{"id":21278,"date":"2013-12-20T14:08:59","date_gmt":"2013-12-20T12:08:59","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=21278"},"modified":"2015-08-11T10:19:25","modified_gmt":"2015-08-11T08:19:25","slug":"che-cosa-porteremo-con-noi-di-questo-2013","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/che-cosa-porteremo-con-noi-di-questo-2013\/","title":{"rendered":"Che cosa porteremo con noi di questo 2013"},"content":{"rendered":"
Questo numero de La Voce<\/em> chiude l\u2019anno. Avremmo voglia di riguardare dentro i giorni di questi dodici mesi che abbiamo avuto l\u2019opportunit\u00e0 di vivere. Inclusa la perdita di alcuni amici. Comunque, di vivere gioie e dolori. Nessuno pu\u00f2 farlo per conto di altri; tanto meno un giornale. Ognuno ha il suo conto e pu\u00f2 fare il suo personale bilancio, senza delegare altri. La realt\u00e0 di tutti e di ciascuno \u00e8 sempre complessa e problematica, come \u00e8 la natura e la condizione dell\u2019uomo sulla Terra da sempre. Su alcune riflessioni possiamo per\u00f2 concordare. Il 2013 per il nostro Paese \u00e8 stato un anno travagliato, pieno di discussioni aspre e senza possibilit\u00e0 di incontro – e non tra due opposte fazioni, ma tra tanti soggetti in lotta. Si sono messi in mezzo, da ultimo, anche i \u201cforconi\u201d. Senza voler banalmente semplificare la situazione, si deve porre attenzione alle radici del malessere. Ne citiamo alcune. La troppa ingiustizia<\/em> esistente tra le persone: c\u2019\u00e8 chi ha troppo ed \u00e8 troppo tutelato, e chi ha troppo poco e poco ascoltato e difeso. La seconda \u00e8 l\u2019incapacit\u00e0 di molti di capire che il mondo \u00e8 cambiato<\/em> e che la cosiddetta globalizzazione, comunque la si giudichi, \u00e8 un fatto, non un\u2019ideologia, e un fatto irreversibile. La moderazione e la pazienza di capire i segni dei tempi e ridisegnare con saggezza e umilt\u00e0 le linee del futuro \u00e8 l\u2019atteggiamento necessario. Una terza radice \u00e8 l\u2019individualismo<\/em> egoista di stampo materialistico ed edonistico, per cui si sacrificano valori profondamente umani e strutture basilari dell\u2019esistenza sull\u2019altare del consumo, dell\u2019accumulo, di un mercato sfrenato, della soddisfazione propria ed esclusiva. Nella Chiesa quest\u2019anno \u00e8 stato segnato indelebilmente dalla vicenda dei due Papi, l\u2019uno che \u00e8 sceso dall\u2019altissimo Soglio e l\u2019altro che \u00e8 salito, a modo suo, con uno stile del tutto nuovo, ed \u00e8 diventato attore protagonista sulla scena del mondo. La Chiesa, a mio modesto parere, ha avuto una speciale grazia dello Spirito che la induce a rinnovarsi nel profondo, secondo il Vangelo. Per l\u2019Umbria, quest\u2019anno sar\u00e0 ricordato per la visita di Papa Francesco. Una visita speciale perch\u00e9, a causa di quel nome, ci siamo sentiti al centro della vicenda ecclesiale. Abbiamo avuto anche l\u2019opportunit\u00e0 di consegnare personalmente al Papa due copie de La Voce<\/em> con il resoconto della sua visita. Un anno da incorniciare per noi, che tra l\u2019altro come giornale abbiamo compiuto 60 anni di vita. Restando in tema del Papa, riportiamo alcune righe dal Messaggio<\/em> che ha inviato per la Giornata della pace \u00a0al n. 7: \u201cNell\u2019anno trascorso, molti nostri fratelli e sorelle hanno continuato a vivere l\u2019esperienza dilaniante della guerra… Molti sono i conflitti che si consumano nell\u2019indifferenza generale. A tutti coloro che vivono in terre in cui le armi impongono terrore e distruzioni, assicuro la mia personale vicinanza e quella di tutta la Chiesa. Quest\u2019ultima ha per missione di portare la carit\u00e0 di Cristo anche alle vittime inermi delle guerre dimenticate, attraverso la preghiera per la pace, il servizio ai feriti, agli affamati, ai rifugiati, agli sfollati e a quanti vivono nella paura. La Chiesa alza altres\u00ec la sua voce per far giungere ai responsabili il grido di dolore di quest\u2019umanit\u00e0 sofferente e per far cessare, insieme alle ostilit\u00e0, ogni sopruso e violazione dei diritti fondamentali dell\u2019uomo\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Questo numero de La Voce chiude l\u2019anno. Avremmo voglia di riguardare dentro i giorni di questi dodici mesi che abbiamo avuto l\u2019opportunit\u00e0 di vivere. Inclusa la perdita di alcuni amici. Comunque, di vivere gioie e dolori. Nessuno pu\u00f2 farlo per conto di altri; tanto meno un giornale. 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