Che cosa l\u2019ha colpita di pi\u00f9 della ricerca Eurisko?<\/strong><\/p>\n\u201cAbbiamo riscontrato un\u2019elevata punta di persone che senza esitazione si definisce cattolica. Il problema \u00e8 che a questa \u2018identit\u00e0\u2019 corrisponde un assoluto analfabetismo religioso. \u00c8 un fenomeno che \u00e8 andato peggiorando negli anni. Abbiamo per esempio posto la domanda su chi abbia iniziato la Riforma protestante. Circa il 50% degli italiani sa che \u00e8 stato Lutero. Quando abbiamo posto la stessa domanda a giovani sotto i 30 anni, il dato si \u00e8 abbassato al 31%. Emerge allora un dato ancora pi\u00f9 grave che riguarda in particolare i giovani. C\u2019\u00e8 di che preoccuparsi…\u201d.<\/p>\n
Che cosa preoccupa di pi\u00f9?<\/strong><\/p>\n\u201cUn dato oggi di analfabetismo religioso cos\u00ec alto ha una pessima funzione sociale. Oggi le religioni sono chiamate in causa dal pi\u00f9 ampio tema della interculturalit\u00e0. Ignorare o non disporre di chiavi di comprensione della realt\u00e0 religiosa significa venire meno alla cittadinanza sociale, alle dinamiche delle integrazioni, della semplice convivenza nello spazio pubblico\u201d.<\/p>\n
C\u2019\u00e8 insomma un legame tra i fenomeni di razzismo e l\u2019analfabetismo religioso?<\/strong><\/p>\n\u201cEsiste un rapporto stringente. La forza pi\u00f9 percepibile di razzismo \u00e8 la discriminazione nei confronti di chi ha una religione diversa. Negli ultimi 4 anni, ad esempio, sono state fatte campagne scientifiche di delegittimazione della presenza islamica nel nostro Paese, con la motivazione che il musulmano \u00e8 portatore di valori e sistemi di pensiero e vita incompatibili con la societ\u00e0 italiana\u201d<\/p>\n
Perch\u00e9 l\u2019appartenenza religiosa d\u00e0 cos\u00ec fastidio?<\/strong><\/p>\n\u201cLa prima ragione \u00e8 che siamo in Italia. Siamo cio\u00e8 in un contesto nel quale l\u2019identificazione religiosa ha un peso che non si riscontra in altre societ\u00e0, come quella americana, inglese o svizzera. Il secondo elemento \u00e8 dato dal fatto che alcuni partiti politici hanno diffuso echi dozzinali e volgari dello \u2018scontro di civilt\u00e0\u2019 che sono diventati categorie di scontro politico. Ci sono cio\u00e8 in Italia forze politiche che hanno deciso di fare political marketing agendo su questo tema. E gli effetti negativi in termini di pregiudizio sono purtroppo sotto gli occhi di tutti, quando le logiche discriminatorie ed esclusive diventano senso comune\u201d.<\/p>\n
Un\u2019Italia che non sa decifrare il fenomeno del pluralismo religioso, che Paese diventerebbe?<\/strong><\/p>\n\u201cDa un lato un\u2019Italia pi\u00f9 povera culturalmente, perch\u00e9 non sa capire la sua storia di Paese multiculturale e non sa fare proprie le ricchezze e le tradizioni specifiche dell\u2019altro. Dall\u2019altro, sarebbe un Paese pi\u00f9 pronto all\u2019implosione: il vettore religioso, anzich\u00e9 essere un vettore di mediazione in funzione della coesione sociale, diventerebbe un vettore di scontro. Se l\u2019Italia non mette seriamente mano a una politica di alfabetizzazione religiosa in funzione della coesione sociale, a mio modo di vedere, aggrava un percorso di implosione sociale. Non ci capiamo, non dialoghiamo, non conviviamo serenamente, e perpetriamo una logica di scontro. Certamente a basso conflitto, ma uno scontro lacerante del tessuto sociale\u201d.<\/p>\n
I temi al centro del Sinodo valdese<\/h3>\n
Si \u00e8 tenuto dal 25 al 30 agosto a Torre Pellice, in Piemonte, il Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste italiane. Tra i temi affrontati: il femminicidio, le famiglie-coppie di fatto, multiculturalismo e integrazione, l\u20198 per mille. E particolare rilievo ha avuto la ricerca Eurisko sull\u2019ignoranza religiosa di cui si parla in questa pagina. Ai lavori hanno partecipato 180 deputati, per met\u00e0 pastori e per met\u00e0 \u201claici\u201d eletti dalle comunit\u00e0 locali. Era presente anche mons. Mansueto Bianchi<\/strong>, presidente della Commissione per il dialogo ecumenico e interreligioso della Cei, insieme al vescovo di Pinerolo mons. Pier Giorgio Debernardi<\/strong>, nonch\u00e9 numerosi esponenti di altre Chiese evangeliche, italiane e straniere. Il tradizionale corteo sinodale che si snoda dalla \u201cCasa valdese\u201d fino al tempio di Torre Pellice quest\u2019anno si \u00e8 incrociato con una manifestazione organizzata dai Comitati locali contro la chiusura degli ospedali \u201cvaldesi\u201d di Torre Pellice e Pomaretto, ceduti dalla Chiesa valdese alla Regione Piemonte nel 2003, e che quest\u2019ultima intende ora ridurre a semplici pres\u00ecdi \u201ca valenza sanitaria\u201d. Era inoltre aperto al pubblico l\u2019incontro sul tema \u201cSanta ignoranza. Gli italiani, il pluralismo delle fedi, l\u2019analfabetismo religioso\u201d al quale \u00e8 intervenuta C\u00e9cile Kyenge<\/strong>, ministro per l\u2019Integrazione con delega per il dialogo interreligioso. Quanto all\u20198 per mille devoluto alla Chiesa valdese, ci si \u00e8 trovati di fronte a un vero boom: per la prima volta la Tavola valdese, attingendo alle quote non espresse, si trover\u00e0 a gestire ben 37 milioni di euro. Dice il pastore Eugenio Bernardini<\/strong>, a capo dell\u2019organo esecutivo dell\u2019Unione delle Chiese valdo-metodiste: \u201cA questo si aggiunge un altro dato molto importante: coloro che scelgono di devolverci il loro 8 per mille sono arrivati a 570 mila! Centomila in pi\u00f9 dell\u2019anno scorso e 200 mila in pi\u00f9 di due anni fa. Tenendo presente i nostri 30 mila membri di Chiesa, significa che il lavoro di trasparenza e tracciabilit\u00e0 della ripartizione dei fondi, che da anni portiamo avanti, sta dando i suoi frutti\u201d. Per ulteriori informazioni si pu\u00f2 contattare l\u2019agenzia stampa Nev (www.nev.it) o consultare il sito internet www.chiesavaldese.org.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Gli italiani sono ignoranti in materia religiosa. Oltre il 50% ha idee confuse sugli autori della Bibbia, e soltanto il 16% \u00e8 in grado di mettere in ordine cronologico No\u00e8, Abramo, Mos\u00e8 e Ges\u00f9. Meno di due italiani su 10 sono in grado di citare i dieci Comandamenti; il 41% ne ricorda uno solo, di […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[8,10],"tags":[2778,2664,2415,2199,2749],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/18724"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=18724"}],"version-history":[{"count":6,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/18724\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":41602,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/18724\/revisions\/41602"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=18724"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=18724"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=18724"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}