{"id":17070,"date":"2013-05-30T16:14:45","date_gmt":"2013-05-30T14:14:45","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=17070"},"modified":"2021-03-26T16:53:35","modified_gmt":"2021-03-26T14:53:35","slug":"brusco-stop-per-luniversita-di-perugia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/brusco-stop-per-luniversita-di-perugia\/","title":{"rendered":"Brusco stop per l\u2019Universit\u00e0 di Perugia"},"content":{"rendered":"
\"Il<\/a>
Il Rettore, il Pro Rettore e i Presidi delle Facolt\u00e0 per l\u2019inaugurazione dell\u2019Anno Accademico<\/figcaption><\/figure>\n

L’atmosfera fredda di una primavera che stenta ad arrivare sembra il simbolo della situazione dell\u2019Universit\u00e0 di Perugia, in questo periodo che dovrebbe essere di rinnovamento in vista di un rilancio di quella che – per Perugia e l\u2019Umbria – costituisce l\u2019istituzione culturale pi\u00f9 prestigiosa, nonch\u00e9 una delle pi\u00f9 importanti \u201caziende produttive\u201d (\u00e8 stato calcolato che, in maniera diretta e indiretta, muove pi\u00f9 di 40 mila persone). Le difficolt\u00e0 attuali dipendono in primo luogo dalla mancanza di fondi necessari per il fuzionamento della didattica e della ricerca. \u00c8 stato rilevato, tra l\u2019altro, che gli stessi fondi previsti non sono sufficienti a garantire una programmazione che per forza di cose non pu\u00f2 essere ristretta a un solo anno accademico, ma deve poter prevedere progetti pluriennali.<\/p>\n

La difficolt\u00e0 ulteriore ora si trova nelle modalit\u00e0 concrete per l\u2019elezione del rettore, che – per legge – deve essere preceduta dall\u2019elezione di tutti i rappresentanti delle componenti universitarie. In questa ultima fase si \u00e8 posto un ostacolo a causa delle liste degli organismi studenteschi e delle loro associazioni, alcune delle quali, essendo state dichiarate inaccettabili per vizi formali o altro, hanno fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Su questo problema si sono avute alcune prese di posizione che riportiamo. Il 13 giugno il mondo accademico era chiamato a eleggere il nuovo rettore per il sessennio 2013-2019. Il 15 giugno, invece, sarebbero diventati ufficialmente attivi i 16 nuovi Dipartimenti (che vanno a sostituire le Facolt\u00e0) e avrebbe preso il via l\u2019iter per l\u2019elezione dei rispettivi Consigli e Direttori di dipartimento. In entrambi i casi, per\u00f2, il condizionale \u00e8 d\u2019obbligo dopo i recenti sviluppi.<\/p>\n

I programmi dei candidati alla carica di rettore<\/h3>\n

GIANNI BIDINI<\/strong> – classe 1954, dal 2008 preside della facolt\u00e0 di Ingegneria – guarda all\u2019Universit\u00e0 come a \u201cun\u2019impresa culturale che pone i suoi obiettivi di investimento, controlla i suoi processi, misura costantemente i suoi risultati e soprattutto reinveste\u201d. Nel suo programma elettorale, Bidini propone di introdurre lo strumento del Bilancio sociale per valutare i risultati dell\u2019ateneo, e un Osservatorio permanente con compiti di controllo e revisione. Ma si impegna anche a offrire tutta una serie di servizi per studenti e dipendenti, che vanno dalle agevolazioni per i trasporti alla ricreazione culturale e la residenzialit\u00e0, ad un sistema di welfare interno (creazione di asili nido aziendali, agevolazioni sulla mobilit\u00e0 dei dipendenti e dei loro figli, prestazioni sanitarie convenzionate, ecc.).<\/p>\n

FAUSTO ELISEI<\/strong> – classe 1955, attuale preside della facolt\u00e0 di Scienze matematiche, fisiche e naturali. Per Elisei le tre parole chiave per il rilancio dell\u2019ateneo sono \u201cautonomia, qualit\u00e0 e competitivit\u00e0\u201d. Il preside punta a ripristinare un Fondo di ateneo destinato alla ricerca e nuove risorse al sistema bibliotecario. Sul fronte studenti, propone la riorganizzazione del servizio di segreteria, la formazione di un Tavolo permanente tra docenti universitari e delle scuole superiori per aiutare l\u2019orientamento dei diplomati, e l\u2019incentivazione degli scambi internazionali, grazie anche a un efficiente servizio di foresteria e accoglienza (convenzioni con strutture ricettive come collegi, alberghi e agenzie immobiliari).<\/p>\n

