{"id":18915,"date":"2013-09-12T12:31:32","date_gmt":"2013-09-12T10:31:32","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=18915"},"modified":"2015-06-15T10:47:00","modified_gmt":"2015-06-15T08:47:00","slug":"metti-vangelo-14","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/metti-vangelo-14\/","title":{"rendered":"Tre parabole di festa divina"},"content":{"rendered":"

La lunga lettura evangelica di questa domenica si estende per l\u2019intero capitolo 15 del Vangelo secondo Luca<\/em>. Il quadro iniziale presenta Ges\u00f9 in conversazione con gli esattori delle tasse e i peccatori che gli si avvicinavano per ascoltarlo. Dall\u2019altra parte della scena c\u2019\u00e8 il gruppo dei benpensanti, scribi e farisei che mormorano, bofonchiando: \u201cCostui accoglie i peccatori e mangia con loro\u201d. L\u2019evangelista ci tiene a sottolineare che i disprezzati ascoltano volentieri Ges\u00f9, mentre i rispettabili mantengono le distanze. Nelle intenzioni dell\u2019evangelista, quel verbo \u201cmormorare\u201d rimanda lontano: ai tempi della lunga marcia nel deserto, il popolo si ammutinava e mormorava contro Mos\u00e8 e contro Dio (Es<\/em> 15,24; Nu<\/em> 20,2).<\/p>\n

A somiglianza dei mormoratori del deserto che non sarebbero mai entrati nella terra promessa, scribi e farisei non entreranno nel Regno. In questo scenario Ges\u00f9 disse loro questa parabola. In realt\u00e0 le parabole raccontate sono tre, ma in fondo \u00e8 una sola; essa rivela che, nel regno di Dio, ritrovare ci\u00f2 che era perduto suscita gioia incontenibile e provoca la festa. La prima<\/strong> parabola ha per protagonista un pastore, proprietario di un gregge ragguardevole di cento pecore. Nella seconda<\/strong>, una casalinga possiede un tesoretto di dieci dracme (con una dracma si comprava un montone). La terza<\/strong> parabola presenta un proprietario terriero che ha due figli, di et\u00e0 diversa e diversi anche di indole. Le prime due parabole sono gemelle nella struttura: la prima \u00e8 declinata al maschile, la seconda al femminile (Luca \u00e8 sempre attento a rilevare l\u2019importanza delle donne nella comunit\u00e0 cristiana). In tutte e due c\u2019\u00e8 una perdita, una ricerca affannosa, un ritrovamento, una grande gioia, una convocazione di amici e vicini, chiamati a condividere la gioia del ritrovamento e fare festa.<\/p>\n

La terza parabola<\/strong> \u00e8 pi\u00f9 elaborata. I personaggi che interagiscono sono tre: un padre e due figli. Si discute da tempo chi ne sia il protagonista. Tutti ricordiamo che fin da bambini l\u2019abbiamo sentita chiamare \u201cdel figlio prodigo\u201d. Pi\u00f9 recentemente \u00e8 stata detta \u201cdel Padre misericordioso\u201d. Ancora pi\u00f9 recentemente, \u201cdei due fratelli\u201d. Nel primo caso l\u2019attenzione si concentra sul figlio minore, archetipo del peccatore convertito e gratuitamente perdonato. Nel secondo caso lo sguardo si fissa sul padre, che perdona il figlio scialacquatore al di l\u00e0 di ogni logica umana, ma \u00e8 attento anche all\u2019altro figlio, che si rifiutava di partecipare alla festa.<\/p>\n

Nel terzo caso si mettono in luce le complesse dinamiche tra i due fratelli e di ciascuno con il padre. Questi modi diversi di leggere la parabola non si oppongono ma sono complementari. Il parlare in parabole si presta sempre ad essere ascoltato su molti piani. Fin dall\u2019inizio \u00e8 delineato il carattere dei personaggi. Il minore \u00e8 un ragazzo insoddisfatto dell\u2019aria casalinga, che sogna una vita felice lontano dal solito tran-tran. In modo inusuale, chiede al padre la parte di eredit\u00e0 che gli spetta. Il padre, senza fare obiezioni, fa le divisioni. Il figlio maggiore per ora non compare. Sappiamo che c\u2019\u00e8, ma non sappiamo ancora nulla di lui. Il racconto poi segue le vicende del figlio minore: partenza per l\u2019estero, vita spendacciona, dissoluta, imprevidente.<\/p>\n

Una delle carestie ricorrenti si abbatte sulla zona e lo sorprende che non ha pi\u00f9 un soldo in tasca. Per non morire \u00e8 costretto a fare il porcaio; ma la fame non lo lascia. A questo punto assistiamo allo snodo del racconto. Il testo lo esprime semplicemente: \u201crientr\u00f2 in s\u00e9\u201d, prese una decisione dura, ma l\u2019unica possibile per non morire davvero. Torner\u00e0 dal padre, chieder\u00e0 scusa del suo errore e domander\u00e0 di essere assunto come bracciante. E inizia il cammino di ritorno.<\/p>\n

A differenza<\/strong> del pastore e della casalinga, il padre non si affanna nella ricerca del figlio, ma aspetta: sar\u00e0 la durezza della vita a riportare a casa il figlio. Lo scorge da lontano e, al di l\u00e0 ogni logica e consenso sociale, gli corre incontro, lo abbraccia, lo bacia, ordina di rivestirlo della ritrovata dignit\u00e0 filiale e di preparare un solenne banchetto in suo onore. A questo punto facciamo la conoscenza anche del primogenito: buon lavoratore, ligio alle regole, incapace di sentirsi figlio, brontolone quanto basta.<\/p>\n

Tornando dal lavoro dei campi, sente aria di festa; domanda che cosa stia succedendo; viene a sapere che la festa \u00e8 per il fratello tornato. S\u2019impunta e si rifiuta di entrare: \u201cQuesto \u00e8 troppo – dir\u00e0 al padre, che era uscito a pregarlo -, io non ho mai trasgredito\u2026 tuo figlio ha scialacquato il tuo patrimonio\u2026 e tu gli fai pure festa\u201d. La risposta del padre rivela il senso definitivo della parabola: il ritorno di un figlio \u00e8 sempre una risurrezione. Ogni domenica, insieme alla risurrezione di Ges\u00f9, festeggiamo anche quella di ciascuno di noi: tutte le volte cio\u00e8 che Dio ci ha accolto di ritorno dal nostro vagabondare lontano da Lui.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

La lunga lettura evangelica di questa domenica si estende per l\u2019intero capitolo 15 del Vangelo secondo Luca. Il quadro iniziale presenta Ges\u00f9 in conversazione con gli esattori delle tasse e i peccatori che gli si avvicinavano per ascoltarlo. Dall\u2019altra parte della scena c\u2019\u00e8 il gruppo dei benpensanti, scribi e farisei che mormorano, bofonchiando: \u201cCostui accoglie […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[1663],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/18915"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=18915"}],"version-history":[{"count":4,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/18915\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":35661,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/18915\/revisions\/35661"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=18915"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=18915"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=18915"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}