{"id":15387,"date":"2013-03-07T15:57:01","date_gmt":"2013-03-07T13:57:01","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=15387"},"modified":"2015-08-07T14:39:55","modified_gmt":"2015-08-07T12:39:55","slug":"il-modo-cristiano-di-vedere-il-creato","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-modo-cristiano-di-vedere-il-creato\/","title":{"rendered":"Il modo cristiano di vedere il Creato"},"content":{"rendered":"

\"croce-sentiero-montagna\"<\/a>Si \u00e8 tenuto ad Assisi, nei giorni 1 e 2 marzo, l\u2019annuale convegno Cei sulla custodia del creato. Organizzato dall\u2019Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, diretto da mons. Angelo Casile, con la collaborazione del Servizio nazionale per il Progetto culturale e dell\u2019Ufficio nazionale per l\u2019ecumenismo e il dialogo interreligioso, ha riguardato \u201cLa fede nel Creatore per abitare la terra\u201d.<\/p>\n

\u201cLa diocesi – ha detto mons. Domenico Sorrentino<\/strong> – \u00e8 grata alla Cei per aver scelto Assisi come location di questo importante evento. La nostra citt\u00e0 ha dato i natali e ha visto le gesta di san Francesco, che, con la sua vita, ci indica la strada dell\u2019armonia tra l\u2019uomo e il creato, e tra gli uomini di diverse culture e religioni. Un\u2019armonia possibile anche oggi attraverso l\u2019amore di Dio\u201d.<\/p>\n

Le riflessioni – ha sottolineato Ernesto Diaco<\/strong> del Progetto culturale Cei – sono state condotte \u201csia tenendo presenti le istanze che emergono dalla cultura contemporanea, sia collocandole dentro un percorso di ricerca sulla teologia della creazione e della custodia del creato aperta al contributo di ulteriori discipline, teologiche e non, e degli esponenti di altre religioni\u201d.<\/p>\n

Di particolare interesse l\u2019intervento del teologo Massimo Nardello<\/strong>, che ha approfondito la \u201cdifferenza cristiana\u201d nel rapporto Uomo\/Natura. \u201cL\u2019ipotesi da cui prendiamo le mosse – ha detto – \u00e8 che, indagando pazientemente la controversa questione del rapporto tra la bont\u00e0 di Dio e il male naturale, cio\u00e8 la sofferenza che non deriva da atti umani ma da dinamiche intrinseche alla natura, sia possibile cogliere sotto una nuova luce la stretta relazione che ci lega alla creazione e le responsabilit\u00e0 che ci sono affidate per la sua custodia\u201d.<\/p>\n

Il tema del nostro rapporto con la natura, ha aggiunto, \u201cviene solitamente affrontato a partire da Genesi<\/em> 1-2. Tale approccio, essendo relativo all\u2019ambito naturale (in senso teologico), ha il vantaggio di approdare a conclusioni che possono essere condivise anche da chi non si riconosce nell\u2019alveo dell\u2019ebraismo o del cristianesimo, perch\u00e9 possono trovare conferma in un\u2019osservazione intelligente della realt\u00e0. Tuttavia, in questo modo, viene sostanzialmente marginalizzata la dimensione centrale del cristianesimo, quella cristologica-trinitaria, come se la fede in Ges\u00f9 non potesse apportare alcuna connotazione specifica al rapporto dell\u2019essere umano con la natura\u201d.<\/p>\n

Nardello ha quindi evidenziato che \u201cil modo tipicamente cristiano<\/em> di vivere nella creazione e di prendersene cura non \u00e8 soltanto quello di custodirla<\/em> nella sua condizione di incompiutezza e di limite, ma soprattutto quello di affrettare il suo compimento escatologico<\/em> restando nella prova della fede. Mantenendo, cio\u00e8, la fiducia in Dio – con il sostegno dello Spirito di Cristo – in ogni situazione in cui il Suo amore per ci\u00f2 che Egli ha chiamato alla vita sembra essere smentito dai fatti. Dunque, il rapporto dell\u2019essere umano con il creato e la responsabilit\u00e0 per la sua tutela si gioca indirettamente in tutti i campi della vita (familiare, civile, ecclesiale, ecc.), perch\u00e9 in tutti questi contesti la fede viene messa alla prova, e quindi al loro interno si pu\u00f2 contribuire o meno ad affrettare il compimento escatologico della salvezza\u201d.<\/p>\n

\u201cCos\u00ec – ha concluso – il tema della creazione e della sua tutela viene chiaramente connotato dall\u2019esperienza cristiana, e anzi collocato nel suo centro, divenendo parte integrante della relazione filiale che il credente vive con il Padre nello Spirito del Signore\u201d.<\/p>\n

I relatori<\/h3>\n

Nella prima giornata (1\u00b0 marzo) sono state presentate le relazioni a cura dell\u2019Associazione teologica italiana (Ati) e dell\u2019Associazione teologica italiana per lo studio della morale (Atism), con don Massimo Nardello e fr. Paolo Benanti.<\/p>\n

La seconda giornata (2 marzo) \u00e8 stata caratterizzata da un momento ecumenico, con la partecipazione della pastora valdese Letizia Tomassone, dell\u2019archimandrita Evangelos Yfantidis, del rabbino capo di Ancona Giuseppe Laras e della teologa islamica Shahrzad Houshmand. Il convegno \u00e8 stato anche occasione per la presentazione del testo Custodire il creato. Teologia, etica e pastorale<\/em>, a cura del prof. Simone Morandini della Fondazione Lanza. Le conclusioni sono state affidate a Stefania Proietti dell\u2019ufficio di Pastorale sociale della diocesi di Assisi, e a Ernesto Diaco, vice responsabile del Servizio nazionale per il Progetto culturale.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Si \u00e8 tenuto ad Assisi, nei giorni 1 e 2 marzo, l\u2019annuale convegno Cei sulla custodia del creato. Organizzato dall\u2019Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, diretto da mons. Angelo Casile, con la collaborazione del Servizio nazionale per il Progetto culturale e dell\u2019Ufficio nazionale per l\u2019ecumenismo e il dialogo interreligioso, ha riguardato \u201cLa […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[9],"tags":[3100,1332,2785,2605,2564,1671],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/15387"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=15387"}],"version-history":[{"count":5,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/15387\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":42382,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/15387\/revisions\/42382"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=15387"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=15387"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=15387"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}