FRANCO MORICONI<\/strong> \u00e8 dal 2005 preside della facolt\u00e0 di Medicina veterinaria. Moriconi aspira a un ateneo in sinergia con la citt\u00e0, anche attraverso un impegno nella riqualificazione del centro storico di Perugia e nella sua candidatura a Capitale europea della cultura 2019. Agli studenti, Moriconi vuole poi offrire nuovi spazi e agevolazioni per vivere e spostarsi in citt\u00e0, rivedere segreterie e mense, puntare alla riapertura nell\u2019acropoli di un cinema gestito o cogestito dall\u2019Universit\u00e0 o da cooperative studentesche. Tra i suoi progetti, anche quello di costituire un Centro di sviluppo e coordinamento della ricerca (Cescor), con compiti d\u2019informazione puntuale e capillare sui bandi nazionali e internazionali, di sostegno alla formulazione dei progetti di ricerca, di facilitazione dei compiti di amministrazione e rendicontazione.<\/p>\n

MAURIZIO OLIVIERO<\/strong> \u00e8 professore ordinario di Diritto pubblico comparato presso l\u2019ateneo perugino e, dal 2009, amministratore unico dell\u2019Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario (Adisu). Tra le sue proposte principali, la razionalizzazione degli uf\ufb01ci amministrativi in tre grandi aree (didattica, ricerca e internazionalizzazione), la nascita di uno Sportello unico per lo studente e la riduzione delle dirigenze, le cui attivit\u00e0 saranno vigilate nei risultati e nei costi. Per favorire l\u2019internazionalizzazione, infine, Oliviero annuncia la creazione della prima Piattaforma internazionale di cooperazione universitaria, con l\u2019obiettivo di costruire una stabile collaborazione con le principali Universit\u00e0 del mondo e favorire la circolazione di studenti, docenti, ma anche di imprese e ricerche.<\/p>\n

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Nove liste di studenti ricorrono al Tar<\/h3>\n

In questi giorni gli studenti dell\u2019Universit\u00e0 di Perugia avrebbero dovuto eleggere la propria rappresentanza nei cinque organi dell\u2019ateneo: il Senato accademico, il Consiglio degli studenti, il Consiglio dei 16 dipartimenti, il Consiglio di amministrazione dell\u2019Universit\u00e0 e la Commissione di controllo degli studenti.<\/p>\n

Tutto \u00e8 bloccato, per\u00f2, in seguito al ricorso al Tar da parte degli studenti le cui liste non sono state ammesse alla competizione elettorale: \u201cSinistra universitaria – Udu\u201d, \u201cLiberamente per il polo di Terni\u201d, \u201cUnimerito\u201d; \u201cAlleanza universitaria\u201d, \u201cIdee in movimento\u201d, \u201cAssociazione studentesca apolitica\u201d, \u201cAgraria per tutti\u201d, \u201cRinascita universitaria\u201d e \u201cStudent\u2019s office Universitas\u201d.<\/p>\n

Cos\u00ec, alla vigilia delle elezioni, il giudice amministrativo ha accolto la richiesta di sospendere la tornata elettorale, puntando il dito sull\u2019assenza delle motivazioni che hanno portato alla inammissibilit\u00e0 delle liste, e ha fissato l\u2019udienza al 5 giugno<\/strong>.<\/p>\n

\u201cLa cancellazione della competizione elettorale \u00e8 segno di una crisi profonda su cui speculano anche i grandi partiti che, in seguito alla riunione della commissione elettorale dell\u2019ateneo, hanno visto escluse le liste delle loro associazioni giovanili\u201d, ha commentato Ciro Fulli<\/strong>, portavoce della lista \u201cNarni universitaria\u201d, dopo aver appreso la decisione del Tar. \u201cTeniamo a riaffermare l\u2019intimo legame che sussiste tra il principio di rappresentanza democratica e il rispetto delle regole ad esso sotteso, senza il quale il primo perderebbe qualsivoglia forma di legittimit\u00e0\u201d hanno commentato i rappresentati di \u201cImpegno critico\u201d, l\u2019altra delle due sole liste ammesse.<\/p>\n

