{"id":18983,"date":"2013-09-12T12:27:58","date_gmt":"2013-09-12T10:27:58","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=18983"},"modified":"2015-08-04T16:35:42","modified_gmt":"2015-08-04T14:35:42","slug":"il-mondo-che-ci-portiamo-nel-cuore-il-papa-alla-veglia-per-la-pace-e-al-centro-astalli","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-mondo-che-ci-portiamo-nel-cuore-il-papa-alla-veglia-per-la-pace-e-al-centro-astalli\/","title":{"rendered":"\u201cIl mondo che ci portiamo nel cuore\u201d: il Papa alla veglia per la pace e al Centro Astalli"},"content":{"rendered":"
\"Fedeli<\/a>
Fedeli e religiosi riuniti in Vaticano per la veglia di preghiera per la pace<\/figcaption><\/figure>\n

“Io non so\u2019 razzista, ma Francesco s\u2019ha da d\u00e0 \u2019na calmata!\u201d dice riferendosi al Papa, ma ridendo, un anziano perugino residente in un quartiere della citt\u00e0 in cui non sempre gli stranieri danno il meglio di s\u00e9. \u2018Battutaccia\u2019 che mostra una ferita aperta: guerra, profughi, accoglienza sono stati appunto i temi affrontati dal Vescovo di Roma nei giorni tra il 7 e il 10 settembre, dalla veglia di preghiera per la pace all\u2019Angelus<\/em> di domenica, alla visita al Centro \u201cAstalli\u201d di Roma.<\/p>\n

La Genesi<\/em> – ha esordito il Papa alla veglia per la pace<\/strong> in San Pietro la sera di sabato – \u201cci dice semplicemente che questo nostro mondo nel cuore e nella mente di Dio \u00e8 la casa dell\u2019armonia e della pace, ed \u00e8 il luogo in cui tutti possono trovare il proprio posto e sentirsi a casa, perch\u00e9 \u00e8 \u2018cosa buona\u2019. Tutto il creato forma un insieme armonioso, buono, ma soprattutto gli umani, fatti ad immagine e somiglianza di Dio, sono un\u2019unica famiglia, in cui le relazioni sono segnate da una fraternit\u00e0 reale non solo proclamata a parole: l\u2019altro e l\u2019altra sono il fratello e la sorella da amare, e la relazione con il Dio che \u00e8 amore, fedelt\u00e0, bont\u00e0 si riflette su tutte le relazioni tra gli esseri umani e porta armonia all\u2019intera creazione. Il mondo di Dio \u00e8 un mondo in cui ognuno si sente responsabile dell\u2019altro, del bene dell\u2019altro. Questa sera, nella riflessione, nel digiuno, nella preghiera, ognuno di noi, tutti pensiamo nel profondo di noi stessi: non \u00e8 forse questo il mondo che io desidero? Non \u00e8 forse questo il mondo che tutti portiamo nel cuore?\u201d. Alla luce di tutto questo, si \u00e8 quindi domandato: \u201cPossiamo uscire da questa spirale di dolore e di morte? Possiamo imparare di nuovo a camminare e percorrere le vie della pace? Invocando l\u2019aiuto di Dio, sotto lo sguardo materno della Salus populi romani<\/em>, Regina della pace, voglio rispondere: s\u00ec, \u00e8 possibile per tutti! Questa sera vorrei che da ogni parte della Terra noi gridassimo: s\u00ec, \u00e8 possibile per tutti! Anzi vorrei che ognuno di noi, dal pi\u00f9 piccolo al pi\u00f9 grande, fino a coloro che sono chiamati a governare le nazioni, rispondesse: s\u00ec, lo vogliamo! La mia fede cristiana mi spinge a guardare alla croce. Come vorrei che per un momento tutti gli uomini e le donne di buona volont\u00e0 guardassero alla croce! L\u00ec si pu\u00f2 leggere la risposta di Dio: l\u00ec, alla violenza non si \u00e8 risposto con violenza, alla morte non si \u00e8 risposto con il linguaggio della morte. Nel silenzio della croce tace il fragore delle armi e parla il linguaggio della riconciliazione, del perdono, del dialogo, della pace. Vorrei chiedere al Signore, questa sera, che noi cristiani e i fratelli delle altre religioni, ogni uomo e donna di buona volont\u00e0 gridasse con forza: la violenza e la guerra non \u00e8 mai la via della pace! Ognuno si animi a guardare nel profondo della propria coscienza e ascolti quella parola che dice: esci dai tuoi interessi che atrofizzano il cuore, supera l\u2019indifferenza verso l\u2019altro che rende insensibile il cuore, vinci le tue ragioni di morte e apriti al dialogo, alla riconciliazione: guarda al dolore del tuo fratello – penso ai bambini, soltanto a quelli\u2026 – e non aggiungere altro dolore, ferma la tua mano, ricostruisci l\u2019armonia che si \u00e8 spezzata; e questo non con lo scontro, ma con l\u2019incontro!… Fratelli e sorelle, perdono, dialogo, riconciliazione sono le parole della pace: nell\u2019amata nazione siriana, nel Medio Oriente, in tutto il mondo! Preghiamo, questa sera, per la riconciliazione e per la pace, lavoriamo per la riconciliazione e per la pace, e diventiamo tutti, in ogni ambiente, uomini e donne di riconciliazione e di pace. Cos\u00ec sia\u201d.<\/p>\n

