{"id":17107,"date":"2013-05-30T17:22:12","date_gmt":"2013-05-30T15:22:12","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=17107"},"modified":"2015-08-04T10:18:58","modified_gmt":"2015-08-04T08:18:58","slug":"la-terza-chiesa-sta-a-roma","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-terza-chiesa-sta-a-roma\/","title":{"rendered":"La terza Chiesa sta… a Roma"},"content":{"rendered":"

A met\u00e0 degli anni Settanta, uno studioso cappuccino, Walbert Buhlmann, scrisse un libro che divent\u00f2 famoso e fece discutere intitolato La terza chiesa alle porte<\/em>. In tempo di globalizzazione, di esso rimangono attuali analisi e indicazioni teologiche e pastorali. Non sarebbe male riprenderlo in mano per riflettere sulla prospettiva in stato di avanzamento di un diverso, o persino rovesciato, flusso del vangelo nella storia attuale. Certamente \u00e8 gi\u00e0 avvenuta una diversa distribuzione geografica della popolazione di fede cristiana. Buhlmann pensava che la parte del mondo allora ancora relegata nella dimensione di \u201cterzo mondo\u201d, mondo considerato passivo, da evangelizzare, si sarebbe svegliata e affermata sul piano mondiale, determinando un cambiamento di stile di vita e di mentalit\u00e0 rispetto a quella predominante in Europa e nell\u2019Occidente sviluppato. Senza entrare nel merito del voluminoso e documentato testo edito dalle edizioni Paoline, ricco di dati e di contributi di carattere ecclesiologico e storico, credo che si possa dire che quel futuro \u201calle porte\u201d \u00e8 ormai superato e tanti sarebbero i motivi per dimostrarlo. La Chiesa del terzo mondo, precisando che \u00e8 pur sempre la stessa Chiesa, considerata \u201cterza\u201d non perch\u00e9 giunta pi\u00f9 tardi alla fede cristiana ma per motivi di presunto o reale ritardo economico e culturale, oggi con il Papa Francesco, non \u00e8 pi\u00f9 al terzo posto, ma si trova al centro del cattolicesimo e dell\u2019intera cristianit\u00e0. Nella sua persona Papa Francesco porta con s\u00e9 in modo esplicito quel mondo. Egli stesso ha detto che \u00e8 venuto \u201cdalla fine del mondo\u201d, ha consapevolezza della sua identit\u00e0 di argentino, di figlio di emigrati, che ha visto e fatto esperienza diretta delle miserie e sofferenze del mondo, primo, secondo e terzo e lo rappresenta senza complessi e senza timori, affermando il suo stile, la sua mentalit\u00e0, il suo linguaggio, i suoi gesti che non risentono minimamente degli ambienti curiali e culturali europei. Cosa comporti ci\u00f2, per il rinnovamento della Chiesa e l\u2019impatto sulla comunit\u00e0 umana, lo si vedr\u00e0 nello sviluppo del suo pontificato. Intanto si pu\u00f2 dire che abbia portato una corrente di aria fresca che fa bene a tutti. Abbiamo visto mercoled\u00ec scorso durante l\u2019udienza pubblica in Piazza San Pietro un Papa senza ombrello sotto la pioggia, in mezzo a migliaia di persone coperte tutte da ombrelli di svariati colori: uno spettacolo che alla sola vista suscita stupore ed emozione. Questo Papa verr\u00e0 il 4 ottobre, festa di san Francesco, ad Assisi. In quel giorno la citt\u00e0 serafica, il luogo di Francesco, si salder\u00e0 con la persona che ne ha assunto il nome portandolo al centro e al vertice di tutte le Chiese del mondo. In questo senso non \u00e8 solo la terza Chiesa che \u00e8 giunta a Roma, ma la Chiesa tout court<\/em>, prima ed \u201cultima\u201d, degli ultimi, dei poveri delle periferie del mondo. Francesco si convert\u00ec a contatto con i lebbrosi; la conversione<\/em> delle Chiese e dei singoli cristiani potr\u00e0 avvenire con un contatto pi\u00f9 forte e convinto con i diseredati del mondo. Cos\u00ec leggiamo la visita – pellegrinaggio di papa Bergoglio ad Assisi. La gente umbra coglier\u00e0 certamente il senso e il valore dell\u2019evento al quale \u00e8 invitata a partecipare concordemente nel suo insieme.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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