{"id":1664,"date":"2001-06-22T00:00:00","date_gmt":"2001-06-21T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=1664"},"modified":"2015-07-07T12:13:51","modified_gmt":"2015-07-07T10:13:51","slug":"la-mobilita-alternativa-ad-orvieto-verso-l-ultima-fase","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-mobilita-alternativa-ad-orvieto-verso-l-ultima-fase\/","title":{"rendered":"La mobilit\u00e0 alternativa ad Orvieto verso l’ ultima fase"},"content":{"rendered":"
Il problema \u00e8 vasto e complicato e anche non facile a spiegarsi con poche parole. Mobilit\u00e0 alternativa? Se si rivolgesse una domanda di questo genere all’uomo della strada, i pi\u00f9 non saprebbero cosa dire, e qualcuno sarebbe indotto a pensarla quale ennesima diavoleria, perpretata dalla moderna sagacia per mettere a dura prova la pazienza dei cittadini, pur di non cadere nella morta gora del linguaggio assuefatto. Ma ad Orvieto \u00e8 gi\u00e0 da diversi anni che, digerita o mal digerita, gira questa voce, questa terminologia. In termini pi\u00f9 poveri, potrebbe essere anche sufficiente, chiamandolo, come tutti potrebbero meglio capire, il problema del traffico urbano. Che, essendo la citt\u00e0 tutta raggruppata su di una rupe, con i suoi monumenti e le sue case e i suoi giardini o interni pure, lascia limitato spiazzo allo scorrimento delle vie e alla capacit\u00e0 delle sue piazze. E quindi difficolt\u00e0 a non finire, all’interno, ma anche all’esterno del centro storico per la variet\u00e0 dei collegamenti e attraversamenti. L’Amministrazione comunale sta dando attuazione – secondo le linee di indirizzo approvate all’unanimit\u00e0 dal Consiglio comunale in data 26 luglio 2000 – al detto progetto, giunto alla quarta ed ultima fase. L’annuncio \u00e8 stato dato, la mattina del 9 giugno, dal sindaco stesso, Stefano Cimicchi, e dal vice sindaco ed assessore ai Trasporti, Stefano Mocio, presente anche il presidente dell’Atc, Fulvio Rosignoli, nel corso della conferenza stampa sul riconoscimento che la citt\u00e0 di Orvieto ha avuto nei giorni scorsi da parte del Wwf, della rivista Quattroruote e dall’Associazione trasportatori per gli interventi realizzati nel settore della mobilit\u00e0. I tempi di attuazione sono compresi tutti entro il 2004 e si prevede, tra l’altro, in dettaglio: la realizzazione del nuovo parcheggio a silos di via Roma per 740 posti auto, i cui lavori, gi\u00e0 finanziati, inizieranno entro la fine di quest’anno. L’istituzione della “Carta Orvieto” – carta elettronica attraverso la sperimentazione della carta d’identit\u00e0 elettronica e la conseguente attivazione dei nuovi parcometri; la soluzione – d’intesa con le categorie del commercio- del problema relativo al carico e allo scarico merci nel Centro storico con un unico punto di stoccaggio delle merci; gli interventi di arredo urbano e l’installazione definitiva di dissuasori di sosta in piazza della Repubblica e in piazza Duomo; la restituzione di piazza del Popolo, opportunamente adeguata, ai cittadini e ai turisti; in seguito all’alleggerimento della struttura comunale per l’entrata in funzione dello Sportello unico, si andr\u00e0 al potenziamento della vigilanza urbana per un pi\u00f9 incisivo controllo delle strade soprattutto nelle ore notturne, in collaborazione con le altre forze di Polizia; la verifica finale di tutto il sistema della mobilit\u00e0, per attuare eventuali adeguamenti suggeriti dalla sperimentazione di questi anni. Ci\u00f2 che caratterizzer\u00e0 questa ultima fase, sar\u00e0 l’istituzione della Carta Orvieto, cio\u00e8 la carta elettronica, che avr\u00e0 funzioni di accesso ai servizi e alle informazioni della citt\u00e0 in primo luogo, e secondariamente di “borsellino” elettronico per il pagamento delle varie prestazioni come parcheggi, mezzi pubblici, tributi comunali, telepass, multe, musei, servizi sanitari, esercizi commerciali convenzionati ecc. Conseguentemente verranno adottate le moderne tecnologie di lettura delle carte elettroniche a banda magnetica e micro-chip. Sar\u00e0 la volta anche della realizzazione di alcuni piani di dettaglio (per es. quello relativo a piazza Cahen); verranno monitorati, cio\u00e8 posti sotto controllo, i punti pericolosi della viabilit\u00e0 ordinaria del territorio (specie gli incroci) per rendere pi\u00f9 celere ed attivo ogni eventuale intervento, che si rendesse necessario; si proceder\u00e0 inoltre alla valutazione del sistema “stanze” – finora, a nostro parere,non fermamente osservato- per la sosta delle auto dei cittadini residenti nel centro storico e all’analisi del numero di quelle abitualmente circolanti per gli adeguamenti del caso. Finalmente sar\u00e0 presa in esame la riqualificazione dell’arredo urbano conseguente all’istituzioni delle aree pedonali e nella prospettiva di una ulteriore limitazione delle fasce orarie, la possibilit\u00e0 di creare un’unica area di stoccaggio. Dobbiamo riconoscere che tutto questo studio, condotto sotto la specifica dettatura della normativa moderna fino al pi\u00f9 spietato dettaglio, mirer\u00e0 senz’altro a mettere ordine nel contesto mobile di una citt\u00e0, ma non vorremmo, sinceramente, che, dagli e ridagli, alla fine ne rendesse l’ambito del tutto invivibile e per chi vi deve dimorare e per chi vi deve anche lavorare. Cos\u00ec nel tentativo di salvarla da una morte fisica, saremmo indotti a condannarla ad altra pena che lentamente, ma inesorabilmente, la condurrebbe alla morte civile. Dovrebbero essere i cittadini stessi, pi\u00f9 che le implacabili e aride disposizioni di legge, a comprendere ed attuare, attraverso la formazione di una seria coscienza civica, che n\u00e9 la famiglia n\u00e9 la scuola si propone, ci\u00f2 che veramente giova all’incolumit\u00e0 di una citt\u00e0 ed alla serena convivenza tra gli individui, perch\u00e9 essa \u00e8 autentico patrimonio di tutti.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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