{"id":21418,"date":"2014-01-09T19:18:31","date_gmt":"2014-01-09T17:18:31","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=21418"},"modified":"2015-04-29T15:59:10","modified_gmt":"2015-04-29T13:59:10","slug":"angela-ora-chiamiamola-santa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/angela-ora-chiamiamola-santa\/","title":{"rendered":"Angela, ora chiamiamola santa!"},"content":{"rendered":"
\"Mons.<\/a>
Mons. Chiaretti e il vescovo Sigismondi che tiene la reliquia della santa in processione verso la cattedrale (Foto Sergio Fortini)<\/figcaption><\/figure>\n

Con grande solennit\u00e0 e straordinario concorso di popolo \u00e8 stata celebrata il 4 gennaio la festa di santa Angela da Foligno, per la prima volta dopo la canonizzazione decretata da Papa Francesco lo scorso 9 ottobre. Nella chiesa di San Francesco il vescovo Gualtiero Sigismondi e il ministro provinciale dei Conventuali, padre Franco Buonamano, hanno accolto il card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, che ha presieduto la celebrazione, i card. Antonelli e Betori, una folta rappresentanza di vescovi umbri e molti sacerdoti concelebranti.<\/p>\n

Nell\u2019omelia, il card. Amato<\/strong> ha sottolineato che la straordinaria vetta di comunione con Dio – di cui Angela \u00e8 testimone – \u201cpu\u00f2 essere raggiunta attraverso una radicale conversione dalla vita mondana e superficiale nel rapporto con Dio, che molto spesso caratterizza anche la nostra esistenza. E questo fa di lei, donna laica pienamente inserita nella Foligno del suo tempo, un modello di grande attualit\u00e0\u201d. Il cardinale ha ricordato anche la profonda devozione angelana di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, che hanno contribuito in maniera decisiva alla diffusione del suo culto e alla sua canonizzazione.<\/p>\n

Mons. Sigismondi<\/strong>, da parte sua, ha commentato: \u201cSeguendo le orme di san Francesco d\u2019Assisi, Angela ha compiuto il passo decisivo della conversione, che l\u2019ha condotta a seguire il Signore nella fedelt\u00e0 di una dedizione sponsale. Il suo percorso conferma che la santit\u00e0 \u00e8 un fatto singolare, perch\u00e9 plurale! Non si diventa santi da soli, ma insieme, in cordata… Iscrivendo Angela nel Catalogo dei santi<\/em>, Papa Francesco ci ha affidato una grande responsabilit\u00e0: quella di avvicinarci alla grande mistica folignate seguendo le orme dei suoi passi. Non sar\u00e0 facile starle dietro, e non sar\u00e0 semplice nemmeno chiamarla con il titolo di santa, perch\u00e9 le labbra hanno preso l\u2019abitudine di invocarla \u2018beata\u2019. Se sar\u00e0 inevitabile fare qualche lapsus, \u00e8 utile ricordare che ai nostri giorni due Pontefici, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, l\u2019hanno chiamata \u2018santa\u2019 anzich\u00e9 \u2018beata\u2019: si \u00e8 trattato di un segno premonitore…\u201d.<\/p>\n

\u201cAngela da Foligno – scrive il direttore della Gazzetta<\/em>, Antonio Nizzi<\/strong> – \u00e8 famosa per essere conosciuta all\u2019estero e sconosciuta nella sua terra. Cos\u00ec si diceva fino a ieri, ma oggi non possiamo pi\u00f9 dirlo. La canonizzazione di Angela \u00e8 un evento che segna la storia religiosa e civile della nostra citt\u00e0. Chi ha seguito le celebrazioni del 3 e 4 gennaio \u00e8 rimasto colpito dall\u2019attenzione e dalla partecipazione che la cittadinanza ha riservato all\u2019evento. Diciamo cittadinanza, perch\u00e9 Angela ha scosso e ha richiamato non solo la comunit\u00e0 cristiana, ma la citt\u00e0 tutta\u201d.<\/p>\n

Sempre da Foligno, don Sergio Andreoli<\/strong> segnala: \u201cVorrei riportare un passo del Libro<\/em>. Si tratta di una rivelazione [di Cristo] che sicuramente sorprender\u00e0 molti: \u2018Io ti amo pi\u00f9 di qualsiasi altra donna della valle di Spoleto. Ora che Io mi sono riposato in te, anche tu riposati in Me. Tu hai pregato il mio servo Francesco, al quale ho concesso molti doni, poich\u00e9 mi volle molto bene, ma se ci fosse qualche persona che mi amasse di pi\u00f9, io gliene farei ancora di pi\u00f9. Io ti dar\u00f2 quello che ebbe il mio servo Francesco e ancora di pi\u00f9, se mi amerai\u2019\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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