{"id":19145,"date":"2013-09-19T16:23:16","date_gmt":"2013-09-19T14:23:16","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=19145"},"modified":"2018-07-27T19:28:54","modified_gmt":"2018-07-27T17:28:54","slug":"da-festambiente-umbria-racconti-di-professionalita-e-solidarieta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/da-festambiente-umbria-racconti-di-professionalita-e-solidarieta\/","title":{"rendered":"Da FestAmbiente Umbria, racconti di professionalit\u00e0 e solidariet\u00e0"},"content":{"rendered":"
\"Un<\/a>
Un momento della manifestazione ecologica \u201cFestAmbiente\u201d<\/figcaption><\/figure>\n

Esiste un modo diverso di fare economia, nel rispetto delle persone e dell\u2019ambiente. In molte aziende umbre \u00e8 gi\u00e0 una realt\u00e0, nonostante le difficolt\u00e0 della crisi. Il racconto di queste esperienze positive della regione \u00e8 stato al centro dell\u2019incontro \u201cLa forza dei territori\u201d, organizzato sabato scorso da Legambiente Umbria, in collaborazione con Cgil, in occasione della manifestazione ecologica \u201cFestAmbiente\u201d. Si \u00e8 partiti dal mondo della formazione, da cui possono nascere anche importanti progetti per il sociale. Come racconta Elena Burani<\/strong>, allieva del corso di formazione in \u201cTecnico della selezione, distribuzione e smaltimento degli scarti alimentari\u201d organizzato dalla cooperativa Babele: \u201cDopo i mesi di corso – dice – abbiamo deciso di costituire un\u2019associazione con l\u2019obiettivo di ridistribuire a persone indigenti gli scarti alimentari dei supermercati, ovvero i prodotti vicini alla scadenza o con confezioni rovinate. Inoltre \u00e8 nostra intenzione creare una collaborazione con le mense scolastiche e ospedaliere, per ridistribuire in giornata a chi ne ha bisogno il cibo non consumato\u201d. Il mondo aziendale e imprenditoriale era rappresentato dai grandi marchi – fari di innovazione e green economy<\/em> nella nostra piccola regione – quali Archimede Solar Energy del gruppo Angelantoni, Terni Energia e Microntel. Ma anche da piccole realt\u00e0 radicate nel territorio e nella tradizione, come l\u2019azienda agricola Marchino e la Cooperativa pescatori del Trasimeno. \u201cLa nostra attivit\u00e0 – ha raccontato Isabella Marchino<\/strong> dell\u2019omonima azienda produttrice di alimenti biologici, olio extravergine d\u2019oliva Dop e carne chianina – si sviluppa in un territorio, quello di Montegabbione, considerato \u2018zona svantaggiata\u2019 in quanto il terreno \u00e8 pi\u00f9 duro da lavorare e meno produttivo, nonch\u00e9 oggi in fase di forte spopolamento. Non nego che la quotidianit\u00e0 \u00e8 difficile: la burocrazia ci obbliga a tempi molto lunghi per ottenere finanziamenti, e la progressiva carenza di servizi rende questo territorio sempre pi\u00f9 difficile da presidiare. Abbiamo anche aderito – spiega ancora Isabella – al progetto \u2018Rete Umbria terra sociale\u2019, che prevede il riutilizzo di terre demaniali abbandonate per il reinserimento e l\u2019impiego di lavoratori svantaggiati. Dalla terra si pu\u00f2 e si deve ripartire\u201d. Una speranza per 15 persone senza lavoro \u00e8 arrivata anche dalla Cooperativa pescatori del Trasimeno. Nell\u2019ultimo anno e mezzo, infatti, sono arrivati 15 nuovi soci. \u201c\u00c8 la prima volta che succede – spiega Aurelio Cocchini<\/strong>, presidente della cooperativa – da quarant\u2019anni a questa parte. Si tratta di persone senza lavoro, ormai disperate, che hanno deciso di buttarsi in questa attivit\u00e0 pur senza alcun tipo di esperienza. Nonostante il momento difficile, non ce la siamo sentita di rifiutare il loro ingresso e, al pari di tutti gli altri soci, li sosteniamo nella pesca e nella vendita. \u00c8 una lotta quotidiana – ha concluso Cocchini -, un mestiere difficilissimo, uno stile di vita che stiamo tentando di salvaguardare. Per rilanciarci, abbiamo intrapreso attivit\u00e0 di \u2018pescaturismo\u2019 e ci stiamo ristrutturando creando un laboratorio per chiudere la filiera del pescato. Abbiamo investito tutto quello che abbiamo. Ora le istituzioni e il territorio non ci lascino soli\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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