L’Umbria cristiana ad Assisi c’era, con i suoi vescovi, preti diaconi seminaristi religiosi\/e e laici, uomini, donne, giovani. C’erano anche delle famiglie con i loro piccoli. Quando all’inizio dello spettacolo \u00e8 risuonata perentoria una tromba si \u00e8 sentito il grido di un bambino, altrettanto perentorio, che ha fatto sorridere l’assemblea. Una comunit\u00e0 ricca, gioiosa e fraterna, quindi. E non era tutta. Mancavano alcuni rami che l’avrebbero resa ancora pi\u00f9 rigogliosa e forte: isettecento presenti al Lyrick Theatre potevano essere il doppio e forse anche il triplo. Le attivit\u00e0 di formazione e le iniziative pastorali sono tante, alcune strutturate e periodizzate rigidamente, che non riescono a convivere dentro una programmazione unitaria. Ci\u00f2, naturalmente impoverisce la comunione ecclesiale (all’interno della propria Chiesa e tra le Chiese locali), le sinergie operative, la circolazione di risorse e lo scambio di doni, anche se pu\u00f2 essere letto come segno di vitalit\u00e0 dirompente difficilmente riconducibile ad una organizzazione unitaria. Nel Convegno tuttavia il cammino di comunione \u00e8 ripartito con solennit\u00e0 e con l’impegno ufficialmente preso nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, sottolineato dal presidente dei vescovi umbri, mons. Sergio Goretti, che ha messo in evidenza l’importanza del procedere insieme nel cammino della evangelizzazione, con lo sguardo fisso su Cristo, crocifisso e risorto, e sull’umanit\u00e0 povera e sofferente. Egli ha detto a chiare lettere che nel nostro tempo la testimonianza personale della fede pur necessaria non \u00e8 sufficiente e pu\u00f2 risultare insignificante se non \u00e8 accompagnata dalla comune testimonianza dei cristiani, in comunione tra loro. Una comunione convinta, profonda e operante che superi i campanilismi e indichi al mondo il segno decisivo della credibilit\u00e0 cristiana che \u00e8 l’amore vicendevole. Nella nostra regione, ha detto mons. Goretti, vi sono molte persone e molti gruppi, pieni di santit\u00e0 e solleciti nell’impegno missionario. E’ necessario progredire nel segno della comunione. Il Convegno \u00e8 il risultato di tale proposito e una sfida per il futuro della azione pastorale che le otto diocesi hanno assunto come impegno proprio.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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