{"id":20946,"date":"2013-12-06T16:35:20","date_gmt":"2013-12-06T14:35:20","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=20946"},"modified":"2015-06-08T15:24:59","modified_gmt":"2015-06-08T13:24:59","slug":"famiglie-in-missione-per-il-mondo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/famiglie-in-missione-per-il-mondo\/","title":{"rendered":"Famiglie in missione per il mondo"},"content":{"rendered":"

Il tema specifico della famiglia nelle terre di missione \u00e8 stato affrontato da Giovanni Paolo II nella Familiaris consortio<\/em> (1981) n. 54: \u201cCome gi\u00e0 agli albori del cristianesimo Aquila e Priscilla si presentavano come coppia missionaria (At 18; Rom 16,3), cos\u00ec oggi la Chiesa testimonia la sua incessante novit\u00e0 e fioritura con la presenza di coniugi e di famiglie cristiane che, almeno per un certo periodo di tempo, vanno nelle terre di missione ad annunciare il Vangelo, servendo l\u2019uomo con l\u2019amore di Ges\u00f9 Cristo\u201d. Le stesse cose ha ripetuto sia nella Christifideles laici<\/em> (1988) n. 35, sia nella Redemptoris missio<\/em> (1990) n. 71. Era il riconoscimento e l\u2019approvazione – se ce ne fosse stato bisogno – di quello che stava gi\u00e0 avvenendo con l\u2019invio in missione, sia nella formula \u201cfamiglie in missione\u201d, sia nella formula pi\u00f9 radicale e giuridica di missio ad gentes di intere famiglie da parte dei movimenti ecclesiali, particolarmente i Neocatecumenali.<\/p>\n

Tra le propositiones<\/em> del Sinodo sulla nuova evangelizzazione ce n\u2019\u00e8 una di particolare significato e importanza: \u201cIl Sinodo guarda con favore le famiglie che lasciano le loro case per essere evangelizzatori per Cristo in altri paesi e culture\u201d (n.48). Si badi: non parla di singoli membri della famiglia, ma di famiglie, cio\u00e8 genitori e figli insieme. \u00c8 da tempo che accanto ai missionari propriamente detti (sacerdoti, religiosi, religiose) si trovano laici e laiche, che fanno parte di gruppi di spiritualit\u00e0 delle diverse congregazioni religiose, i quali come oblati appoggiano con la loro opera specializzata l\u2019attivit\u00e0 dei missionari. Sono medici, infermieri, tecnici, che svolgono anch\u2019essi un opera di grande rilievo sul piano assistenziale. C\u2019\u00e8 per\u00f2 anche un volontariato di famiglie che si fanno carico della evangelizzazione propriamente detta.<\/p>\n

Papa Benedetto XVI nella esortazione apostolica post-sinodale Verbum Domini<\/em> (2010) espresse \u201cla pi\u00f9 viva stima e gratitudine dei padri sinodali, nonch\u00e9 l\u2019incoraggiamento per il servizio all\u2019evangelizzazione che tanti laici, e in particolare le donne, offrono nelle comunit\u00e0 sparse per il mondo\u201d (n. 94). Nell\u2019incontro del 17 gennaio 2011, riservato alle famiglie inviate in missione, disse: \u201cSono particolarmente lieto di poter inviare oggi, in diverse parti del mondo, pi\u00f9 di 200 nuove famiglie, che si sono rese disponibili con grande generosit\u00e0 e partono per la missione, unendosi alle circa 600 famiglie che gi\u00e0 operano nei cinque Continenti. Care famiglie, la fede che avete ricevuto in dono sia quella luce posta sul candelabro, capace di indicare agli uomini la via del Cielo. Con lo stesso sentimento invier\u00f2 anche 13 nuovi missiones ad gentes<\/em>, che saranno chiamate a realizzare una nuova presenza ecclesiale in ambiti molto secolarizzati di vari Paesi\u2026 Possiate sempre sentire accanto a voi la presenza viva del Signore risorto e l\u2019accompagnamento di tanti fratelli, cos\u00ec come la preghiera del Papa, che \u00e8 con voi\u201d.<\/p>\n

Nella sua visita in Germania nel 2011, congedandosi all\u2019aeroporto di Lahr, incoraggi\u00f2 la Chiesa locale a disseminare l\u2019attuale societ\u00e0 secolarizzata con \u201ccomunit\u00e0 piccole di credenti, che con il proprio entusiasmo diffondono raggi di luce nella societ\u00e0 pluralista, rendendo altri curiosi di cercare la Luce che d\u00e0 vita in abbondanza\u201d. Ci\u00f2 dicendo, si riferiva all\u2019invio di famiglie cristiane, da lui richiesto, a Kemnitz, la citt\u00e0 di Karl Marx, perch\u00e9 annunciassero, gi\u00e0 solo con la loro presenza di famiglie unite e aperte alla vita, la verit\u00e0 su Dio, su Cristo, sulla Chiesa, in un ambiente di scetticismo e ateismo conclamato.<\/p>\n

Questa attenzione dei Papi e dei Sinodi a tali nuove presenze missionarie di famiglie, provenienti oggi in gran parte dal movimento neocatecumenale, e non pi\u00f9 solo di consacrati e di oblati, sta ad indicare una crescita notevole del laicato cristiano, che dobbiamo incoraggiare e seguire con interessamento, preghiera, affetto. \u00c8 quello che il Concilio chiedeva nell\u2019Ad gentes<\/em> 41, e nell\u2019Apostolicam actuositatem<\/em> 10-11. A solo titolo di curiosit\u00e0, diciamo che in questo migliaio di famiglie, fatte di genitori e di figli disperse per il mondo, ce ne sono una trentina anche dell\u2019Umbria, presenti dalla Siberia alla Cina continentale. Questi sono fatti del tutto nuovi, che ci chiedono di riflettere seriamente sul loro significato.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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