{"id":21253,"date":"2013-12-20T12:20:59","date_gmt":"2013-12-20T10:20:59","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=21253"},"modified":"2022-03-26T22:10:11","modified_gmt":"2022-03-26T20:10:11","slug":"la-festa-della-fiducia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-festa-della-fiducia\/","title":{"rendered":"La Festa della fiducia"},"content":{"rendered":"
\"Una<\/a>
Una missionaria distribuisce doni ai bambini di un villaggio della Nigeria occidentale<\/figcaption><\/figure>\n

Il Natale \u00e8 il segno che Dio si \u00e8 \u201cschierato\u201d con l\u2019uomo, con le sue miserie, ed \u00e8 l\u2019esempio che invita ogni cristiano a fare altrettanto con i pi\u00f9 poveri, a chinarsi verso di loro per alleviarli dale loro sofferenze. \u00c8 il pensiero di fondo di Papa Francesco<\/strong> all\u2019udienza generale di mercolerd\u00ec mattina in piazza San Pietro, l\u2019ultima del 2013 (testo integrale su www.vatican.va<\/em><\/a>).<\/p>\n

Il Natale – ha esordito Bergoglio – \u00e8 \u201cfesta della fiducia e della speranza, che supera l\u2019incertezza e il pessimismo. E la ragione della nostra speranza \u00e8 questa: Dio \u00e8 con noi, e Dio si fida ancora di noi! Dio viene ad abitare con gli uomini, sceglie la terra come sua dimora per stare insieme all\u2019uomo e farsi trovare l\u00e0 dove l\u2019uomo trascorre i suoi giorni nella gioia e o nel dolore. Pertanto, la terra non \u00e8 pi\u00f9 soltanto una \u2018valle di lacrime\u2019, ma \u00e8 il luogo dove Dio stesso ha posto la Sua tenda, \u00e8 il luogo dell\u2019incontro di Dio con l\u2019uomo, della solidariet\u00e0 di Dio con gli uomini\u201d.<\/p>\n

\u201cDio – ha proseguito – ha voluto condividere la nostra condizione umana al punto da farsi una cosa sola con noi nella persona di Ges\u00f9, che \u00e8 vero Uomo e vero Dio. Ma c\u2019\u00e8 qualcosa di ancora pi\u00f9 sorprendente. La presenza di Dio in mezzo all\u2019umanit\u00e0 non si \u00e8 attuata in un mondo ideale, idilliaco, ma in questo mondo reale, segnato da tante cose buone e cattive, segnato da divisioni, malvagit\u00e0, povert\u00e0, prepotenze e guerre. Egli ha scelto di abitare la nostra storia com\u2019\u00e8, con tutto il peso dei suoi limiti e dei suoi drammi. Cos\u00ec facendo, ha dimostrato in modo insuperabile la sua inclinazione misericordiosa e ricolma di amore verso le creature umane\u201d.<\/p>\n

\u201cGes\u00f9 \u00e8 Dio-con-noi\u201d e rivolgensi alla folla: \u201cCredete questo, voi?\u201d. Dalla piazza: \u201cS\u00ec\u00ec\u00ec!\u201d. E allora il Papa: \u201cFacciamo insieme questa confessione: Ges\u00f9 \u00e8 Dio-con-noi\u201d. La gente ha ripetuto: \u201cGes\u00f9 \u00e8 Dio-con-noi!\u201d. \u201cEcco, bene, grazie. Ges\u00f9 \u00e8 Dio-con-noi, da sempre e per sempre con noi nelle sofferenze e nei dolori della storia. Il Natale di Ges\u00f9 \u00e8 la manifestazione che Dio si \u00e8 \u2018schierato\u2019 una volta per tutte dalla parte dell\u2019uomo, per salvarci, per risollevarci dalla polvere delle nostre miserie, delle nostre difficolt\u00e0, dei nostri peccati.<\/p>\n

Da qui viene il grande \u2018regalo\u2019 del Bambino di Betlemme: un\u2019energia spirituale ci porta Lui, un\u2019energia che ci aiuta a non sprofondare nelle nostre fatiche, nelle nostre disperazioni, nelle nostre tristezze, perch\u00e9 \u00e8 un\u2019energia che riscalda e trasforma il cuore. La nascita di Ges\u00f9, infatti, ci porta la bella notizia che siamo amati immensamente e singolarmente da Dio, e questo amore non solo ce lo fa conoscere, ma ce lo dona, ce lo comunica.<\/p>\n

Dalla contemplazione gioiosa del mistero del Figlio di Dio nato per noi, possiamo ricavare due considerazioni.<\/p>\n

La prima<\/em> \u00e8 che, se nel Natale Dio si rivela non come Uno che sta in alto e che domina l\u2019universo, ma come Colui che si abbassa (Dio si abbassa, discende sulla terra piccolo e povero), significa che per essere simili a Lui noi non dobbiamo metterci al di sopra degli altri, ma anzi abbassarci, metterci al servizio, farci piccoli con i piccoli e poveri con i poveri. \u00c8 una cosa brutta quando si vede un cristiano che non vuole abbassarsi, che non vuole servire, un cristiano che si pavoneggia dappertutto… Il cristiano serve, si abbassa. Facciamo in modo che questi nostri fratelli e sorelle non si sentano mai soli. La nostra presenza solidale al loro fianco esprima non solo con le parole ma con l\u2019eloquenza dei gesti che Dio \u00e8 vicino a tutti.<\/p>\n

La seconda<\/em>: se Dio, per mezzo di Ges\u00f9, si \u00e8 coinvolto con l\u2019uomo al punto da diventare come uno di noi, vuol dire che qualunque cosa avremo fatto a un fratello e una sorella, l\u2019avremo fatta a Lui. Ce lo ha ricordato lo stesso Ges\u00f9: chi avr\u00e0 nutrito, accolto, visitato, amato uno dei pi\u00f9 piccoli e dei pi\u00f9 poveri tra gli uomini, avr\u00e0 fatto ci\u00f2 al Figlio di Dio. Al contrario, chi avr\u00e0 respinto, dimenticato, ignorato uno dei pi\u00f9 piccoli e pi\u00f9 poveri tra gli uomini, avr\u00e0 trascurato e respinto Dio stesso (cfr. Mt<\/em> 25,35-46)\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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