{"id":20468,"date":"2013-11-07T17:04:34","date_gmt":"2013-11-07T15:04:34","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=20468"},"modified":"2015-07-08T11:10:46","modified_gmt":"2015-07-08T09:10:46","slug":"15-novembre-sciopero-generale-cgil-cisl-uil-anche-in-umbria-perche","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/15-novembre-sciopero-generale-cgil-cisl-uil-anche-in-umbria-perche\/","title":{"rendered":"15 novembre, sciopero generale Cgil-Cisl-Uil anche in Umbria. Perch\u00e9"},"content":{"rendered":"
\"Bandiere<\/a>
Bandiere e manifestanti in una protesta congiunta di Cgil, Cisl e Uil<\/figcaption><\/figure>\n

Per venerd\u00ec 15 novembre<\/strong> Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato sciopero generale per l\u2019intera giornata, per tutta l\u2019Umbria. La manifestazione regionale si svolger\u00e0 a Perugia con concentramento alle ore 9.30 in piazza Partigiani; la manifestazione avr\u00e0 inizio alle ore 10 in piazza Repubblica.<\/p>\n

I tre sindacati confederali hanno presentato le ragioni dello sciopero accompagnandole con una serie di richieste rivolte sia al Governo nazionale che a quello regionale. In generale, la decisione \u00e8 dettata da \u201cun giudizio negativo sulla legge di stabilit\u00e0 presentata dal Governo nazionale, perch\u00e9 non determina la svolta necessaria ad uscire dalla crisi. Dalla crisi si esce puntando sul lavoro e sulla buona occupazione\u201d e perch\u00e9 ci\u00f2 avvenga ritengono necessarie delle scelte precise.<\/p>\n

Al Governo nazionale<\/strong> Cgil, Cisl e Uil chiedono, tra l\u2019altro, \u201cuna effettiva restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e ai pensionati; riduzione fiscale alle imprese finalizzata a investimenti e occupazione; finanziamento della cassa integrazione, e la soluzione dell\u2019annosa questione degli esodati;<\/p>\n

la difesa del welfare, misure efficaci di contrasto alla povert\u00e0 e per la non autosufficienza; la rivalutazione del potere di acquisto delle pensioni; valorizzare il lavoro pubblico e riformare la pubblica amministrazione; dare certezze e occupazione ai giovani… \u00c8 inoltre irrinunciabile che la legge di stabilit\u00e0 compia scelte vere di politica industriale\u201d.<\/p>\n

In Umbria<\/strong> la crisi del lavoro e dell\u2019economia \u00e8 sempre pi\u00f9 pesante e richiede interventi urgenti. Ecco perci\u00f2 le scelte su cui i sindacati chiedono di puntare:<\/p>\n

1) ridefinire e rafforzare il ruolo del Tavolo dell\u2019alleanza<\/strong> per l\u2019Umbria potenziando gli strumenti di concertazione e di contrattazione territoriale, anche per rideterminare l\u2019utilizzo delle risorse pubbliche, orientandole con maggiore selettivit\u00e0 verso progetti innovativi capaci di generare maggiore occupazione, a fronte della nuova programmazione 2014-2020;<\/p>\n

2) riformare il Tavolo delle crisi<\/strong> presso la Regione, strutturandolo come tavolo permanente che si occupi di tutte le crisi in atto e non solo di quelle dichiarate dalle singole aziende (\u201ccabina di regia\u201d);<\/p>\n

3) riaprire un confronto vero con le associazioni datoriali per ridare ruolo alla contrattazione aziendale<\/strong> e territoriale sul versante dell\u2019innovazione di processo e di prodotto;<\/p>\n

4) dare priorit\u00e0 alle aziende manifatturiere<\/strong>, che definiscono progetti per l\u2019occupazione femminile e giovanile;<\/p>\n

5) rideterminare il ruolo di marketing territoriale proprio delle agenzie regionali Sviluppumbria e Gepafin<\/strong>, di concerto con la cabina di regia della Regione;<\/p>\n

6) rilanciare un\u2019azione unitaria del sindacato sui temi del welfare<\/strong>, nei confronti del Governo regionale e dei Comuni, allo scopo di ridare centralit\u00e0 all\u2019azione di contrasto alle diseguaglianze, alla povert\u00e0 ed esclusione sociale, che con la crisi si sono notevolmente accentuate anche in Umbria, con il conseguente aumento di domanda sociale, che rischia di rimanere disattesa a fronte di una riduzione di risorse pubbliche destinate al welfare;<\/p>\n

7) rimodulare le politiche fiscali<\/strong> di Regione, Province e Comuni sulla base di principi di equit\u00e0 e progressivit\u00e0, riducendo il peso per i redditi medio-bassi; sostenere il ruolo e la funzione del trasporto<\/strong> pubblico<\/strong> locale e dei servizi alla persona anche e non solo dal punto di vista della qualit\u00e0 delle infrastrutture, favorendo un processo vero e funzionale di riforma istituzionale;<\/p>\n

8) si richiede inoltre il ripristino delle risorse per la non autosufficienza<\/strong>, come previsto dalla legge e dal Fondo regionale (Prina).<\/p>\n

\u201cPer determinare le condizioni di una nuova idea di sviluppo – concludono – \u00e8 necessario affrontare nel Tavolo dell\u2019alleanza per l\u2019Umbria il tema delle politiche industriali, a sostegno della soluzione delle crisi e di una maggiore incisivit\u00e0 nel promuovere azioni nazionali e locali per garantire investimenti e occupazione. Nei confronti del Governo nazionale c\u2019\u00e8 la necessit\u00e0 di promuovere azioni di mobilitazione al fine di rivendicare interventi e risorse nei processi di reindustrializzazione, indispensabili per le soluzioni delle tante crisi dei settori produttivi. Per questo si richiede la necessit\u00e0 di rendere agibile l\u2019accordo di programma per l\u2019area ex Merloni<\/strong> (fascia appenninica) l\u2019attivazione delle procedure per una strumentazione a sostegno delle difficolt\u00e0 del sistema produttivo ternano<\/strong> (riconoscimento dell\u2019area di crisi complessa)\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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