{"id":16746,"date":"2013-05-16T14:54:09","date_gmt":"2013-05-16T12:54:09","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=16746"},"modified":"2015-05-04T11:37:35","modified_gmt":"2015-05-04T09:37:35","slug":"il-card-bagnasco-a-foligno-per-il-300-della-madonna-del-pianto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-card-bagnasco-a-foligno-per-il-300-della-madonna-del-pianto\/","title":{"rendered":"Il card. Bagnasco a Foligno per il 300\u00b0 della Madonna del Pianto"},"content":{"rendered":"
\"La<\/a>
La processione con il card. Bagnasco (Foto studio Futura di Valeriana Sisti)<\/figcaption><\/figure>\n

Nella serata di marted\u00ec 14 maggio, a 300 anni esatti di distanza, \u00e8 stato solennemente celebrato l\u2019anniversario dell\u2019incoronazione della statua della beata Vergine Maria del Pianto, avvenuta nel 1713 per volont\u00e0 del Capitolo vaticano. La devozione nei confronti della Madonna del Pianto era giunta a Foligno nel 1614 e si era affermata nella chiesa di San Leonardo: a quel periodo risale la statua lignea, riccamente abbigliata, della Vergine con il Bambino. Tale culto deriva da un evento accaduto a Roma nel 1546, quando un\u2019immagine della Madonna con il Bambino pianse dopo essere stata testimone di un duello che si era concluso con la morte di uno dei contendenti, cui l\u2019altro aveva rifiutato il perdono. La particolare venerazione per la Madre di Dio, cara ai folignati soprattutto per la sua materna partecipazione alle vicende umane, si \u00e8 poi consolidata nel 1703, quando fu attribuita alla Madonna del Pianto la protezione della citt\u00e0 di Foligno, che dal 1628 per decisione del Comune si era definita \u201cCitt\u00e0 della Madonna\u201d, durante un disastroso terremoto avvenuto il giorno della festa. La stessa devozione si \u00e8 manifestata ancora una volta in occasione della traslazione della sacra effigie dal santuario in cattedrale, e poi nella messa presieduta dal card. Angelo Bagnasco<\/strong>, arcivescovo di Genova e presidente della Cei. Dopo un breve momento di saluto, la statua della Madonna del Pianto \u00e8 stata prelevata dalla chiesa di Sant\u2019Agostino e portata in processione verso la cattedrale di San Feliciano dove, tra celebrazioni animate da varie parrocchie e gruppi che culmineranno con la Veglia di Pentecoste presieduta dal vescovo mons. Gualtiero Sigismondi sabato 18<\/strong>, rester\u00e0 fino al 25 maggio<\/strong>, quando sar\u00e0 riportata solennemente nel santuario con una celebrazione presieduta dal card. Giuseppe Betori, folignate, arcivescovo di Firenze. In una cattedrale gremita di fedeli, alla presenza delle autorit\u00e0 civili e militari, dei Vescovi dell\u2019Umbria e di molti sacerdoti della diocesi, il card. Bagnasco ha sottolineato l\u2019importanza della devozione mariana quale strada sicura per raggiungere una fede autentica in Cristo, e la validit\u00e0 della piet\u00e0 popolare come elemento fondante di una Chiesa vicina alla gente, che vive e celebra la sua fede in una dimensione familiare. Il Vangelo proprio della Madonna del Pianto, che ci riporta alle nozze di Cana, \u00e8 sintesi del clima di festa e dell\u2019autentica sequela di Cristo secondo la modalit\u00e0 insegnata da Maria: \u201cQualsiasi cosa vi dica, fatela\u201d (Gv 2,5). Il vescovo, mons. Gualtiero Sigismondi<\/strong>, ringraziando il card. Bagnasco per la sua presenza in un momento cos\u00ec difficile per la citt\u00e0 di Genova, ha affidato alla Madonna del Pianto il dolore per la sciagura avvenuta nei giorni scorsi nel porto. La statua mariana, tradizionalmente visibile solo il giorno della festa, la domenica che precede la festa di sant\u2019Antonio, continua ad essere meta del pellegrinaggio di molti fedeli, che possono ammirarla da vicino e affidarle, come da sempre sono soliti fare i folignati, le loro gioie e i loro dolori.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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