{"id":1671,"date":"2001-06-29T00:00:00","date_gmt":"2001-06-29T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=1671"},"modified":"2001-06-29T00:00:00","modified_gmt":"2001-06-29T00:00:00","slug":"il-consiglio-regionale-da-il-via-alla-carta-costituzionale-dellumbria","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-consiglio-regionale-da-il-via-alla-carta-costituzionale-dellumbria\/","title":{"rendered":"Il Consiglio regionale d\u00e0 il via alla “Carta costituzionale dell’Umbria”"},"content":{"rendered":"
Dopo tanto parlare di federalismo, sussidiariet\u00e0, autonomia locali, decentramento, devolution… e cos\u00ec di seguito, si passa ai fatti. La Regione dell’Umbria deve darsi il suo statuto, la sua “carta cosituzionale”, un “privilegio” che fino a ieri (fino alla legge costituzionale del 1999 che ha introdotto l’elezione diretta del presidente della giunta regionale) non era concesso. Gli statuti delle regioni, infatti, furono approvati nel 1970 e poi nel ’92 con una legge del Parlamento. Luned\u00ec dunque si entra nel vivo della questione con la presentazione in Consiglio regionale del programma di lavoro preparato e approvato all’unanimit\u00e0 dalla Commissione per lo statuto istituita dal Consiglio regionale e di cui \u00e8 presidente il consigliere di FI Fiammetta Modena. Se l’assemblea dar\u00e0 il suo placet gi\u00e0 da luglio inizier\u00e0 la fase dell’ascolto del parere “della societ\u00e0 civile e di esperti” sui temi in programma. Aprire il dibattito e rendere ‘trasparente’ il lavoro della Commissione \u00e8 quanto ha chiesto Enrico Sebastiani, capogruppo del Ccd\/Cdu in Regione. Andare oltre le audizioni e far conoscere il calendario dei lavori per Sebastiani non \u00e8 solo questione di forma ma di sostanza. “Bisogna fare uno Statuto – dice Sebastiani – che non sia nell’ottica dell’immediato vantaggio di questa o quella organizzazione politica. Oppure che risponda alle esigenze di trovare equilibrio e misura tra l’amministrare e il controllare, entrambe esigenze legittime. Se avremo stimoli esterni, se nella societ\u00e0 civile ci sar\u00e0 un dibattito ampio e “vero” sul nostro lavoro, io credo che tutti potremo dare il meglio e operare per la gente, al di fuori di orientamenti preconcetti o predeterminati”. Anche per Fiammetta Modena lo Statuto \u00e8 un terreno sul quale saltano gli schemi degli schieramenti perch\u00e9 “si tratta di fare la carta costituzionale della nostra regione” e perch\u00e9 “non ci sono modelli di riferimento”, n\u00e9 nel Polo, ora al Governo n\u00e9 nel centro sinistra ora all’opposizione. Certo, i consiglieri si guardano intorno per vedere cosa succede nelle altre regioni, ma sono tutte in “alto mare, anche quelle partite prima di noi” e l’unica regione che \u00e8 un po’ avanti ha scelto addirittura di eliminare l’elezione diretta del presidente della Giunta regionale. Scelta ‘ideologica’? Non proprio, spiega Modena, il vero problema \u00e8 che “con un presidente forte si deve creare un Consiglio in grado di controbilanciare il potere”. E non \u00e8 affatto facile. Cosa significa dunque partecipare alla discussione sul nuovo statuto della nostra regione? Un’idea la si pu\u00f2 avere scorrendo la “proposta di programma di lavoro” che sar\u00e0 portata in Consiglio luned\u00ec. Si far\u00e0 la storia di questi trenta anni di regionalismo perch\u00e9 “non tutto \u00e8 da buttare” spiega Modena, inoltre saranno affrontati temi relativi all’identit\u00e0 regionale (come verr\u00e0 definita, se ancora c’\u00e8 chi sostiene che sia meglio separarsi e “sciogliere” l’Umbria?). Compiti impegnativi. E di fronte all’incertezza sull’esito dalla legge di modifica della Costituzione, approvata dal Governo Amato, e sulla quale dovrebbe svolgersi il referendum, la Commissione ha scelto di prendere tempo lasciando per ultimi i temi relativi alla forma di governo e legge elettorale (il grande capitolo dei compiti e funzioni degli organi regionali quali Consiglio, Giunta, Consiglio delle autonomie) e si dovr\u00e0 ripensare il sistema