{"id":20790,"date":"2013-11-28T16:41:32","date_gmt":"2013-11-28T14:41:32","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=20790"},"modified":"2015-05-18T15:01:58","modified_gmt":"2015-05-18T13:01:58","slug":"commento-al-vangelo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/commento-al-vangelo\/","title":{"rendered":"Facciamo passare la Luce!"},"content":{"rendered":"
Piedi a terra e occhi al cielo! La cosa peggiore che potrebbe capitarci leggendo la Parola di questa prima domenica di Avvento \u00e8 quella di rimanere con gli occhi bassi, intenti a guardare al nostro ombelico come accadde ai tempi di No\u00e8: \u201cMangiavano, bevevano, prendevano moglie e marito, e venne il diluvio\u201d. No\u00e8 aveva fabbricato una grande arca e nessuno se n\u2019era interessato, nessuno si era domandato perch\u00e9? \u201cNon si accorsero di nulla – dice la Scrittura – e venne il diluvio\u201d.<\/p>\n
Non accorgerci di chi ci \u00e8 accanto e non saper alzare gli occhi al cielo \u00e8 un modo elegante per dire: non m\u2019importa di te e non perdo tempo a guardare le nuvole. Siamo pi\u00f9 intenti a guardare alle nostre cose di quaggi\u00f9 che a quelle di lass\u00f9, e non ci accorgiamo quando i nuvoloni neri arrivano sopra le nostre case, quando comincia a fare acqua il nostro matrimonio, quando il diluvio insidia i nostri figli, le nostre citt\u00e0, il nostro cuore. Abbiamo lasciato la sapienza che viene dall\u2019Alto e acquistato alienazioni e dipendenze: alcol, droga, sesso compulsivo, gioco d\u2019azzardo, relazioni malate, ma la felicit\u00e0 non la si trova in un mondo costruito esclusivamente sul piano orizzontale dell\u2019esistenza! Il cuore dell\u2019uomo ha sete d\u2019infinito, e i saggi Magi di un tempo lo sapevano bene quando si misero in cammino dietro la stella, cercando la via che li avrebbe condotti al Re del cielo e della terra. Cristo viene a dirci: \u201cSvegliati! Alzati!\u201d.<\/p>\n
Il sonno \u00e8 figura della morte e della staticit\u00e0: rappresenta l\u2019oblio dell\u2019intelligenza, il buio della fede, il blocco degli affetti e delle emozioni, l\u2019immobilismo spirituale. La parola vegliare, nella Scrittura, ha sempre un significato dinamico, di movimento; non vuol dire semplicemente fare la guardia, ma dirigere l\u2019attenzione a…, tendere verso…, badare alle cose essenziali. Essa ci ricorda come sia necessario \u201cmuoverci\u201d verso il cielo per non perdere la vita piena. La morte \u00e8 l\u2019unica realt\u00e0 indubitabile dell\u2019esistenza, \u00e8 un passaggio necessario, ma non \u00e8 un fatto che percepiamo naturale, lo viviamo come una violenza, come un\u2019ingiustizia; l\u2019istinto di conservazione \u00e8 naturale, non la morte. Anche a ottant\u2019anni tutti quanti vogliamo continuare a vivere, e a vivere bene.<\/p>\n
Il profeta Isaia esorta i credenti a mettersi in viaggio: \u201cVenite! Saliamo sul monte del Signore\u201d, avanzate, \u201ccamminate alla luce del Signore\u201d. Ma cosa significa camminare alla luce del Signore? Come \u00e8 possibile entrare nel dinamismo della vita vera? Ce lo spieg\u00f2 un giorno una delle nostre figlie, quando and\u00f2 con la sua classe a visitare la splendida chiesa di San Domenico della nostra citt\u00e0 di Perugia. L\u2019insegnante voleva mostrare agli studenti il mosaico della vetrata policroma, ma era una mattina nuvolosa e i vetri apparivano scuri e indecifrabili. Tutta la classe attendeva un raggio di sole con il naso all\u2019ins\u00f9, quando d\u2019improvviso un fascio di luce riemp\u00ec la navata centrale, strappando un \u201coh\u201d di meraviglia ai ragazzi. A quel bagliore, il finestrone gotico prese come vita, e dal vetro uscirono figure di santi apostoli, profeti ed evangelisti che si accesero in un gioco di colori e di rimandi di luci spettacolari. L\u2019insegnante chiese agli studenti: \u201cChi sono le figure che vedete?\u201d. E uno di loro rispose: \u201cSono quelli che fanno passare la luce!\u201d. L\u2019insegnante rimase di stucco. Voleva sapere soltanto il nome di quei santi, mentre lo studente ne aveva dato una perfetta definizione. I santi sono davvero quelli che riflettono la luce di Cristo perch\u00e9 sono limpidi, non vivono di luce propria, ma si lasciano filtrare dal Sole di giustizia e per questo, a loro volta, possono illuminare il mondo d\u2019immortalit\u00e0! \u201cIl mondo passa – scrive Giovanni nella sua lettera – ma chi fa la volont\u00e0 di Dio rimane in eterno\u201d (1Gv<\/em> 2,17).<\/p>\n Se anche noi desideriamo passare dal mondo, ma non passare con il mondo, allora rimaniamo con i piedi a terra e con gli occhi fissi al cielo, camminando incontro al Signore che viene.<\/p>\n