{"id":155,"date":"2011-12-22T11:24:31","date_gmt":"2011-12-22T09:24:31","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=155"},"modified":"2015-08-25T14:26:49","modified_gmt":"2015-08-25T12:26:49","slug":"non-e-stata-una-pura-fatalita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/non-e-stata-una-pura-fatalita\/","title":{"rendered":"Non \u00e8 stata una pura \u201cfatalit\u00e0\u201d"},"content":{"rendered":"<p><span style=\"text-align: justify;\">Diciassette i morti sul lavoro quest\u2019anno in Umbria. Una contabilit\u00e0 che potrebbe essere ancora provvisoria, e che registra sette vittime soltanto negli ultimi due mesi. Vite che non sono state spezzate da \u201cinevitabili tragiche fatalit\u00e0\u201d. Lo ha scritto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato al sindaco di Campello sul Clitunno Paolo Pacifici in occasione del quinto anniversario del rogo della Umbria Olii, nel quale il 25 novembre 2006 morirono quattro operai. \u201cAl di l\u00e0 &#8211; ha scritto Napolitano &#8211; della drammatica complessit\u00e0 dei fatti e delle conseguenti difficolt\u00e0 nell\u2019accertamento, essenziale perch\u00e9 possa esservi giustizia, delle responsabilit\u00e0 che simili eventi spesso presentano, va in ogni caso rifiutata l\u2019idea che si tratti comunque di inevitabili tragiche fatalit\u00e0.<!--more--> N\u00e9 alcun cedimento \u00e8 ammissibile per ci\u00f2 che deve essere l\u2019impegno di tutti, istituzioni pubbliche, anche locali, mondo delle imprese, pubblica opinione, insieme con la vigile consapevolezza degli operatori, affinch\u00e9 la sicurezza e la dignit\u00e0 del lavoro abbiano quella valenza primaria che la Costituzione pone a fondamento della Repubblica\u201d. Campello sul Clitunno ha ricordato con una serie di iniziative quel 25 novembre 2006 che ha sconvolto la vita del piccolo centro e la coscienza di tante persone. Le vittime (Maurizio Manili, 45 anni, titolare di una piccola ditta di carpenteria di Narni, ed i suoi operai, Tullio Mottini e Giuseppe Coletti, entrambi di 48, e l\u2019albanese Vladimir Todhe, di 44, tutti residenti in provincia di Terni) stavano installando una passerella alla sommit\u00e0 di due grandi cisterne della Umbria Olii quando ci fu una esplosione seguita da un violento incendio. Con loro c\u2019era anche un gruista che riusc\u00ec a salvarsi. I parenti delle vittime, a cinque anni dall\u2019incidente, stanno ancora aspettando la conclusione del processo di primo grado al tribunale di Spoleto, nel quale l\u2019allora amministratore delegato della Umbria Olii Giorgio Del Papa \u00e8 imputato di omicidio colposo plurimo, omissione dolosa delle cautele sul lavoro ed incendio. Per lui il pm Gianfranco Riggio ha chiesto la condanna a 12 anni di reclusione. La sentenza del giudice unico Alberto Avenoso \u00e8 prevista per il 13 dicembre prossimo. Nel corso del procedimento la Umbria Olii aveva chiesto un risarcimento di 35 milioni di euro ai familiari dei quattro operai morti e all\u2019unico sopravvissuto, sostenendo che l\u2019incidente era stato provocato da una saldatrice da loro usata impropriamente. Una richiesta che aveva suscitato tante polemiche e che il giudice ha respinto.<\/span><\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">In occasione del quinto anniversario a Campello \u00e8 stato presentato il volume Tornare a casa dal lavoro, che raccoglie articoli e foto sulla vicenda Umbria Olii. Sono stati anche premiati i vincitori di un premio giornalistico (patrocinato da Ordine dei giornalisti dell\u2019Umbria, Regione, Associazione stampa umbra, Universit\u00e0 di Perugia e Scuola di giornalismo radio-televisivo di Perugia) per promuovere una corretta informazione in materia di diritti dei lavoratori e di salute e sicurezza sul lavoro. Alla cerimonia sono intervenuti l\u2019ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, l\u2019assessore regionale Silvano Rometti, l\u2019ex presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti e Beppe Giulietti di \u201cArticolo 21\u201d, il quale ha proposto che Campello sul Clitunno diventi una sorta di capitale italiana per tutte le iniziative di promozione della sicurezza sul lavoro. Rometti ha detto che la Regione Umbria fa molto in questo campo, ma che non si deve \u201cabbassare la guardia\u201d. In una nota il segretario generale della Cgil Umbria Mario Bravi sottolinea che \u201cpurtroppo\u201d in Umbria questo fenomeno \u201csta vivendo una preoccupante fase di recrudescenza\u201d perch\u00e9 in un \u201cmomento di crisi produttiva ed occupazionale\u201d si assiste ad un \u201cimbarbarimento delle condizioni di lavoro, ad una compressione dei diritti, ad una competizione fatta sulle pelle delle persone\u201d. Mentre a Campello venerd\u00ec scorso si ricordavano le vittime del rogo, le cronache registravano altri tre morti sul lavoro in Italia: un operaio di 50 anni in una cartiera in provincia di Bergamo, un operaio edile di 53 anni a Roma ed una commessa di 36 anni ad Oristano. Poi sabato 26 novembre ancora in Umbria un\u2019altra vittima, un giovane romeno travolto da una ruspa a Collazzone proprio nel giorno del suo 23\u00b0 compleanno. Altri quattro incidenti mortali che, come ha scritto Napolitano, non possono essere solo \u201cinevitabili tragiche fatalit\u00e0\u201d.<\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Diciassette i morti sul lavoro quest\u2019anno in Umbria. Una contabilit\u00e0 che potrebbe essere ancora provvisoria, e che registra sette vittime soltanto negli ultimi due mesi. Vite che non sono state spezzate da \u201cinevitabili tragiche fatalit\u00e0\u201d. 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