{"id":17326,"date":"2013-06-13T13:05:05","date_gmt":"2013-06-13T11:05:05","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=17326"},"modified":"2013-06-20T17:13:29","modified_gmt":"2013-06-20T15:13:29","slug":"il-soffio-dello-spirito-in-piazza-san-pietro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-soffio-dello-spirito-in-piazza-san-pietro\/","title":{"rendered":"Il soffio dello Spirito in piazza San Pietro"},"content":{"rendered":"
A distanza di 8 anni dalla morte di Giovanni Paolo II (2 IV 2005), chi non ricorda quella Bibbia aperta, posata sulla bara in Piazza S.Pietro sfogliata e come strapazzata dal vento? Questo la faceva da da protagonista attirando l\u2019attenzione di tutti. Ebbene. Mercoled\u00ec mattina, assistendo per televisione all\u2019udienza del Papa trasmessa in diretta da TV2000, ho avuto la sensazione che sia avvenuto qualcosa di simile. Non un funerale, n\u00e9 la Bibbia, ma la testa del Papa, dalla quale una decisa e rapidissima folata di vento ha fatto volare via lo zucchetto, e non si sa dove sia finito. Qualcuno lo avr\u00e0 raccolto con un sorriso. Ma non \u00e8 questo che interessa. Interessa invece segnalare che il vento, quando soffia forte, non si pu\u00f2 nascondere e trascurare, quasi non esistesse. Riesce a essere insistente, talvolta gradevole, altre volte troppo freddo e perfino minaccioso, e annunciare tempesta. Non dico che il vento, nonostante la parola identica in ebraico e greco (ruach<\/em>, pneuma<\/em>), sia la stessa cosa dello Spirito. Ma che sia un segno di riferimento \u00e8 plausibile, e perfino suggerito da Ges\u00f9 quando al saggio maestro ebreo Nicodemo nei colloqui notturni disse proprio cos\u00ec: \u201cIl vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va; cos\u00ec \u00e8 di chiunque \u00e8 nato dallo Spirito\u201d (Gv<\/em> 3,8).<\/p>\n A parte gli zucchetti del Papa che vanno e vengono in uno scambio frequente con gente curiosa e desiderosa del contatto almeno indiretto con il Papa, da quando Francesco parla in quella piazza lo Spirito aleggia sulla folla in modo inusitato. Non sono solo le parole, ma il tono; non solo i concetti ma i messaggi, diretti come frecce; non la dottrina, sempre in linea con quella pi\u00f9 tradizionale, ma la libert\u00e0 dell\u2019espressione e dell\u2019accento; non la voce, che non ha alcun particolare timbro – non riesce neppure a cantare – ma il gesto. Il discorso sul \u201cpopolo di Dio\u201d<\/a> ha fatto pensare alla Chiesa universale sparsa ovunque sulla terra, dai grandi orizzonti senza barriere, come unico popolo mescolato tra popoli e nazioni, compatto e legato da vincoli di amore che non consentono conflitti e guerre. \u201cCome \u00e8 possibile che vi siano guerre tra cristiani?\u201d, si \u00e8 domandato pi\u00f9 volte. Un sogno? Un\u2019utopia? No, un impegno cristiano e umano di pace, nel quale \u00e8 coinvolto l\u2019amore di Dio che ama come una Madre tutti i suoi figli. Una realt\u00e0 possibile da costruire incominciando dall\u2019impegno di riconciliazione di ognuno con il suo fratello. Abbiamo tutti qualcuno con cui siamo arrabbiati. Ebbene cominciamo da qui, dice il Papa, dalla preghiera: \u201cPregate per le persone con le quali siete pi\u00f9 arrabbiati, fatelo, subito oggi, oggi\u201d, con il dito che indica insistenza pressante.<\/p>\n A quell\u2019udienza hanno partecipato fedeli della diocesi di Assisi guidati dal loro vescovo Sorrentino, ed \u00e8 stato spontaneo e ovvio pensare al vento, \u201cspirito di Assisi\u201d. Le parole di Papa Francesco molto spesso – essendo noi abituati e anche predisposti ad ascoltare discorsi elaborati, complessi e profondi -, molto spesso, per il modo di esprimerle, sembrano pi\u00f9 di Francesco<\/em> che del Papa<\/em>. Ora per\u00f2 che il Papa si chiama Francesco, non dobbiamo pi\u00f9 sdoppiare le due figure e le due maniere di annunciare il Vangelo, che \u00e8 uno e tale rimane; ma fare armonia e sintesi, seguendo il soffio dello Spirito.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" A distanza di 8 anni dalla morte di Giovanni Paolo II (2 IV 2005), chi non ricorda quella Bibbia aperta, posata sulla bara in Piazza S.Pietro sfogliata e come strapazzata dal vento? Questo la faceva da da protagonista attirando l\u2019attenzione di tutti. Ebbene. 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