{"id":20136,"date":"2013-10-17T13:16:44","date_gmt":"2013-10-17T11:16:44","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=20136"},"modified":"2015-07-03T15:18:13","modified_gmt":"2015-07-03T13:18:13","slug":"invito-a-tutti-a-ripensare-perugia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/invito-a-tutti-a-ripensare-perugia\/","title":{"rendered":"Invito a tutti a ripensare Perugia"},"content":{"rendered":"

\"perugia-centro-storico\"<\/a>“Ripensare Perugia\u201d, una citt\u00e0 che dagli anni Novanta sta gradualmente scivolando a valle. L\u2019invito a ripensare la citt\u00e0 \u00e8 stato rivolto a tutti i suoi abitanti, agli amministratori, alle istituzioni, alle fondazioni bancarie e alle associazioni varie da Giuseppe Capaccioni<\/strong>, presidente della Consulta del centro storico di Perugia, mentre l\u2019immagine di quello che ha chiamato \u201csmottamento a valle\u201d \u00e8 del prof. Roberto Segatori<\/strong>. Il docente di Sociologia dei fenomeni politici nell\u2019ateneo perugino ha ricordato come negli ultimi 20 anni, con i grandi centri commerciali sorti in periferia, sono gradualmente \u201csmottati a valle\u201d anche molti uffici pubblici e luoghi di aggregazione, dai cinema alle librerie.<\/p>\n

Delle \u201cprospettive per lo sviluppo della citt\u00e0 di Perugia\u201d si \u00e8 discusso in un forum promosso della rivista Obiettivo<\/em> impresa<\/em> della locale Camera di commercio. Particolarmente interessante l\u2019analisi del prof. Segatori, secondo il quale a Perugia convivono una \u201ccitt\u00e0 in nero\u201d (quella che lucra su affitti non sempre regolari, sui soldi che girano per traffici illeciti, su interessi particolari e corporativi) e una \u201ccitt\u00e0 che resiste\u201d guardando al futuro e agli interessi della collettivit\u00e0. Fino alla met\u00e0 degli anni \u201980 Perugia ha avuto uno \u201csviluppo straordinario\u201d con aziende innovative e internazionali come la Perugina e l\u2019Ellesse, con la nascita della Regione e l\u2019impennata di iscritti nelle due Universit\u00e0. Sono per\u00f2 cominciati anche i problemi di una acropoli \u201cstrozzata\u201d e difficile da raggiungere con auto e mezzi pubblici.<\/p>\n

C\u2019era per\u00f2 – ha sottolineato Segatori – una classe politica che vedeva in anticipo e cercava di risolvere i problemi: sono cos\u00ec arrivati la Ztl, le scale mobili, gli ascensori e i primi grandi parcheggi. Poi \u00e8 cominciato per\u00f2 quello \u201csmottamento a valle\u201d, frutto di una somma di interessi: grandi speculazioni immobiliari, ma anche l\u2019interesse particolare dei tanti cittadini che si sono trasferiti nelle ville e nei nuovi appartamenti fuori citt\u00e0 affittando agli studenti le vecchie abitazioni e anche le cantine, lasciandole cos\u00ec senza manutenzione. Gli abitanti dell\u2019acropoli sono passati dai 24 mila del 1952 ai 10 mila di oggi.<\/p>\n

Con il centro storico la citt\u00e0 ha anche perso la sua identit\u00e0. Sono rimasti gli anziani (barricati in casa), le commesse e gli impiegati che di sera scompaiono e gli studenti che – ha detto Segatori – si sentono \u201cprigionieri\u201d in un centro storico deserto. Ci sono poi anche delinquenti e spacciatori, ma il problema della sicurezza, non di oggi, \u00e8 stato a lungo sottovalutato. \u201cNascosto, come la polvere sotto il tappeto\u201d ha commentato Capaccioni. Perch\u00e9 \u00e8 successo tutto questo? Perch\u00e9 – \u00e8 stata la risposta secca di Segatori – \u201cla classe dirigente degli ultimi 20 anni si \u00e8 svegliata in ritardo\u201d.<\/p>\n

Tante le denunce e le proposte al forum coordinato dal giornalista Federico Fioravanti<\/strong> e al quale non ha potuto partecipare il sindaco Wladimiro Boccali impegnato in un\u2019altra manifestazione. L\u2019architetto Nicol\u00f2 Savarese<\/strong> ha detto che la candidatura di Perugia a Capitale eurpea della cultura si basa su un progetto di \u201criuso\u201d e recupero di edifici e spazi vuoti, favorendo e sostenendo la creativit\u00e0 e l\u2019innovazione.<\/p>\n

Alcune proposte concrete per \u201csalvare l\u2019identit\u00e0 della citt\u00e0 e del suo centro storico\u201d sono venute proprio dal prof. Segatori: dare spazio a innovazione e nuove tecnologie; favorire l\u2019accessibilit\u00e0 in citt\u00e0 riducendo il prezzo di parcheggi troppo cari e completando il Minimetr\u00f2; incentivare la manutenzione degli edifici pubblici e privati; rompere quella \u201cseparatezza\u201d tra i perugini e gli immigrati, i nuovi cittadini. In questo senso ha invitato le associazioni imprenditoriali e di categoria a \u201ccontaminarsi\u201d per \u201cincludere\u201d e responsabilizzare quegli stranieri che hanno avviato attivit\u00e0 commerciali e artiginali.<\/p>\n

I problemi del centro storico di Perugia – ha detto il presidente della Camera di commercio Giorgio Mencaroni<\/strong> – sono comuni a tante altre citt\u00e0. Nel mondo tutto sta cambiando, anche i centri urbani. Come per le aziende, che non possono continuare a fare sempre gli stessi prodotti, anche per le citt\u00e0 servono nuovi modelli urbanistici, con quella che ha chiamato \u201ccomplicit\u00e0\u201d di tutti (cittadini, imprese e amministratori) perch\u00e9 \u00e8 nell\u2019interesse di tutti: di chi vive o vuole tornare a vivere nell\u2019acropoli e di chi abita in periferia e nelle campagne.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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