 umbra (dalle 9 alle 19.30, tranne nel giorno dell\u2019inaugurazione quando il pubblico potr\u00e0 affluire dalle 15. Ingresso libero).<\/p>\n

La storia di questo capolavoro \u00e8 particolare. Commissionata a Raffaello da Sigismondo De\u2019 Comitibus, folignate, segretario di Papa Giulio II, \u00e8 rimasta a Roma in Ara Coeli fino al 1565, quando venne trasferita a Foligno nel monastero di Sant\u2019Anna dove era badessa la nipote del committente, Anna. Da allora vi \u00e8 rimasta fino al 1797 quando i francesi, su ordine di Napoleone, la requisirono a la portarono a Parigi. L\u00ec fu restaurata e trasferita su tela. Nel 1816 fece ritorno in Italia, ma prese la via dei Musei vaticani, dove \u00e8 conservata e ammirata. Da l\u00ec solo in due occasioni \u00e8 uscita: in occasione della mostra di Dresda e in quella di Milano, a palazzo Marino, dal 28 novembre al 12 gennaio scorso, nell\u2019ambito di una mostra promossa da Eni.<\/p>\n

Grazie alla sensibilit\u00e0 della Santa Sede, nelle sue diverse articolazioni, e del gruppo petrolifero, nel viaggio di ritorno l\u2019opera si fermer\u00e0 a Foligno, nel luogo dove \u00e8 stata ospitata per 217 anni. \u00c8 un evento storico, perch\u00e9 riporta un\u2019opera di Raffaello in Umbria.<\/p>\n

Il vescovo della citt\u00e0, mons. Gualtiero Sigismondi<\/strong>, ha affermato che \u201cl\u2019esposizione straordinaria a Foligno di uno dei pi\u00f9 grandi capolavori di Raffaello rappresenta un sicuro investimento pastorale e una straordinaria opportunit\u00e0 culturale. Sono profondamente grato alle autorit\u00e0 vaticane e al gruppo Eni che hanno reso possibile questo evento, desiderato da tempo e concordemente preparato da tutte le istituzioni cittadine. Interpretando la gioia grande di tutti i Folignati, mi faccio portavoce di questa invocazione: Madre della Chiesa, Madonna di Foligno, ci lasciamo raggiungere dal tuo dolcissimo sguardo e riceviamo la consolante carezza del tuo volto sereno; siamo certi di essere preziosi ai tuoi occhi e ci affidiamo alla tua materna intercessione con cuore semplice\u201d.<\/p>\n

Per il sindaco di Foligno, Nando Mismetti<\/strong>, la mostra \u201c\u00e8 un evento eccezionale per la citt\u00e0, di grande rilievo culturale e di particolare significato spirituale. Da diversi anni sono state avanzate richieste, in varie forme, e da diversi soggetti (enti ed associazioni) con l\u2019obiettivo di far vivere a Foligno queste giornate. La citt\u00e0 vive questo momento con grande orgoglio, consapevole dell\u2019importanza anche di far conoscere ai visitatori il rapporto tra questo dipinto, capolavoro assoluto dell\u2019arte, e la sua storia. A partire dal ruolo esercitato dal suo committente, il folignate Sigismondo De Comitibus, ma anche da quello svolto dalle suore del monastero di Sant\u2019Anna che hanno respinto, con fermezza, le attenzioni delle diverse Corti europee interessate ad acquisire l\u2019opera. Credo che la mostra sia un momento da vivere, con gioia, per l\u2019intera citt\u00e0\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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