{"id":18413,"date":"2013-07-25T15:40:15","date_gmt":"2013-07-25T13:40:15","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=18413"},"modified":"2014-07-10T21:38:01","modified_gmt":"2014-07-10T19:38:01","slug":"prima-ascoltare-poi-agire-marta-e-maria-secondo-papa-francesco","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/prima-ascoltare-poi-agire-marta-e-maria-secondo-papa-francesco\/","title":{"rendered":"Prima ascoltare, poi agire: Marta e Maria secondo Papa Francesco"},"content":{"rendered":"
\"Cristo<\/a>
Cristo nella casa di Marta e Maria. Jan Vermeer (1654-55)<\/figcaption><\/figure>\n

Innanzitutto il luogo: la casa di Marta e Maria, sorelle di Lazzaro, a Betania. E poi il clima che si vive in quella casa: regnano grande pace e armonia. \u00c8 qui che entra Ges\u00f9, come racconta Luca nel suo Vangelo<\/em>. Se domenica scorsa abbiamo imparato ad agire in modo misericordioso come il buon samaritano, oggi troviamo un verbo che accompagna il discepolo: ascoltare<\/em>. Maria che si siede ai piedi di Ges\u00f9 e ascolta la sua parola. Luca distingue il modo di avvicinarsi a Ges\u00f9 delle due sorelle. Commenta Papa Francesco<\/strong>: \u201cEntrambe offrono accoglienza al Signore di passaggio, ma lo fanno in modo diverso. Maria si pone ai piedi di Ges\u00f9, in ascolto, Marta invece si lascia assorbire dalle cose da preparare, ed \u00e8 cos\u00ec occupata da rivolgersi a Ges\u00f9 dicendo: \u2018Signore, non t\u2019importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti\u2019\u201d.<\/p>\n

La risposta di Ges\u00f9 \u00e8 un rimprovero fatto con dolcezza, non per condannare ma per sottolineare, appunto, l\u2019atteggiamento del discepolo: \u201cMarta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una sola c\u2019\u00e8 bisogno\u201d. La differenza \u00e8 proprio qui, perch\u00e9 le due sorelle sono impegnate ad accogliere al meglio l\u2019ospite: Maria si pone in ascolto, quasi mendicante che si presenta bisognoso di tutto; Marta pone in primo piano il servire. Maria mette al centro l\u2019ascolto della Parola, Marta rende esplicita con i suoi gesti l\u2019affermazione di Ges\u00f9, venuto non per essere servito ma per servire.<\/p>\n

Non c\u2019\u00e8 contrapposizione tra i due atteggiamenti, commenta il Papa all\u2019Angelus<\/em>, l\u2019ultimo prima della partenza per il Brasile, primo viaggio internazionale per la Giornata mondiale della giovent\u00f9, a Rio de Janeiro. Afferma infatti Francesco: \u201cL\u2019ascolto della parola del Signore, la contemplazione, e il servizio concreto al prossimo non sono due atteggiamenti contrapposti, ma, al contrario, sono due aspetti entrambi essenziali per la nostra vita cristiana. Aspetti che non vanno mai separati, ma vissuti in profonda unit\u00e0 e armonia\u201d.<\/p>\n

Allora perch\u00e9 Marta \u00e8 rimproverata? Ci viene in soccorso san Benedetto, che ai suoi monaci dava una precisa indicazione di stile di vita: ora et labora<\/em>, prega e opera. Marta, in sostanza, vuole offrire al Signore il meglio della sua casa, e nella sua generosit\u00e0 mette al centro tutto ci\u00f2 che possiede e che pu\u00f2 dare: \u201cHa ritenuto essenziale solo quello che stava facendo, era cio\u00e8 troppo assorbita e preoccupata dalle cose da fare\u201d, dice Francesco. Maria ha un altro passo: si siede ai piedi di Ges\u00f9 nell\u2019atteggiamento del discepolo che si pone in ascolto e si prepara a ricevere il dono della parola: \u201cIn un cristiano, le opere di servizio e di carit\u00e0 non sono mai staccate dalla fonte principale di ogni nostra azione: cio\u00e8 l\u2019ascolto della parola del Signore, lo stare – come Maria – ai piedi di Ges\u00f9, nell\u2019atteggiamento del discepolo\u201d. Maria ha capito e mette in pratica il vero atteggiamento di chi vuole seguire Ges\u00f9, e cio\u00e8 il Signore si accoglie stando davanti a lui senza pensare troppo alle cose da fare, da dire o da dare, prendendole dalle proprie ricchezze. Perch\u00e9 \u201cdi una sola cosa c\u2019\u00e8 bisogno\u201d<\/p>\n

Preghiera e azione sono profondamente unite, dice il Papa: \u201cUna preghiera che non porta all\u2019azione concreta verso il fratello povero, malato, bisognoso di aiuto, il fratello in difficolt\u00e0, \u00e8 una preghiera sterile e incompleta. Ma, allo stesso modo, quando nel servizio ecclesiale si \u00e8 attenti solo al fare, si d\u00e0 pi\u00f9 peso alle cose, alle funzioni, alle strutture, e ci si dimentica della centralit\u00e0 di Cristo, non si riserva tempo per il dialogo con Lui nella preghiera, si rischia di servire se stessi e non Dio presente nel fratello bisognoso\u201d.<\/p>\n

Il brano di Luca ci dice che l\u2019ospitalit\u00e0 \u00e8 duplice: bisogna accogliere l\u2019altro non solo nella propria casa, ma anche nella propria vita; ed \u00e8 solo da \u201cun forte rapporto di amicizia con il Signore che nasce in noi la capacit\u00e0 di vivere e di portare l\u2019amore di Dio, la sua misericordia, la sua tenerezza verso gli altri. E anche il nostro lavoro con il fratello bisognoso, il nostro lavoro di carit\u00e0 nelle opere di misericordia, ci porta al Signore, perch\u00e9 noi vediamo proprio il Signore nel fratello e nella sorella bisognosi\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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