Temi che sono stati ripresi con forza il mattino dopo, all\u2019Angelus<\/strong>. \u201cA che serve fare guerre, tante guerre – ha esclamato -, se tu non sei capace di fare questa guerra profonda contro il male? Non serve a niente! Non va\u2026 Questa guerra contro il male comporta di dire \u2018no\u2019 all\u2019odio fratricida e alle menzogne di cui si serve; dire \u2018no\u2019 alla violenza in tutte le sue forme; dire \u2018no\u2019 alla proliferazione delle armi e al loro commercio illegale. Ce n\u2019\u00e8 tanto! Ce n\u2019\u00e8 tanto! E sempre rimane il dubbio: questa guerra di l\u00e0, quest\u2019altra di l\u00e0 – perch\u00e9 dappertutto ci sono guerre – \u00e8 davvero una guerra per problemi, o \u00e8 una guerra commerciale per vendere queste armi tramite il commercio illegale? Questi<\/em> sono i nemici da combattere, uniti e con coerenza, non seguendo altri interessi se non quelli della pace e del bene comune\u201d. E al termine ha aggiunto: \u201cVorrei ringraziare tutti coloro che, in diversi modi, hanno aderito alla veglia di preghiera e digiuno di ieri sera. Ringrazio tante persone che hanno unito l\u2019offerta delle loro sofferenze. Ringrazio le autorit\u00e0 civili, come pure i membri di altre comunit\u00e0 cristiane o di altre religioni, e uomini e donne di buona volont\u00e0 che hanno vissuto, in questa circostanza, momenti di preghiera, di digiuno, di riflessione. Ma l\u2019impegno continua: andiamo avanti con la preghiera e con opere di pace! Vi invito a continuare a pregare perch\u00e9 cessi subito la violenza e la devastazione in Siria, e si lavori con rinnovato impegno per una giusta soluzione al conflitto fratricida\u201d.<\/p>\n

A uno dei tragici effetti collaterali delle guerre, le masse di sfollati costrette alla fuga e lottare per sopravvivere, Papa Francesco ha dedicato la sua attenzione il 10 settembre al Centro Astalli<\/strong>. Fu lo stesso sant\u2019Ignazio di Loyola – ha ricordato – a volere che nei locali dove aveva la sua residenza a Roma ci fosse uno spazio per accogliere i pi\u00f9 poveri. Nel 1981 l\u2019allora superiore generale padre Arrupe fond\u00f2 il Servizio dei gesuiti per i rifugiati, e volle che la sua sede romana fosse appunto in quei locali. Lo scopo \u00e8 anzitutto \u201caiutare a recuperare la fiducia – ha detto il Papa. – Mostrare che con l\u2019accoglienza e la fraternit\u00e0 si pu\u00f2 aprire una finestra sul futuro; pi\u00f9 che una finestra, una porta, e si pu\u00f2 avere ancora un futuro! Ed \u00e8 bello che a lavorare per i rifugiati, insieme con i Gesuiti, siano uomini e donne cristiani e anche non credenti o di altre religioni, uniti nel nome del bene comune, che per noi cristiani \u00e8 specialmente l\u2019amore del Padre in Cristo Ges\u00f9\u201d. E ancora: \u201cSolidariet\u00e0<\/em>, questa parola che fa paura al mondo sviluppato. Cercano di non dirla. Solidariet\u00e0 \u00e8 quasi una parolaccia per loro. Ma \u00e8 la nostra parola! Servire significa riconoscere e accogliere le domande di giustizia, di speranza, e cercare insieme delle strade, dei percorsi concreti di liberazione\u201d. Parole particolarmente forti le ha rivolte a religiosi e religiose: \u201cI conventi vuoti non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare i soldi. I conventi vuoti non sono vostri, sono per la \u2018carne di Cristo\u2019 che sono i rifugiati. Il Signore chiama a vivere con pi\u00f9 coraggio e generosit\u00e0 l\u2019accoglienza nelle comunit\u00e0, nelle case, nei conventi vuoti. Certo, non \u00e8 qualcosa di semplice, ci vogliono criterio, responsabilit\u00e0, ma ci vuole anche coraggio\u201d. A quanto pare, Francesco non ha intenzione di \u201cdarsi una calmata\u201d, anzi chiama a raccolta tutte le energie perch\u00e9 di fronte a un mondo come quello odierno non basta la buona volont\u00e0 ma \u201cci vuole anche coraggio\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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