{"id":16037,"date":"2013-04-12T11:22:07","date_gmt":"2013-04-12T09:22:07","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=16037"},"modified":"2015-07-24T10:30:31","modified_gmt":"2015-07-24T08:30:31","slug":"dio-aspetta-proprio-te","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/dio-aspetta-proprio-te\/","title":{"rendered":"Dio aspetta proprio te!"},"content":{"rendered":"

\"Papa-Francesco-San-Giovanni-Laterano\"<\/a>Misericordia, pazienza, coraggio: tre parole che Francesco<\/strong>, vescovo di Roma, consegna ai fedeli nella celebrazione in San Giovanni il 7 aprile, in occasione della presa di possesso della cattedrale. \u00c8 la domenica della Divina Misericordia, per volere del beato Giovanni Paolo II; e la domenica in cui viene proclamato il Vangelo di Giovanni<\/em> della duplice manifestazione del Signore risorto nel Cenacolo: la prima volta nella sera della risurrezione, e l\u2019apostolo Tommaso \u00e8 assente; poi otto giorni dopo, e questa volta anche Tommaso \u00e8 presente. Una prima lettura: il Signore si manifesta nell\u2019ottavo giorno dalla domenica di Pasqua. Come dire, il Risorto si rende presente tra i suoi discepoli otto giorni dopo, cos\u00ec come ogni otto giorni – la domenica – i fedeli si ritrovano per celebrare e fare memoria della Pasqua. Francesco ricorda, nel Regina Caeli<\/em>, che Tommaso ha creduto perch\u00e9 ha visto il Signore. Ma c\u2019\u00e8 una beatitudine della fede<\/strong> che riguarda tutti coloro che hanno creduto pur non avendo incontrato Ges\u00f9 risorto: \u201cBeati quelli che non hanno visto e hanno creduto: questa \u00e8 la beatitudine della fede. In ogni tempo e in ogni luogo sono beati coloro che, attraverso la Parola di Dio, proclamata nella Chiesa e testimoniata dai cristiani, credono che Ges\u00f9 Cristo \u00e8 l\u2019amore di Dio incarnato, la misericordia incarnata. E questo vale per ciascuno di noi\u201d. Cos\u00ec Papa Francesco chiede alle persone presenti in piazza San Pietro e lungo via della Conciliazione di avere pi\u00f9 coraggio di testimoniare la fede: \u201cNon dobbiamo avere paura di essere cristiani e di vivere da cristiani. Noi dobbiamo avere questo coraggio, di andare e annunciare Cristo risorto, perch\u00e9 lui \u00e8 la nostra pace, lui ha fatto la pace, con il suo amore, con il suo perdono, con il suo sangue, con la sua misericordia\u201d. Riflessione che continua,\u00a0Papa Francesco<\/strong>, nel pomeriggio in San Giovanni, con quelle tre parole – misericordia, pazienza, coraggio – e con gesti che possiamo definire una sorta di Vangelo della tenerezza e della misericordia: gesti affettuosi con le persone ferite nel fisico; abbracci con ragazzi, donne, che la malattia blocca in sedie a rotelle, persone bisognose di assistenza, di aiuto. La misericordia<\/strong> di Dio – dice – \u00e8 un \u201camore cos\u00ec grande, cos\u00ec profondo\u201d, un amore ci tocca da vicino e che \u201cnon viene meno, sempre afferra la nostra mano e ci sorregge, ci rialza, ci guida\u201d. Anche qui, mette in primo piano tre esempi, tre racconti, per aiutarci a leggere ci\u00f2 che sta spiegando. La prima immagine che utilizza \u00e8 quella di Tommaso – \u201cfa esperienza proprio della misericordia di Dio, che ha un volto concreto, quello di Ges\u00f9, di Ges\u00f9 risorto\u201d – cui non basta la promessa di Ges\u00f9, che \u201caveva annunciato: il terzo giorno risorger\u00f2. Vuole vedere, vuole mettere la sua mano nel segno dei chiodi e nel costato\u201d. Ed ecco la seconda parola: pazienza<\/strong>. Ges\u00f9, ricorda Papa Francesco, \u201cnon abbandona il testardo Tommaso nella sua incredulit\u00e0; gli dona una settimana di tempo, non chiude la porta, attende\u201d. E poi la seconda immagine: Pietro, che lo rinnega tre volte, proprio quando doveva essergli pi\u00f9 vicino. Pietro coglie lo sguardo di Ges\u00f9 che \u201ccon pazienza, senza parole, gli dice: Pietro, non avere paura della tua debolezza, confida in me. E Pietro comprende, sente lo sguardo d\u2019amore di Ges\u00f9 e piange\u201d. Infine i due discepoli di Emmaus, \u201cun camminare vuoto, senza speranza\u201d. Commenta il Papa: Ges\u00f9 non abbandona, non perde la pazienza; anzi \u00e8 accanto a ognuno lungo la strada. \u201cQuesto \u00e8 lo stile di Dio: non \u00e8 impaziente come noi, che spesso vogliamo tutto e subito, anche con le persone. Dio \u00e8 paziente con noi perch\u00e9 ci ama, e chi ama comprende, spera, d\u00e0 fiducia, non abbandona, non taglia i ponti, sa perdonare\u201d. Dio ci aspetta sempre. \u00c8 come il padre della parabola del figliol prodigo, che, vedendolo da lontano, gli corre incontro. Anche se si era allontanato, non lo aveva mai dimenticato: \u201cGli corre incontro e lo abbraccia con tenerezza, la tenerezza di Dio, senza una parola di rimprovero: \u00e8 tornato! Dio sempre ci aspetta, non si stanca\u201d. Dio risponde alla nostra debolezza con la sua pazienza, dice il Papa citando Romano Guardini: \u201cQuesto \u00e8 il motivo della nostra fiducia, della nostra speranza\u201d. La pazienza di Dio<\/strong>, afferma ancora Francesco, \u201cdeve trovare in noi il coraggio di tornare a Lui, qualunque errore, qualunque peccato ci sia nella nostra vita\u201d. \u00c8 come un dialogo, aggiunge, \u201ctra la nostra debolezza e la pazienza di Dio\u201d. Non c\u2019\u00e8 peccato grande che Dio non possa perdonare: \u201cNon ho il coraggio di tornare, di pensare che Dio possa accogliermi e che stia aspettando proprio me – afferma Francesco. – Ma Dio aspetta proprio te, ti chiede solo il coraggio di andare a Lui\u201d e questo perch\u00e9 \u201cla sua \u00e8 una carezza di amore. Per Dio, noi non siamo numeri, siamo importanti, anzi siamo quanto di pi\u00f9 importante Egli abbia, anche se peccatori\u201d. Anche in questa seconda domenica del tempo di Pasqua, continua il \u201ccammino\u201d di Francesco, il vescovo con il suo popolo. Un \u201ccammino\u201d fatto di gesti, di parole, per dire: lasciamoci avvolgere dalla misericordia di Dio; confidiamo nella Sua pazienza; abbiamo il coraggio di tornare nella Sua casa. Nonostante le nostre mancanze, i nostri peccati, ho sempre visto – dice Francesco – che Dio, nella sua pazienza infinita, ha perdonato, \u201cha accolto, consolato, lavato, amato\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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