{"id":16014,"date":"2013-04-12T10:42:07","date_gmt":"2013-04-12T09:42:07","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=16014"},"modified":"2013-04-12T10:42:10","modified_gmt":"2013-04-12T09:42:10","slug":"una-reliquia-di-wojtyla-a-collevalenza","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/una-reliquia-di-wojtyla-a-collevalenza\/","title":{"rendered":"Una reliquia di Wojtyla a Collevalenza"},"content":{"rendered":"
\"Padre<\/a>
Padre Ireneo Martin reca processionalmente all\u2019altare la teca con la reliquia<\/figcaption><\/figure>\n

Mons. Gualtiero Bassetti<\/strong>, arcivescovo di Perugia – Citt\u00e0 della Pieve, salutato da padre Aurelio Perez, superiore generale dei Figli dell\u2019Amore Misericordioso, dopo i riti d\u2019inizio di una solenne liturgia eucaristica, ha consegnato a padre Ireneo Martin, rettore del santuario, una reliquia del beato Giovanni Paolo II. Infatti mons. Bassetti, recatosi in pellegrinaggio al santuario della Divina Misericordia in Polonia ha ricevuto dal card. Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, una reliquia del beato Giovanni Paolo II da venerare nel santuario dell\u2019Amore Misericordioso di Collevalenza, tanto caro a Papa Wojtyla, dove rimarr\u00e0 permanente- mente. \u00c8 noto a tutti il legame profondo del beato Giovanni Paolo II con Madre Speranza e con il santuario di Collevalenza. Nella sua prima uscita fuori Roma, dopo l\u2019attentato del 13 maggio 1981, il Beato volle venire pellegrino a Collevalenza per ringraziare l\u2019Amore Misericordioso per avergli salvato la vita e per ripresentare alla Chiesa e al mondo la sua seconda lettera enciclica Dives in misericordia<\/em>, promulgata per diffondere il messaggio di amore e di misericordia del Signore che considerava primo dovere del suo ministero petrino. All\u2019omelia mons. Bassetti ha detto: \u201cQuesta maestosa basilica-santuario ci accoglie stasera, alla vigilia della Domenica in albis<\/em>, o anche detta della Divina Misericordia, per far memoria delle meraviglie compiute dal Signore nella sua Pasqua e per ricordare due grandi figure di santi: il beato Giovanni Paolo II e Madre Speranza di Ges\u00f9, entrambi cantori dell\u2019amore misericordioso di Dio per tutti gli uomini. Madre Speranza ha costruito questo santuario perch\u00e9 quanti qui accorrono possano conoscere l\u2019amore di Dio e acquistare le grazie per una vita rinnovata. Giovanni Paolo II vi \u00e8 salito pellegrino, ancora sofferente per l\u2019attentato del 13 maggio 1981, per testimoniare dinanzi al mondo che l\u2019amore misericordioso del Signore \u00e8 pi\u00f9 forte del male, di ogni male che \u00e8 nell\u2019uomo e nel mondo! E per ricordare quanto sia importante inserire nei rapporti umani quei sentimenti di misericordia e di amore vicendevole, che soli possono rendere la vita pi\u00f9 ricca di umanit\u00e0. \u2018L\u2019Amore misericordioso \u2013 disse qui Giovanni Paolo II (omelia, 1981) \u2013 penetra nel cuore dell\u2019uomo, aggravato dal peccato e lo libera dalla schiavit\u00f9 del male. L\u2019Amore Misericordioso penetra nel mondo per instaurare il regno di Cristo, che \u00e8 regno di pace e di giustizia, che avr\u00e0 il suo pieno compimento nella creazione nuova\u2019\u201d.<\/p>\n

Le parole di M. Speranza<\/h3>\n

Anche per le nuove generazioni – ha detto mons. Bassetti<\/strong> – sopraffatte dal secolarismo e dall\u2019incredulit\u00e0, c\u2019\u00e8 bisogno di questo annuncio di liberazione; c\u2019\u00e8 bisogno dell\u2019annuncio dell\u2019Amore Misericordioso. Giovanni Paolo II e Madre Speranza, ispirati dal Signore, hanno capito che per l\u2019uomo di oggi, pi\u00f9 di tanti proclami, quel che conta \u00e8 l\u2019amore. Solo con l\u2019amore si possono avvicinare i lontani, solo con l\u2019amore si possono sanare le ferite, solo con l\u2019amore si possono cambiare i cuori. Scriveva Madre Speranza nel suo diario: \u2018Il buon Ges\u00f9 mi ha detto che io devo darmi da fare perch\u00e9 gli uomini lo conoscano non come un Padre offeso dall\u2019ingratitudine dei suoi figli, ma come un Padre pieno di bont\u00e0 che cerca, con ogni mezzo, il modo di poter confortare, aiutare e far felici i suoi figli, e che li segue e li cerca con amore instancabile, quasi che Lui non potesse essere felice senza di loro\u2019. Queste parole semplici e disarmanti non lasciano indifferenti, arrivano al cuore, commuovono!\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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