{"id":20460,"date":"2013-11-07T16:54:17","date_gmt":"2013-11-07T14:54:17","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=20460"},"modified":"2013-11-07T16:54:17","modified_gmt":"2013-11-07T14:54:17","slug":"il-sacro-legame-tra-noi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-sacro-legame-tra-noi\/","title":{"rendered":"Il sacro legame tra noi"},"content":{"rendered":"
\"Jan<\/a>
Jan van Eyck, \u201cL\u2019adorazione dell\u2019Agnello mistico\u201d (1558)<\/figcaption><\/figure>\n

Papa Francesco<\/strong> ha dedicato le ultime due udienze generali del mercoled\u00ec – 30 ottobre e 6 novembre – al tema della comunione all\u2019interno della Chiesa. Qui di seguito una rapida sintesi dei due interventi; i testi completi, come sempre, sul sito www.vatican.va<\/em><\/a>.<\/p>\n

Per quanto riguarda la comunione dei santi, di cui ha parlato il 30 ottobre, antevigilia di Ognissanti, \u201csi tratta – ha detto – di una verit\u00e0 tra le pi\u00f9 consolanti della nostra fede, poich\u00e9 ci ricorda che non siamo soli ma esiste una comunione di vita tra tutti coloro che appartengono a Cristo. Una comunione che nasce dalla fede; infatti, il termine \u2018santi\u2019 si riferisce a coloro che credono nel Signore Ges\u00f9 e sono incorporati a Lui nella Chiesa mediante il battesimo. Per questo i primi cristiani erano chiamati anche \u2018i santi\u2019\u201d (cfr At<\/em> 9,13.32.41; Rm<\/em> 8,27; 1Cor<\/em> 6,1).<\/p>\n

\u201cLa Chiesa – ha aggiunto -, nella sua verit\u00e0 pi\u00f9 profonda, \u00e8 comunione con Dio, familiarit\u00e0 con Dio, comunione di amore con Cristo e con il Padre nello Spirito santo, che si prolunga in una comunione fraterna. Questa relazione tra Ges\u00f9 e il Padre \u00e8 la \u2018matrice\u2019 del legame tra noi cristiani: se siamo intimamente inseriti in questa matrice, in questa fornace ardente di amore, allora possiamo diventare veramente un cuore solo e un\u2019anima sola tra di noi, perch\u00e9 l\u2019amore di Dio brucia i nostri egoismi, i nostri pregiudizi, le nostre divisioni interiori ed esterne. L\u2019amore di Dio brucia anche i nostri peccati\u201d.<\/p>\n

Ma in pi\u00f9, ha sottolineato, \u201cla comunione dei santi va al di l\u00e0 della vita terrena, va oltre la morte e dura per sempre. Questa unione fra noi, va al di l\u00e0 e continua nell\u2019altra vita; \u00e8 una unione spirituale che nasce dal battesimo e non viene spezzata dalla morte, ma, grazie a Cristo risorto, \u00e8 destinata a trovare la sua pienezza nella vita eterna. C\u2019\u00e8 un legame profondo e indissolubile tra quanti sono ancora pellegrini in questo mondo – noi – e coloro che hanno varcato la soglia della morte per entrare nell\u2019eternit\u00e0\u201d.<\/p>\n

Il 6 novembre Papa Bergoglio ha approfondito l\u2019altro aspetto della stessa realt\u00e0, \u201cla comunione ai beni spirituali, alle cose sante. Questi due aspetti sono strettamente collegati fra loro: infatti la comunione tra i cristiani cresce mediante la partecipazione ai beni spirituali. In particolare consideriamo i sacramenti, i carismi e la carit\u00e0. Noi cresciamo in unit\u00e0, in comunione con i sacramenti, con i carismi che ognuno ha perch\u00e9 glieli ha dati lo Spirito santo, e con la carit\u00e0\u201d.<\/p>\n

\u201cI sacramenti – ha ribadito – non sono apparenze, non sono riti. I sacramenti sono la forza di Cristo. C\u2019\u00e8 Ges\u00f9 Cristo nei sacramenti. Quando celebriamo la messa, nell\u2019eucaristia c\u2019\u00e8 Ges\u00f9 vivo, proprio lui, vivo, che ci raduna, ci fa comunit\u00e0, ci fa adorare il Padre… Ogni incontro con Cristo, che nei sacramenti ci dona la salvezza, ci invita ad \u2018andare\u2019 e comunicare agli altri una Salvezza che abbiamo potuto vedere, toccare, incontrare, accogliere, e che \u00e8 davvero credibile perch\u00e9 \u00e8 amore. In questo modo, i sacramenti ci spingono a essere missionari, e l\u2019impegno apostolico di portare il Vangelo in ogni ambiente, anche in quelli pi\u00f9 ostili, costituisce il frutto pi\u00f9 autentico di un\u2019assidua vita sacramentale\u201d.<\/p>\n

Riguardo ai carismi: \u201cLo Spirito santo dispensa ai fedeli una moltitudine di doni e di grazie spirituali. Questa ricchezza – diciamo – fantasiosa dei doni dello Spirito santo \u00e8 finalizzata all\u2019edificazione della Chiesa… Non sono dati a beneficio di chi li riceve, ma per l\u2019utilit\u00e0 del popolo di Dio. Se un carisma, invece, serve ad affermare se stessi, c\u2019\u00e8 da dubitare che si tratti di un autentico carisma o che sia fedelmente vissuto\u201d. E a braccio ha affermato: \u201cNon spegnere lo Spirito, lo Spirito che ci d\u00e0 questi regali, queste abilit\u00e0, queste virt\u00f9, queste cose tanto belle che fanno crescere la Chiesa!\u201d.<\/p>\n

Infine, la comunione della carit\u00e0. Il Papa ha affermato: \u201cI carismi sono importanti nella vita della comunit\u00e0 cristiana, ma sono sempre dei mezzi per crescere nella carit\u00e0, nell\u2019amore, che san Paolo colloca al di sopra dei carismi (cfr 1Cor<\/em> 13). Senza l\u2019amore, infatti, anche i doni pi\u00f9 straordinari sono vani… Il pi\u00f9 piccolo dei nostri gesti d\u2019amore ha effetti buoni per tutti! Pertanto, vivere la unit\u00e0 della Chiesa, la comunione della carit\u00e0 significa non cercare il proprio interesse, ma condividere le sofferenze e le gioie dei fratelli, pronti a portare i pesi di quelli pi\u00f9 deboli e poveri\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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