{"id":1684,"date":"2001-06-29T00:00:00","date_gmt":"2001-06-29T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=1684"},"modified":"2001-06-29T00:00:00","modified_gmt":"2001-06-29T00:00:00","slug":"una-briciola-delle-nostre-vacanze-a-chi-in-vacanza-non-ci-andra-mai","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/una-briciola-delle-nostre-vacanze-a-chi-in-vacanza-non-ci-andra-mai\/","title":{"rendered":"Una briciola delle nostre vacanze a chi in vacanza non ci andr\u00e0 mai"},"content":{"rendered":"
Il gruppo giovani della Caritas di Bastia, nato da pochi mesi, non si stanca di proporre attivit\u00e0 e non si arresta durante il periodo vacanziero. L’ultima iniziativa interessa Kasumo, la parrocchia della Tanzania, in Africa, con la quale siamo gemellati e promuove una raccolta di fondi per la realizzazione di alcuni progetti mirati, microprogetti in realt\u00e0, ai quali si pu\u00f2 partecipare con una facile disponibilit\u00e0. L’idea \u00e8 quella di regalare “una briciola delle nostre vacanze a chi in vacanza non ci andr\u00e0 mai” e il suo soggiorno si sforza di spenderlo ogni volta, quotidianamente e con fatica, sulla striscia di terra in cui si trova a vivere. Il denaro raccolto verr\u00e0 consegnato direttamente in loco, nella met\u00e0 d’agosto, quando una missione diocesana composta di cinque-sei persone, tra le quali la missionaria bastiola Luigia Cuppoloni e una ragazza della parrocchia, rappresentante della Caritas giovanile, raggiungeranno di persona il paese africano e vi sosteranno dal 13 al 31 per “conoscere e sapere” l’effettiva realt\u00e0 dei luoghi. Tra le prospettive quella di edificare la “casa dei poveri” cio\u00e8 la costruzione di una abitazione per vedove con figli, e donne anziane e sole. Tali fasce della popolazione sono anche indicate con l’espressione di “poveri tra i poveri”; il nucleo familiare venendo a mancare della forza economicamente e socialmente attiva nelle consuetudini del villaggio, cio\u00e8 l’uomo, il capo famiglia, colui che si occupa dei campi e della caccia, sono in una condizione di estremo disagio, abbandonate a se stesse. Inoltre la nuova struttura, costruita in mattoni assicurerebbe un’igiene dignitosa, ottimale in particolare per i bimbi, contro le precarie e provvisorie case di fango e frasche. Il costo del progetto \u00e8 di 1.500.000 lire per ciascuna abitazione. Sempre a seconda dell’entit\u00e0 della cifra raccolta, il secondo importante progetto prevede la disponibilit\u00e0 di borse di studio della durata di quattro anni per corsi di specializzazione agraria per giovani, gestiti dalla congregazione dei padri dello Spirito Santo, da sempre impegnati nel campo dell’educazione e della cultura. L’obiettivo \u00e8 di garantire a tutti i ragazzi, anche i pi\u00f9 poveri, l’accesso alla scuola, senza distinzione di religione, ceto sociale, sesso, etnia, condizioni di salute. Gi\u00e0 la Caritas diocesana aveva provveduto alla distribuzione di trenta borse di studio, ma sono in realt\u00e0 poche in una dimensione che non registra un’assistenza del governo alle strutture scolastiche, private e a pagamento (libri, insegnanti, divise…) e che gi\u00e0 risente del divario tra una piccola classe privilegiata e borghese e la restante parte, poverissima, della popolazione. Le borse di studio, gestite in collaborazione con la congregazione missionaria e con le consacrate della Falmi, saranno rinnovate in base ai risultati scolastici conseguiti dallo studente nell’anno precedente. Non \u00e8 di secondo piano insistere su tale aspetto, sia perch\u00e9 l’agricoltura che potrebbe spingere ad una ripresa economica delle attivit\u00e0 \u00e8 invece ancora a livello primitivo, sia perch\u00e9 come dice F., la ragazza della Caritas che toccher\u00e0 con mano tale realt\u00e0, “il primo passo necessario per mutare l’immobilit\u00e0 delle cose \u00e8 investire nell’istruzione, anche se i frutti non sono immediatamente riscontrabili”. Del resto troppo spesso l’aiuto dell’occidente interviene come una “struttura messa da sopra, gi\u00e0 data, incapace di produrre stimoli e di insegnare autonomamente a fare”. Il costo del progetto \u00e8 di 300.000 lire ciascuna. In programma c’\u00e8 anche l’arredo di aule scolastiche: la nuova scuola superiore deve essere arredata con banchi, sedie, lavagne e cattedre, che contrariamente a quanto si potrebbe pensare, sono fondamentali per poter studiare. Il costo del progetto per ogni aula \u00e8 di 1.500.000 lire ciascuna. Sopperire al mese di lavoro di un operaio costa 50.000 lire, 2.000 una giornata di lavoro, mentre una provvista di fagioli per quattro persone ruota intorno alle 10.000 lire, e tanti altri aiuti, con cifre per noi non alte, potrebbero essere apportati, quando “la misura della generosit\u00e0 si data dal bisogno dei fratelli”. Le ultime parole le lasciamo a F., poco pi\u00f9 che ventenne, alla sua “voglia di non accontentarsi e di vivere con accettazione” tutto ci\u00f2 che la miseria e la profondit\u00e0 dell’Africa sapr\u00e0 offrirle, al suo desiderio di “vedere la povert\u00e0, vedere come \u00e8 fatta, toccarla con mano, capirla e sentirla come un’aspirazione, esultare fino in fondo in essa, per comprendere che dove siamo pi\u00f9 deboli \u00e8 allora che siamo pi\u00f9 forti e siamo pi\u00f9 forti grazie all’amore”. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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