Una fase dei lavori del Concilio Vaticano II<\/figcaption><\/figure>\nErano i giorni in cui si discuteva lo schema della liturgia. La stampa nota una certa lentezza del Concilio nel giungere alle sue prime conclusioni. Il numero degli oratori rallenta il ritmo dei lavori, solleva questioni, porta la discussione su punti particolari che proiettano dubbi su quelli fondamentali. Ma non \u00e8 il caso di trarre da ci\u00f2 impressioni negative. \u00c8 un fenomeno comune delle grandi assemblee, quando a ciascuno dei componenti \u00e8 lasciata libert\u00e0 di parola e questa libert\u00e0 \u00e8 un fatto che fa onore al Concilio. Oggi il vero problema del Concilio \u00e8 quello della sua ricezione, che costituisce una sorta di spartiacque tra la generazione che il Concilio l\u2019ha fatto (vescovi e teologi) e quella che ora lo eredita. Non si tratta di un passaggio facile. Infatti le giovani generazioni conoscono poco del Vaticano II, o non ne sono comunque particolarmente interessate. La distanza temporale comporta inevitabilmente uno scarto culturale, e quindi anche un senso di estraneit\u00e0 rispetto all\u2019epoca in cui il Concilio fu celebrato (11 ottobre 1962 – 8 dicembre 1965). E tuttavia il mutare dei tempi non rende obsoleto il Vaticano II. Non pregiudica il suo essere realmente la \u201cbussola sicura per orientarci nel nuovo cammino di questo secolo\u201d secondo una felice espressione di Giovanni Paolo II. A diciassette anni dai roghi atomici di Hiroshima e di Nagasaki, che posero fine alla Seconda guerra mondiale, e nell\u2019imminente minaccia di una nuova catastrofe, l\u2019anziano Papa, di origine contadina, definito \u201cPapa di transizione\u201d, con la indizione del Concilio Vaticano II, nella crisi del grande mutamento globale che investe il mondo, transita la Chiesa dalla paura alla gioia di annunziare alle genti Ges\u00f9 Cristo luce del mondo. Con la stessa fede e lo stesso coraggio, tocca a noi accogliere l\u2019eredit\u00e0 del Concilio e farla fermentare con la nostra testimonianza per il bene della Chiesa e del mondo. Ci guida Papa Francesco che, nello spirito del Concilio, ci invita ad andare incontro a tutti gli uomini, in ascolto e in fraternit\u00e0, uscendo dalla stagione delle condanne per entrare nella stagione della misericordia.<\/p>\n
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La Direzione de LaVoce mi ha ricordato oggi (28 ottobre) di scrivere l\u2019articolo che a turno tocca a noi Vescovi preparare. Veramente, avendomelo gi\u00e0 chiesto – fuori turno – per il numero 31 del settimanale, pensavo di aver adempiuto il mio impegno. Poi ho pensato che era un\u2019ottima occasione di scriverlo proprio oggi, festa dei […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[14],"tags":[1190,1586,1421,1451,1877,1282,2690],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/20335"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=20335"}],"version-history":[{"count":4,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/20335\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":34901,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/20335\/revisions\/34901"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=20335"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=20335"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=20335"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}