{"id":20844,"date":"2013-11-28T16:19:58","date_gmt":"2013-11-28T14:19:58","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=20844"},"modified":"2015-07-31T10:25:54","modified_gmt":"2015-07-31T08:25:54","slug":"chiese-ed-arte-sante-e-donne-nella-toponomastica-di-citta-di-castello","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/chiese-ed-arte-sante-e-donne-nella-toponomastica-di-citta-di-castello\/","title":{"rendered":"Chiese ed arte. Sante e donne nella toponomastica di Citt\u00e0 di Castello"},"content":{"rendered":"
\"I<\/a>
I giovani relatori durante l\u2019incontro<\/figcaption><\/figure>\n

Questa volta, nell\u2019ambito di \u201cChiese ed arte\u201d, sono stati gli studenti del polo tecnico \u201cFranchetti Salviani\u201d a illustrare, presso il Museo del duomo, figure di sante e di donne nella toponomastica di Citt\u00e0 di Castello. Partendo da un esame dello stradario comunale, i giovani ricercatori hanno trovato che 349 vie o piazze erano intitolate a persone; di queste, 320 a uomini, 29 a donne. Ben lontani dunque dalla parit\u00e0, e tanto pi\u00f9 vale perci\u00f2 la pena di osservare quali figure femminili abbiano finora avuto la titolazione di un luogo o un\u2019arteria cittadina.<\/p>\n

Non \u00e8 naturalmente strano che prevalgano le intitolazioni alla Madonna: dalla Madonna del Combarbio a piazza Santa Maria Maggiore, per un totale di nove. Seguono figure storiche e politiche: da quelle meno note, come la popolana Maria Picchi, che nel 1851 venne arrestata per aver strappato il sigaro di bocca a un giovane, quale manifestazione di protesta contro il Governo, a Rosa Luxemburg, attiva nella vita politica del suo Paese e in Germania dove mor\u00ec assassinata. Vi sono le sante, da santa Caterina dottore della Chiesa, a santa Maria Goretti, uccisa per essersi sottratta a uno stupro.<\/p>\n

E trovano la loro collocazione le letterate: Sibilla Aleramo, dalla vita tormentata, attiva nella causa femminista e in politica; Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura; Carolina Torreggiani, madre di Alberto Burri. C\u2019\u00e8 una scienziata: Maria Montessori, prima donna laureatasi in Medicina in Italia, libera docente in Antropologia e innovatrice del metodo pedagogico. E un\u2019artista: Marietta Alboni, nata a Citt\u00e0 di Castello, accettata al Conservatorio e sostenuta agli inizi della sua carriera da Rossini, e la cui voce di contralto raggiunse presto fama internazionale.<\/p>\n

Non mancano le vie intitolate a Ordini religiosi, come quella delle Giulianelle e quella delle Santucce. Una via \u00e8 dedicata a Maria Mattia Pierini, nata a Cerbara, che visse una vita intensamente religiosa ricevendo anche le stimmate. Non manca il nome di Alice Hallgarten Franchetti, ben nota per il suo interesse per le donne nelle campagne e i loro figli, per i quali fece aprire scuole, e soprattutto e per aver istituito \u201cLa Tela umbra\u201d, ancora oggi attiva in citt\u00e0. Ma vi \u00e8 anche una denominazione per la bretella apecchiese: via delle Scienziate; e intitolazioni nelle rotonde tra cui compaiono i nomi di Rita Levi Montalcini e Marie Curie. Si direbbe si aprano nuove possibilit\u00e0 di leggere nomi femminili nei percorsi cittadini: non resta che sperare di poterlo fare in futuro.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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