{"id":16258,"date":"2013-04-18T13:58:15","date_gmt":"2013-04-18T12:58:15","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=16258"},"modified":"2013-04-19T16:52:25","modified_gmt":"2013-04-19T15:52:25","slug":"la-valle-reatina-esulta-per-i-due-franceschi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-valle-reatina-esulta-per-i-due-franceschi\/","title":{"rendered":"La Valle reatina esulta per i due Franceschi"},"content":{"rendered":"
\"L\u2019eremo<\/a>
L\u2019eremo di Greccio<\/figcaption><\/figure>\n

Da questa splendida Valle reatina, chiamata \u201csanta\u201d per i segni suggestivi lasciati dalla presenza di Francesco d\u2019Assisi tra il 1208 e il 1225, sale oggi un \u201ccantico\u201d di gioioso augurio al primo Papa che si \u00e8 voluto chiamare Francesco.<\/p>\n

Dalla loggia principale della basilica di San Pietro, dinanzi ad una piazza che si \u00e8 riempita in dieci minuti e che applaude travolta dalla sorpresa e dall\u2019emozione, ecco la voce limpida e carezzevole del card. Jorge Mario Bergoglio divenuto Papa Francesco<\/strong>, che esclama: \u201cFratelli e sorelle, buonasera!\u201d. La mente e il cuore corrono a Poggio Bustone quando il primo Francesco, semplice e povero, quasi esule dalla sua Assisi, esclam\u00f2: \u201cBuon giorno, buona gente\u201d.<\/p>\n

Abbiamo bisogno di parole buone; sentiamo la necessit\u00e0 di relazioni umane; sogniamo un mondo pi\u00f9 accogliente e fraterno. Ed ecco Papa Francesco che, umilissimo, dice: \u201cVi ringrazio per l\u2019accoglienza\u2026 E adesso cominciamo questo cammino, vescovo e popolo, un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia fra noi\u201d.<\/p>\n

Come non ricordare la voce del Santo di Assisi che a Fontecolombo scrive la Regola<\/em> ricopiando il Vangelo che parla di fraternit\u00e0, che comanda l\u2019amore senza condizioni, che fa sognare un mondo di libert\u00e0, di giustizia, di pace. Intorno al Conclave si erano addensate previsioni di ogni colore, e l\u2019attenzione era posta sul prestigio, la notoriet\u00e0, il peso sociale, l\u2019appartenenza etnica, la collocazione politica, l\u2019abilit\u00e0 gestionale.<\/p>\n

Ma, come in quel 1223 a Greccio, Francesco convoc\u00f2 gli abitanti intorno alla grotta e all\u2019altare di un Bambino fragile e senza pretese e cant\u00f2 la gioia di un Dio che diventa vicino, cos\u00ec il primo Papa che si chiama Francesco, con la spontaneit\u00e0 di un fanciullo, ha pregato e ha fatto pregare con il Padre nostro, l\u2019Ave Maria, il Gloria. E ha pregato per \u201cil nostro Vescovo emerito Benedetto XVI perch\u00e9 il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca\u201d e ha pregato per \u201ctutto il mondo e tutti gli uomini e donne di buona volont\u00e0\u201d.<\/p>\n

Poi, prima di benedire<\/strong> \u2013 come solo un Papa sa fare \u2013 ha chiesto di essere benedetto, come ogni padre, ogni madre, ogni fratello o sorella sa fare. E, allora, c\u2019\u00e8 stato un minuto \u2013 immenso \u2013 di silenzio! Momento di speranza, spazio di comunione! Nella quiete di San Fabiano alla Foresta, san Francesco aveva insegnato che il \u201ctu\u201d viene prima dell\u2019\u201cio\u201d, che il donare \u00e8 pi\u00f9 importante dell\u2019avere.<\/p>\n

Papa Francesco non ha detto molte parole, ma ha compiuto gesti inattesi e ha fatto intravedere orizzonti inesplorati, ma vivi e sognati dal cuore di tutti. Papa Francesco si \u00e8 presentato come \u201cvescovo della Chiesa di Roma, che \u00e8 quella che presiede nella carit\u00e0 tutte le Chiese\u201d. Sul petto portava una croce \u201cpovera\u201d. Ha salutato familiarmente con \u201cbuonanotte\u201d e \u201cbuon riposo\u201d. Ha augurato che \u201cquesto cammino che oggi incominciamo e nel quale mi aiuter\u00e0 il mio Cardinale vicario sia fruttuoso per l\u2019evangelizzazione\u201d.<\/p>\n

Queste parole, semplici e confidenziali, a 50 anni dal Concilio Vaticano II portano il timbro della collegialit\u00e0, della partecipazione, dell\u2019apertura, della austerit\u00e0 e sono segnate dalla forza incalcolabile della preghiera. Francesco d\u2019Assisi otto secoli fa ha cos\u00ec segnato la Valle reatina.<\/p>\n

Papa Francesco, dono di Dio alla Chiesa, con la stessa semplicit\u00e0, umilt\u00e0 e mitezza, aiutaci a riscoprirne le \u201cstimmate\u201d in questo nostro tempo che, con sant\u2019Ignazio, vuole cantare la \u201cgloria di Dio\u201d e, con san Francesco, vuole toccare con mano \u201cil bene e la pace\u201d. Questo lembo di terra reatina ne fa preghiera e augurio.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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