delle “fonti” ed i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento della Regione.Ovvero chi deve fare che cosa e attraverso quale strumento normativo. Sar\u00e0 proprio in questa ultima parte che si daranno risposte concrete alle richieste di sburocratizzazione come anche alla attuazione del principio di sussidiariet\u00e0. E’ prevedibile che l’interesse per l’argomento non sar\u00e0 ai massimi livelli, soprattutto se il linguaggio sar\u00e0 rigorosamente in “politichese”. La presidente della Commissione per lo Statuto auspica, per\u00f2, “la pi\u00f9 ampia partecipazione” alla elaborazione dello Statuto e garantisce la “massima apertura” nei confronti delle proposte che verranno formulate. Sui principi fondamentali delle regioni si discute venerd\u00ecLuned\u00ec sar\u00e0 sottoposta all’approvazione del Consiglio regionale la proposta di programma definita all’unanimit\u00e0 dalla Commissione Statuto e venerd\u00ec a Perugia si riunir\u00e0 il Coordinamento (nazionale) delle Commissioni statuto per un seminario sul tema dei principi fondamentali da introdurre nelle nuove carte statutarie. Due appuntamenti che proprio in clima di smobilitazione estiva aprono il dibattito sul futuro della nostra regione perch\u00e9, in definitiva, scrivere lo statuto vuol dire che la comunit\u00e0 regionale, senza fare una delega in bianco ai politici, dovr\u00e0 darsi una nuova identit\u00e0 istituzionale. E se poi le cose non funzioneranno sar\u00e0 pi\u00f9 difficile dare colpe a “chi sta a Roma”. Il lavoro dovrebbe svolgersi su quattro “moduli organizzativi”: il disegno del regionalismo italiano in Umbria alla luce degli statuti del 1971 e del 1992; i principi fondamentali e l’identit\u00e0 regionale; la forma di governo e la legge elettorale; il sistema delle fonti, la potest\u00e0 regolamentare ed i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Il primo modulo sotto voci tecniche porta con s\u00e9 una valutazione dell’esperienza di trent’anni di regione “sia sotto un profilo giuridico che istituzionale e storico”. Il secondo modulo affronter\u00e0 il tema dei principi generali “ovvero dei valori che disegnano l’identit\u00e0 umbra e che identificano la fisionomia istituzionale, culturale, territoriale e storica della Regione”. Sar\u00e0 il tema del seminario, ed \u00e8 quello che pi\u00f9 fa comprendere il senso dell’impresa che si ha davanti. Qui sar\u00e0 pi\u00f9 facile per tutti intervenire ed \u00e8 prevedibile che si faranno sentire le tensioni territoriali, politiche e culturali che si agitano in regione. Meno prevedibile \u00e8 se si riuscir\u00e0 a scrivere principi e valori, essenziali e veramente condivisi, che fanno delle ‘cento citt\u00e0’ un popolo unito. Meno popolari saranno gli argomenti tecnici degli ultimi due moduli, ma \u00e8 l\u00ec, quando si scriveranno compiti, funzioni, regole per il funzionamento ed i rapporti degli organi regionali, e quando si definir\u00e0 cosa dovr\u00e0 essere deciso da legge e cosa da regolamento e cos\u00ec via, che si dar\u00e0 sostanza ai principi ed ai valori che saranno scelti a guida dello Statuto.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Dopo tanto parlare di federalismo, sussidiariet\u00e0, autonomia locali, decentramento, devolution… e cos\u00ec di seguito, si passa ai fatti. La Regione dell’Umbria deve darsi il suo statuto, la sua “carta cosituzionale”, un “privilegio” che fino a ieri (fino alla legge costituzionale del 1999 che ha introdotto l’elezione diretta del presidente della giunta regionale) non era concesso. […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[3],"tags":[],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1671"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=1671"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/1671\/revisions"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=1671"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=1671"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=1671"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}