{"id":16760,"date":"2013-05-16T15:05:16","date_gmt":"2013-05-16T13:05:16","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=16760"},"modified":"2013-05-16T15:05:19","modified_gmt":"2013-05-16T13:05:19","slug":"assisi-accoglie-un-cittadino-onorario-del-1644-san-giuseppe-da-copertino","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/assisi-accoglie-un-cittadino-onorario-del-1644-san-giuseppe-da-copertino\/","title":{"rendered":"Assisi accoglie un cittadino onorario del 1644: san Giuseppe da Copertino"},"content":{"rendered":"
\"L\u2019urna<\/a>
L\u2019urna con le spoglie di San Giuseppe<\/figcaption><\/figure>\n

In occasione del 350\u00b0 anniversario della morte, Assisi ha accolto san Giuseppe da Copertino, primo cittadino onorario della citt\u00e0 del Poverello. Arrivata alle 17.30 a Porta nuova, l\u2019urna con le spoglie mortali del Santo dei voli e patrono degli studenti, accompagnata da alcuni frati minori Conventuali e dal primo cittadino di Osimo, \u00e8 stata accolta dal vescovo, mons. Sorrentino, dal vicario generale, mons. Saba, da alcuni canonici, dal p. custode del Sacro Convento, p. Mauro Gambetti, insieme a una vasta rappresentanza dei frati del Sacro Convento e dal sindaco di Assisi, Claudio Ricci, con rappresentanti del Consiglio comunale, nonch\u00e9 da una rappresentanza di cittadini. Il suono delle chiarine ha dato il benvenuto al santo. Quindi si \u00e8 snodato il corteo che in piazza del Comune ha potuto ascoltare, oltre che il discorso del Sindaco<\/strong>, la lettura della \u201cbolla laica\u201d, con la quale si insigniva san Giuseppe della cittadinanza onoraria nel 1644. \u00c8 proprio questo legame profondo che unisce il Copertinese alla citt\u00e0 di Francesco a giustificarne la presenza. Citt\u00e0 nella quale, precisamente in alcune stanzette del Sacro Convento, lontano da sguardi indiscreti e con il divieto di incontrare chiunque, san Giuseppe trascorse ben 14 anni. Il corteo si \u00e8 quindi portato in cattedrale per la solenne concelebrazione presieduta da mons. Domenico Sorrentino<\/strong>. Questi all\u2019omelia ha ricordato – partendo dal brano di Matteo ove Ges\u00f9 dice che il Mistero \u00e8 rivelato ai semplici – come questo evento incroci il cammino della comunit\u00e0 ecclesiale almeno su tre punti significativi: l\u2019anno dei Vangeli, l\u2019Anno della fede, il cammino verso il Sinodo. \u201cSan Giuseppe ci ricorda la forza dirompente della gioia per la comprensione profonda della bella notizia (il Vangelo che \u00e8 Ges\u00f9); con la sua vita di profonda intimit\u00e0 con Dio, l\u2019importanza di prendere coscienza dei misteri della fede in termini esperienziali; con la sua capacit\u00e0 di amare e tutto sopportare nella carit\u00e0 di Cristo \u2013 comprese le incomprensioni della Chiesa \u2013 la comunione in Cristo che \u00e8 propria della famiglia di Dio. In quanto patrono degli studenti, poi, racconta dell\u2019importanza dello studio: l\u2019investigazione sapienziale che offre il gusto alla conoscenza\u201d. In serata, animata dal gruppo responsabile della Pastorale giovanile diocesana, in un clima di vera festa, si \u00e8 svolta una veglia di preghiera, in continuit\u00e0 con gli incontri settimanali offerti ai giovani nel tempo di Pasqua. Padre Salvio<\/strong> ha invitato a non perdere tempo dietro gli idoli del nostro tempo, ma, come Giuseppe da Copertino, a scoprire la bellezza di un\u2019incontro che cambia la vita: quello con Ges\u00f9 di Nazareth. Il coro dei giovani, guidato da don Antonio Borgo, ha ritmato calorosamente il tempo della preghiera. Il programma della visita si \u00e8 concluso marted\u00ec 14 maggio, quando san Giuseppe \u00e8 partito alla volta di Citt\u00e0 di Castello.<\/p>\n

Il Santo degli esami<\/h3>\n

Nato a Copertino (Lecce) nel 1603 e morto ad Osimo (Ancona) nel 1663, Giuseppe da Copertino \u00e8 un santo francescano particolarmente invocato dagli studenti durante gli esami. Il suo forte impegno nello studio e la soprannaturale assistenza della Madonna gli permisero di superare con serenit\u00e0 gli esami per essere sacerdote, nonostante la mediocrit\u00e0 delle sue doti. Il Signore lo arricch\u00ec di numerosi carismi da essere, poi, stimato da teologi e personaggi illustri. Il suo venerato corpo \u00e8 custodito nel santuario di Osimo. La festa liturgica \u00e8 il 18 settembre.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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