{"id":21180,"date":"2013-12-20T12:29:14","date_gmt":"2013-12-20T10:29:14","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=21180"},"modified":"2015-07-01T15:43:26","modified_gmt":"2015-07-01T13:43:26","slug":"commento-al-vangelo-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/commento-al-vangelo-2\/","title":{"rendered":"Per sognare il sogno di Dio"},"content":{"rendered":"
Sognare il sogno di Dio! Entriamo in questo Vangelo in punta di piedi, con la semplicit\u00e0 di un bambino che accoglie un dono tanto immeritato quanto sorprendente, al di sopra di ogni immaginazione e aspettativa umana. L\u2019evangelista Matteo racconta il maggior paradosso dei misteri della nostra fede come fosse la cosa pi\u00f9 naturale e ordinaria della vita.<\/p>\n
\u201cCos\u00ec fu generato Ges\u00f9 Cristo\u201d come a dire che l\u2019Infinito diventa finito, l\u2019Incommensurabile esiguo, il Padrone del tempo e della storia, precario e passeggero, il Verbo di Dio un bimbo che non sa parlare. Un angelo annunzia questo straordinario evento a una coppia di sposi, prima a Maria, poi a Giuseppe. Non \u00e8 il marito a essere informato per primo, ma la donna, e il motivo pu\u00f2 essere dovuto al fatto che Dio preferisce dare inizio alle Sue opere partendo sempre da quelli che il mondo considera i meno favoriti e i meno influenti, \u201cperch\u00e9 appaia<\/em> che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi<\/em>\u201d (2 Cor<\/em> 4,7).<\/p>\n La grandezza di Maria sta proprio in questa sua consapevole piccolezza, cos\u00ec insignificante all\u2019occhio umano, ma cos\u00ec piena di significato per Dio. \u00c8 la donna libera per eccellenza, non vincolata da criteri e convenzioni umane; si fa \u201cserva del Signore\u201d senza essere asservita a nessun uomo. Giuseppe viene informato da lei a cose fatte, ed \u00e8 ragionevole e giusto il suo disagio davanti a ci\u00f2 che appare irragionevole e sconveniente. Davanti a questo annuncio, \u00e8 costretto a riorganizzare la sua vita, rivedere i suoi progetti, dare una risposta equa ai rigidi criteri morali del suo tempo. Possiamo solo immaginare la rivoluzione che avviene nel cuore di quest\u2019uomo: le vie del suo intimo sono talmente aggrovigliate da dubbi e pensieri che, per parlargli, Dio si fa largo tra i meandri della coscienza onirica, lo raggiunge in sogno attraverso la voce di un angelo: \u201cNon temere di prendere con te Maria, tua sposa.<\/p>\n Infatti il bambino che \u00e8 generato in lei viene dallo Spirito santo\u201d. Dio si propone con un progetto nuovo, una vocazione pi\u00f9 grande di quella ipotizzata da Giuseppe; gli offre un compito esclusivo nel suo piano di salvezza: accogliere il Messia e sua madre. Il sonno di Giuseppe sembra pi\u00f9 una meditazione che un oblio: non \u00e8 ripiegamento, ma apertura al Trascendente, una preghiera, un ascolto che lo fa capace di sognare i sogni di Dio. Non si ribella, non avanza pretese n\u00e9 come sposo, n\u00e9 come diretto discendente di Davide; non si sente umiliato o messo in secondo piano rispetto al compito principale dato a Maria nel progetto salvifico, ma si fa obbediente -\u201cfece come gli aveva ordinato l\u2019angelo\u201d – e dona al bambino una copertura giuridica. Giuseppe non \u00e8 un osservante puntiglioso della legge, ma un uomo giusto<\/em> secondo il cuore di Dio, ovvero un uomo che sa amare la persona prima della norma.<\/p>\n Il confronto con Acaz, re di Giuda, \u00e8 stridente e istruttivo: lo sposo della Vergine crede alla parola dell\u2019angelo e diventa casa, legame di comunione con il Figlio di Dio che \u00e8 la porta<\/em> per il Cielo. Acaz invece rifiuta il \u201csegno\u201d offerto dal profeta Isaia, non accetta di alzare lo sguardo e continua a condurre i suoi traffici secondo una logica tutta terrena e carnale che porter\u00e0 divisione e rovina al suo regno. Non c\u2019\u00e8 uomo o donna a cui Dio non domandi un compito unico e irripetibile nel piano della salvezza. San Paolo parla di se stesso come di \u201cun apostolo per vocazione, prescelto per annunciare il vangelo di Dio\u201d cos\u00ec come ciascun battezzato \u00e8 chiamato a partecipare alla vita divina sognando il sogno di Dio, e non il proprio!<\/p>\n C\u2019\u00e8 da chiedersi allora quali siano i desideri e i progetti che coltiviamo nel nostro cuore; se c\u2019\u00e8 davvero posto per il Cielo nella nostra vita; se siamo capaci di formulare un semplice atto di fede che renda possibili tutti i sogni che facciamo, sogni mirabili – non sotto<\/em>, ma sopra<\/em> di noi.<\/p>\n