{"id":16506,"date":"2013-05-02T15:11:02","date_gmt":"2013-05-02T13:11:02","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=16506"},"modified":"2015-07-30T16:12:14","modified_gmt":"2015-07-30T14:12:14","slug":"le-cooperative-sociali-remano-controcorrente","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/le-cooperative-sociali-remano-controcorrente\/","title":{"rendered":"Le cooperative sociali remano controcorrente"},"content":{"rendered":"
\"Banchetto<\/a>
Banchetto con manufatti Re.leg.art al mercato umbro-provenzale di T\u00fcbingen<\/figcaption><\/figure>\n

Attivit\u00e0 economiche che offrono, al contempo, importanti servizi di welfare: si tratta delle cooperative sociali, che in Umbria ammontano a circa 250 realt\u00e0. La crisi sta per\u00f2 facendo sentire i propri colpi, non tanto per la mancanza di richieste, quanto piuttosto \u2013 ed \u00e8 qui il paradosso \u2013 per il peso sempre pi\u00f9 soffocante dell\u2019apparato statale, tra tagli ai fondi, aumento delle tasse e mancati pagamenti.<\/p>\n

\u201cLa situazione \u00e8 difficile \u2013 spiega Andrea Fora<\/strong>, presidente di Confcooperative Umbria \u2013 poich\u00e9 il Fondo statale per le politiche sociali \u00e8 stato praticamente azzerato lo scorso anno, e anche le risorse dei Comuni, che avevano fino ad oggi tamponato la situazione, stanno finendo. Si tratta di tagli strutturali che minano servizi essenziali come l\u2019assistenza agli anziani, ai disabili, ecc., e che porteranno a un aggravio dei costi per le famiglie e, nei casi peggiori, alla soppressione di servizi stessi. La Regione \u2013 continua Fora \u2013 \u00e8 riuscita, in questi anni, a mantenere inalterato il Fondo regionale per le politiche sociali, e questo ha permesso di calmierare la situazione anche sotto il profilo occupazionale. Ora, per\u00f2, servono interventi risolutivi. Per questo confidiamo nel nuovo Governo\u201d.<\/p>\n

I nodi pi\u00f9 importanti da sciogliere<\/strong> per ridare ossigeno alle cooperative sociali sono l\u2019aumento dell\u2019Iva e il mancato pagamento degli enti pubblici. \u201cSe le cose non cambieranno \u2013 sottolinea il presidente di Confcooperative \u2013 la legge di stabilit\u00e0 prevede l\u2019aumento dell\u2019Iva dal 4% al 10% per tutti i servizi erogati dalle cooperative sociali. Sarebbe un colpo durissimo per le nostre attivit\u00e0, che non porterebbe nulla se non ulteriori aggravi per le famiglie e i Comuni. Stimiamo infatti che questo aumento potrebbe comportare circa 400 posti di lavoro in meno, che andrebbero a sommarsi ai centinaia di cassa integrati del 2012\u201d.<\/p>\n

Altro problema<\/strong>, il mancato pagamento da parte degli enti pubblici. Nonostante, infatti, dal 2013 il tempo massimo di pagamento sia stato ridotto a due mesi, molte cooperative stanno ancora aspettando di riscuotere per servizi resi a gennaio. Ma i ritardi nei versamenti arrivano anche a due anni. \u201cCi sono cooperative \u2013 racconta Fora \u2013 che attendono il loro compenso da marzo 2010 e, in alcuni casi, le somme da riscuotere sono pari quasi al loro bilancio annuale. Di fronte a certe situazioni estreme per le nostre attivit\u00e0, ci stiamo attivando per comunicazioni ufficiali alla prefettura e alla Corte dei conti. Anche perch\u00e9 noi abbiamo l\u2019obbligo di pagare i nostri fornitori entro un mese, ma di media riscuotiamo non prima di 8-10 mesi. Per questo \u2013 conclude \u2013 ritengo che il futuro delle cooperative sociali debba essere sempre meno dipendente dai servizi pubblici e sempre pi\u00f9 propenso a diventare impresa\u201d.<\/p>\n

Se a creare legami \u00e8 una legatoria<\/h2>\n

Da oltre 30 anni la coop. soc. Relegart favorisce l\u2019attivit\u00e0 lavorativa delle persone disabili<\/em><\/p>\n

Sono ormai pi\u00f9 di 30 anni che la cooperativa sociale Relegart (www.relegart.it<\/em><\/a>) \u00e8 presente a Perugia come punto d\u2019eccellenza per l\u2019artigianato e l\u2019integrazione sociale. \u201cDiversi per forza, diversi per scelta\u201d \u00e8 lo slogan di questa realt\u00e0 del territorio, la cui peculiarit\u00e0 \u00e8 quella di fare della legatoria di qualit\u00e0 lo strumento per l\u2019inserimento e l\u2019integrazione lavorativa di persone portatrici di handicap. \u201cSiamo nove soci \u2013 racconta Silvia<\/strong> Romaniello<\/strong>, presidente della cooperativa \u2013 di cui alcuni disabili. Inoltre, collaboriamo con le scuole e con il Comune per attivare nel nostro laboratorio progetti di stage con persone diversamente abili. \u00c8 soprattutto il servizio che offriamo a questi ragazzi ad essere la nostra pi\u00f9 grande soddisfazione e a spingerci ogni giorno ad andare avanti, nonostante tutte le difficolt\u00e0\u201d. Oggi, infatti, la comunit\u00e0 di Relegart vive un momento delicato e rischia di dover chiudere. \u201cIl nostro stipendio viene dal nostro lavoro \u2013 continua Silvia \u2013 e, oggi, tra le spese e le commesse che sono diminuite, \u00e8 difficile continuare ad avere un riscontro economico. Ma vogliamo andare avanti e non arrenderci. Per tornare ad essere competitivi e avere una miglior visibilit\u00e0 nel mercato locale, dobbiamo per\u00f2 necessariamente rinnovarci. Abbiamo investito le risorse che avevamo \u2013 aggiunge la presidente – per migliorare il sito internet e promuoverci nel mondo del Web. Ora, per\u00f2, abbiamo bisogno di modernizzare il negozio per incrementare il commercio dei prodotti, altrimenti il nostro progetto di vita e di lavoro rischia seriamente di naufragare. Nonostante negli anni abbiamo lavorato spesso con l\u2019estero, ci sono ancora dei perugini che non conoscono i nostri prodotti d\u2019artigianato\u201d. Da qui l\u2019idea di affidarsi alle nuove possibilit\u00e0 di aiuto che offre il Web, ovvero la tipologia di raccolta fondi chiamata crowd funding<\/em>, un finanziamento collettivo che consente di donare alla cooperativa (fino al 14 giugno<\/strong>) un contributo in denaro per portare avanti il progetto di rinnovo. \u201cIl vostro aiuto – si legge nella pagina Facebook di Relegart – servir\u00e0 per darci slancio, per offrirci una chance di sopravvivenza. Il resto sar\u00e0 frutto del nostro lavoro, della qualit\u00e0 dei nostri prodotti e del nostro impegno. Ogni vostro contributo, anche piccolo, sar\u00e0 per noi fondamentale! Grazie!\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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