{"id":17483,"date":"2013-06-20T15:10:04","date_gmt":"2013-06-20T13:10:04","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=17483"},"modified":"2015-05-05T10:33:46","modified_gmt":"2015-05-05T08:33:46","slug":"commemorazione-dei-40-martiri-a-gubbio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/commemorazione-dei-40-martiri-a-gubbio\/","title":{"rendered":"Commemorazione dei 40 Martiri a Gubbio"},"content":{"rendered":"<figure id=\"attachment_17445\" aria-describedby=\"caption-attachment-17445\" style=\"width: 350px\" class=\"wp-caption alignleft\"><a href=\"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-content\/uploads\/2013\/06\/40-martiri.jpg\"><img loading=\"lazy\" decoding=\"async\" class=\"size-full wp-image-17445\" alt=\"Fiori ed eugubini davanti al mausoleo dei 40 martiri a Gubbio nel giorno della celebrazione\" src=\"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-content\/uploads\/2013\/06\/40-martiri.jpg\" width=\"350\" height=\"234\" \/><\/a><figcaption id=\"caption-attachment-17445\" class=\"wp-caption-text\">Fiori ed eugubini davanti al mausoleo dei 40 martiri a Gubbio nel giorno della celebrazione<\/figcaption><\/figure>\n<p>Per Gubbio non un semplice rituale, ma l\u2019occasione per ricordare, onorare e riflettere su una delle pagine pi\u00f9 dolorose della sua storia: l\u2019eccidio dei Quaranta Martiri, consumato per rappresaglia nelle prime ore del 22 giugno 1944 dalle truppe tedesche.<\/p>\n<p>Era stata la risposta crudele e impietosa ad un episodio avvenuto due giorni prima, all\u2019interno dell\u2019allora bar Nafissi di corso Garibaldi (ora sede di un\u2019attivit\u00e0 commerciale) dove era stato ucciso un ufficiale medico tedesco &#8211; Paul Rademacker &#8211; e un altro, ferito. Questi era riuscito a raggiungere l\u2019albergo San Marco, sede del comando germanico, e a dare l\u2019allarme. Immediata e spietata la reazione, con un rastrellamento condotto senza guardare in faccia ad alcuno; vennero preso ragazzi giovanissimi, uomini di diversa et\u00e0 e professioni, una madre e la figlia.<\/p>\n<p>In un contesto di totale disorientamento, il vescovo dell\u2019epoca mons. Beniamino Ubaldi prov\u00f2 a invocare clemenza prima provando a far ricadere la responsabilit\u00e0 di quanto accaduto su fuoriusciti stranieri, quindi prov\u00f2 a suscitare le corde del sentimento offrendo la propria vita in cambio di quella degli ostaggi. Il crepitare dei mitra salito dall\u2019immediata periferia al centro storico, rilanciato nella pianura alle prime luci del 22 giugno, annunci\u00f2 che la vendetta e l\u2019odio avevano fatto il loro percorso sterilizzando perdono e umanit\u00e0.<\/p>\n<p>Una tragedia che si porta dietro tuttora sentimenti di dolore e di generale rimpianto, una ferita aperta e difficile da sanare. Solenni, come sempre, le celebrazioni che si terranno nel Mausoleo costruito sul luogo stesso dell\u2019eccidio (il progetto \u00e8 dell\u2019arch. Frenguelli, il verde di Pietro Porcinai) dove dei martiri si conservano le spoglie mortali, la memoria e l\u2019insegnamento.<\/p>\n<p>Questo il programma:<strong> venerd\u00ec 21 giugno<\/strong>, alle ore 21, veglia di preghiera e riflessione. <strong>Sabato 22 giugno<\/strong>: alle ore 6.30 (ora dell\u2019eccidio) messa officiata dal vescovo mons. Mario Ceccobelli. Altre messe alle ore 7.30, 9, 10.30, 11,30, 18. Alle ore 9.30 raduno delle autorit\u00e0 in piazza 40 Martiri, deposito corone di alloro ai monumenti ai caduti; ore 10 prima della messa ufficiale, omaggio floreale del Consiglio comunale dei ragazzi dinanzi al muro della fucilazione, dove sono visibili ancora oggi i segni dei colpi, saluti delle autorit\u00e0. Sar\u00e0 presente il sindaco di Sant\u2019Anna di Stazzema, Michele Silicani. Come al solito, gli esercizi commerciali, in segno di lutto cittadino, terranno abbassate le serrande abbassate fino alle 10.30.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Per Gubbio non un semplice rituale, ma l\u2019occasione per ricordare, onorare e riflettere su una delle pagine pi\u00f9 dolorose della sua storia: l\u2019eccidio dei Quaranta Martiri, consumato per rappresaglia nelle prime ore del 22 giugno 1944 dalle truppe tedesche. 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