{"id":18047,"date":"2013-07-11T14:52:45","date_gmt":"2013-07-11T12:52:45","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=18047"},"modified":"2015-04-29T14:12:03","modified_gmt":"2015-04-29T12:12:03","slug":"il-viaggio-della-speranza-di-papa-francesco-a-lampedusa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-viaggio-della-speranza-di-papa-francesco-a-lampedusa\/","title":{"rendered":"Il viaggio \u201cdella speranza\u201d di Papa Francesco a Lampedusa"},"content":{"rendered":"
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Il lancio della corona di fiori in mare, in omaggio alle vittime, nel punto pi\u00f9 a sud di Lampedusa, di fronte al monumento la Porta d\u2019Europa che ricorda i morti nel Mediterraneo<\/figcaption><\/figure>\n

Un grido forte contro l\u2019indifferenza nei confronti dei migranti. Un richiamo alle responsabilit\u00e0 di tutti per fare fronte al dramma ignorato delle vittime del mare: 19 mila morti alle frontiere d\u2019Europa dal 1988 a oggi. \u00c8 stata una visita storica quella compiuta l\u20198 luglio da Papa Francesco<\/strong> all\u2019isola di Lampedusa. Il primo viaggio di Papa Bergoglio, la prima visita di un Pontefice a Lampedusa. Tutto organizzato in soli cinque giorni, dopo aver risposto di cuore all\u2019invito che il parroco di Lampedusa don Stefano Nastasi<\/strong> gli aveva fatto in una lettera il 19 marzo. Tutta la popolazione si \u00e8 mobilitata per accogliere il Papa venuto dalla \u201cfine del mondo\u201d.<\/p>\n

Una visita di una sola mattinata che sembra essere durata tantissimo, tanto l\u2019impatto emotivo ed eccezionale dell\u2019incontro. Prima che il Papa arrivasse, nella notte, \u00e8 stato soccorso l\u2019ennesimo barcone, con 166 immigrati subsahariani, tra cui quattro donne. Infreddoliti e ignari di cosa li aspettasse sull\u2019isola. In questi anni la Capitaneria di porto ne ha salvati circa 30 mila. Papa Francesco \u00e8 arrivato all\u2019aeroporto di Lampedusa alle 9.15 per poi imbarcarsi a Cala Pisana su una motovedetta della Guardia costiera. In mare \u00e8 stato scortato da centinaia di barche di pescatori. Un momento fortemente simbolico \u00e8 stato il lancio della corona<\/strong> di fiori in mare, in omaggio alle vittime, nel punto pi\u00f9 a sud di Lampedusa, di fronte al monumento la Porta d\u2019Europa che ricorda i morti nel Mediterraneo. E altamente toccante \u00e8 stato l\u2019incontro con una cinquantina di immigrati – scelti tra il centinaio ospitati ora al centro di Contrada Imbriacola – appena sbarcato al Molo Favarolo, dove abitualmente vengono dati i primi soccorsi ai migranti. Qui ha abbracciato bambini, ascoltato con commozione i racconti tragici delle violenze subite in Libia e durante i \u201cviaggi della speranza\u201d.<\/p>\n

Un mare<\/strong> di folla che sventolava cappellini e foulard bianchi e gialli – 10 mila persone accertate, di cui molte arrivate con il traghetto – ha accolto in un abbraccio emozionato Papa Francesco. Tanti i giovani delle organizzazioni umanitarie che operano con i migranti, le mamme con i bambini. Nel campo sportivo Arena scandivano lo slogan \u201cSi vede, si sente, Francesco \u00e8 qui presente\u201d. Striscioni che dicevano al Papa: \u201cIl tuo sorriso d\u00e0 senso alla nostra vita\u201d o che denunciavano la tratta di esseri umani. In prima fila persone disabili e malati, mentre sul palco un altare colorato fatto con una lancia di pescatori. Il legg\u00eco a forma di timone, il pastorale e il calice sono stati realizzati da artigiani locali con i materiali dei barconi affondati (le cui carcasse sono l\u00ec vicino, a pochi metri dal molo). A destra, la statua della Madonna di Porto Salvo, molto venerata dagli isolani.<\/p>\n

\u00c8 stata una liturgia penitenziale per chiedere perdono per \u201cl\u2019indifferenza verso tanti fratelli e sorelle\u201d, per \u201cchi si \u00e8 accomodato, si \u00e8 chiuso nel proprio benessere che porta all\u2019anestesia del cuore\u201d e \u201cper coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi\u201d. Papa Francesco nell\u2019omelia<\/strong> ha chiesto pi\u00f9 volte a braccio, tra gli applausi commossi della folla: \u201cCi\u00f2 che accaduto non si ripeta, per favore\u201d, riferendosi all\u2019ultimo naufragio di cui ha letto notizie sui giornali. Poi, rivolgendosi agli immigrati musulmani: \u201cLa Chiesa vi \u00e8 vicina nella ricerca di una vita pi\u00f9 dignitosa per voi e le vostre famiglie. A voi, o\u2019 sci\u00e0<\/em>\u201d, il saluto tipico dei lampedusani che significa \u201ctu sei il mio fiato, il mio respiro\u201d, come dice una madre al proprio figlio, un intercalare affettuoso che si usa anche tra amici e parenti. E pi\u00f9 avanti, sempre fuori programma: \u201cHo sentito recentemente uno di questi fratelli. Prima di arrivare qui sono passati tra le mani dei trafficanti che sfruttano la povert\u00e0 degli altri per farne fonte di guadagno. Quanto hanno sofferto, e alcuni non sono riusciti ad arrivare!\u201d.<\/p>\n

La messa<\/strong> si \u00e8 conclusa con il saluto finale di mons. Franco Montenegro<\/strong>, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione episcopale per le migrazioni, che ha descritto Lampedusa come \u201cuna lampada accesa, un faro, uno scoglio\u201d, invitando a \u201cpromuovere politiche adeguate di giustizia e di rispetto di ogni vita umana\u201d.<\/p>\n

Il Papa \u00e8 poi andato nella parrocchia di San Gerlando mentre suonavano campane a festa. Qui ha ringraziato ancora i lampedusani \u201cper l\u2019esempio di amore, carit\u00e0 e accoglienza che ci date\u201d. \u201cMa quanta sofferenza\u201d, queste le parole che il Papa ha detto pi\u00f9 spesso a mons. Montenegro, che ha poi auspicato la revisione della legge Bossi-Fini sull\u2019immigrazione: \u201c\u00c8 una gabbia. Dobbiamo smettere di pensare alle migrazioni come ad una emergenza. \u00c8 una normalit\u00e0 da accettare. Ora spetta ai politici riflettere su ci\u00f2 che il Papa ha detto, e tenerne conto\u201d.<\/p>\n

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Le tre domande che la Bibbia ci costringe a farci a Lampedusa<\/a><\/p>\n

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