Sul fronte degli esclusi, invece c\u2019\u00e8 chi grida a un attacco alla democrazia. \u201cQuanto accaduto \u00e8 inammissibile – spiega in una nota Tiziano Scricciolo<\/strong>, coordinatore dell\u2019Udu Perugia – e ha segnato una delle pagine pi\u00f9 tristi della storia dell\u2019Universit\u00e0\u201d.<\/p>\n

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La voce dei docenti<\/h3>\n

Trovare un accordo subito, o sar\u00e0 la catastrofe<\/strong><\/em><\/p>\n

Il 28 maggio il Senato accademico dell\u2019Universit\u00e0 ha accolto e fatto proprio l\u2019appello dei \u201cTis\u201d (Top Italian Scientists<\/em>, migliori scienziati italiani) presenti in ateneo, i quali auspicano una soluzione concordata dell\u2019impasse che sta bloccando l\u2019elezione del nuovo rettore. Per la precisione, i Tis sono gli accademici che si distinguono per la loro elevata valutazione scientifica a livello internazionale. A questo proposito, in Italia, l\u2019Universit\u00e0 di Perugia si colloca al quinto posto a pari merito con Bologna e Roma II, e prima di altre pi\u00f9 famose \u2018colleghe\u2019 quali Pisa e Roma I. \u201cQuesto \u00e8 un risultato importante – commentano i 35 firmatari dell\u2019appello -, spesso oscurato dalle notizie sulle difficolt\u00e0 burocratiche o procedurali nelle quali si dibatte il nostro ateneo. In questi giorni, proprio a causa di queste difficolt\u00e0 si rischia di dissipare il patrimonio di eccellenza che abbiamo accumulato grazie all\u2019eredit\u00e0 lasciata dai nostri predecessori in oltre settecento anni di storia. Come \u00e8 noto, infatti, l\u2019Universit\u00e0 di Perugia si trova ad affrontare un passaggio delicato ed importante: il rinnovo dei suoi organi di governo e il passaggio dalle vecchie Facolt\u00e0 ai nuovi Dipartimenti, come previsto dal nuovo Statuto. \u00c8 l\u2019atto finale di un cammino che \u00e8 stato lungo e non facile, teso a traghettare la nostra Universit\u00e0 verso un futuro di eccellenza. Questo cammino \u00e8 oggi interrotto a causa della sospensione delle elezioni delle rappresentanze degli studenti negli organi di governo dell\u2019ateneo. La sospensione \u00e8 conseguenza del ricorso presentato al Tar da alcune delle liste studentesche escluse dalla competizione per difetti procedurali in fase di presentazione. Tale sospensione rischia di bloccare nell\u2019immediato tutte le elezioni in corso e di farle slittare in autunno, con il rischio concreto di non riuscire a varare i Dipartimenti e ad eleggere il nuovo Rettore entro fine ottobre, provocando inevitabilmente il ricorso al commissariamento esterno. L\u2019avverarsi di questo scenario sarebbe catastrofico per la nostra Universit\u00e0 poich\u00e9 condurrebbe ad una paralisi delle attivit\u00e0, con conseguente peggioramento della valutazione gi\u00e0 in corso a cura dell\u2019agenzia Anvur, e quindi con ulteriore pesante decurtamento dei fondi trasferiti dal Governo. Senza contare la pessima immagine che la nostra Universit\u00e0 proietterebbe sul piano nazionale ed internazionale. Le conseguenze sarebbero gravissime non solo per l\u2019Universit\u00e0 in s\u00e9 ma anche per il territorio in cui essa si trova. Per questi motivi, in quanto scienziati attivamente impegnati nel promuovere l\u2019eccellenza dell\u2019Universit\u00e0 di Perugia nel mondo, pur comprendendo le legittime ragioni che possono aver condotto le liste escluse a presentare il ricorso al Tar, al solo fine di scongiurare un futuro drammatico per il nostro ateneo, ci appelliamo alle componenti in campo affinch\u00e9 coloro che hanno presentato i ricorsi si impegnino a ritirarli e le altre liste si dichiarino disponibili ad una soluzione che sia inclusiva della pi\u00f9 ampia rappresentanza. Comprendiamo il sacrificio che chiediamo, e siamo convinti che solo unendo le forze per superare le difficolt\u00e0 del momento possiamo sperare di avere nel futuro un ateneo migliore, pi\u00f9 democratico, pi\u00f9 efficiente e trasparente. L\u2019alternativa \u00e8 il disastro, e noi non siamo disposti ad assistervi\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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