arcivescovo Cesare Pagani<\/strong>. Non era stato male, non era debilitato. Aveva 66 anni, nel pieno della maturit\u00e0. \u00c8 caduto come cade in battaglia un soldato. Anzi, un generale di un esercito ben proteso alla battaglia.<\/p>\nEra certamente un combattente. Fin da quando era giovane prete impegnato con la gente semplice della parrocchia, e poi con i lavoratori in difesa dei diritti delle persone bisognose, e per svolgere un\u2019azione di educazione e formazione di una classe operaia in grado di competere, non con la forza materiale ma con la capacit\u00e0 di dare ragione della propria dignit\u00e0 e dei propri diritti.<\/p>\n
La sua morte ha qualcosa di particolare. Lucidamente ha percepito che era giunta l\u2019ora. Non era rassegnato, ma consenziente e disposto a compiere la volont\u00e0 di Dio. \u201c\u00c8 il momento di partire\u201d ha detto, e ai suoi amici che gli stavano accanto ha suggerito con dolcezza: \u201cNon piangete, su, su, siate contenti che vado al Padre\u201d. Cos\u00ec mi hanno raccontato i medici che lo avevano in cura, Pasquale Solinas e Maurizio Cocchieri, non senza lacrime agli occhi: \u201cNon ho visto mai nessuno morire in quel modo\u201d.<\/p>\n
La sua fede lo rendeva forte e convincente anche di fronte a situazioni difficili. Senza alzare mai la voce, penetrava nell\u2019intimo dell\u2019interlocutore fissandolo negli occhi e trascinandolo con fermezza dalla sua parte, la parte di Dio, di Cristo, della Chiesa. Questa sua azione era mirata soprattutto verso i giovani, che egli valorizzava e rispettava nella loro libert\u00e0, valorizzando le doti e le energie e catalizzando i loro sforzi per dare una testimonianza cristiana credibile, carica di entusiasmo.<\/p>\n
Pagani \u00e8 riuscito a convincere anche Papa Giovanni Paolo II: lo ha invitato a Perugia, coinvolgendo cos\u00ec la nostra citt\u00e0 e la nostra storia in quella del grande evento di Assisi dove si svolse, il giorno dopo la visita a Perugia, la famosa Giornata di preghiera per la pace di tutte le religioni del mondo. Il Papa \u00e8 andato ad Assisi partendo da Perugia dopo aver pregato nella cappella della casa Sacro Cuore quello stesso 27 ottobre 1986.<\/p>\n
Pagani era un uomo di Dio capace di entrare in comunicazione con Lui nella preghiera dopo un lungo silenzio di preparazione interiore. Una volta ha detto che servivano due ore di preghiera silenziosa per poter giungere a un contatto mistico con Dio.<\/p>\n
Un ricordo personale che ancora mi lascia sorpreso \u00e8 quando venne a cercarmi senza preavviso nell\u2019ufficio Studi e ricerche del Provveditorato – dove allora ero impegnato – insieme al suo segretario per propormi di assumere la direzione del settimanale regionale La Voce che intendeva rilanciare, d\u2019accordo con tutti i Vescovi dell\u2019Umbria.<\/p>\n
Era la fine del 1983. Il 1\u00b0 gennaio 1984 firmavo il primo numero della nuova serie, sotto la tutela di don Remo Bistoni, non avendo io ancora il titolo di giornalista. Sono ancora qui. Molti sono ancora ai loro posti da quando Pagani li ha scelti e ha dato loro un ruolo oppure una vocazione, comunque un impegno cristiano assunto con uno slancio che il tempo non ha spento n\u00e9 frenato.<\/p>\n
Ci\u00f2 detto, ci si spiega perch\u00e9, dopo 25 anni, di mons Cesare Pagani ci sia ancora un ricordo particolarmente vivo.<\/p>\n
Dall\u2019impegno nelle Acli agli episcopati in Umbria<\/h3>\n
Cesare Pagani nacque a Dergano, periferia nord di Milano, il 10 maggio 1921, figlio di operai, Carlo e Adele Novati. Fin da seminarista coltiv\u00f2 la passione di evangelizzare il mondo del lavoro. Ordinato sacerdote dal beato card. Alfredo Ildefonso Schuster il 3 giugno 1944 – \u201csotto le bombe\u201d come diceva -, l\u2019anno dopo perdeva la madre per uno spavento causato da uno scoppio. Il suo primo incarico fu quello di vice rettore del collegio Rotondi di Gorla, fino al bombardamento dell\u2019ottobre 1944; poi ricevette la nomina di coadiutore a Milano nella chiesa parrocchiale di Santa Maria di Caravaggio. Gi\u00e0 qui si dedic\u00f2 con particolare impegno alla pastorale giovanile e sociale e al laicato cattolico. L\u201911 giugno 1949 diventava coadiutore nella parrocchia di Saronno e assistente delle Acli per tutta la zona; l\u20198 ottobre 1952 veniva nominato assistente provinciale per le Acli di Varese, dove si trasfer\u00ec nel 1956. Nel 1958 \u00e8 assistente diocesano della Giovent\u00f9 femminile di Azione cattolica. Il 10 agosto 1961 l\u2019arcivescovo di Milano, Giovanni Battista Montini, affida a don Cesare la creazione dell\u2019ufficio di Pastorale sociale della diocesi; l\u2019anno seguente nasceva il Cedim, Centro diocesano immigrati, che Pagani fu chiamato a dirigere. Il 21 giugno 1963 il card. Montini, legato a Pagani da una forte amicizia e consonanza di interessi, diventava Paolo VI. Nominato delegato vescovile ad interim<\/em> per l\u2019Azione cattolica, l\u2019anno successivo Pagani venne chiamato a Roma dal nuovo Papa come assistente centrale delle Acli. \u00c8 il tempo del Concilio Vaticano II. Con la costituzione in sede Cei del nuovo ufficio centrale per la Pastorale del lavoro, Pagani riceve da Paolo VI la nomina a vescovo di Citt\u00e0 di Castello e Gubbio; \u00e8 lo stesso Pontefice a consacrarlo, in San Pietro, il 13 febbraio 1972. Tra le due diocesi, egli si divider\u00e0 anche fisicamente alternandovi la residenza, finch\u00e9, il 21 novembre 1981, Giovanni Paolo II lo invia alla sede perugina, vacante per la morte di Ferdinando Lambruschini. Presidente della Conferenza episcopale umbra fin dal 26 maggio 1976, mons. Pagani diventa cos\u00ec arcivescovo di Perugia e vescovo di Citt\u00e0 della Pieve, riunite nella sua persona finch\u00e9 non lo saranno anche per decreto nel 1986. In quello stesso anno, il 26 ottobre, Perugia ricevette la visita di Giovanni Paolo II, alla vigilia dello storico incontro interreligioso di Assisi. Una gioia e un ulteriore impegno che il presule avrebbe avuto tempo di vivere ancora per poco, prodigandosi senza risparmio fino alla morte, a soli 66 anni, il 12 marzo 1988. Il suo Testamento spirituale \u00e8 una luminosa sintesi di tutta la sua vita.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Proprio in uno di questi giorni di marzo di 25 anni fa, esattamente il 12, quando la stagione cominciava a sorridere di nuovo per la primavera ormai vicina, moriva l\u2019arcivescovo Cesare Pagani. Non era stato male, non era debilitato. Aveva 66 anni, nel pieno della maturit\u00e0. \u00c8 caduto come cade in battaglia un soldato. Anzi, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[9,517,4],"tags":[2524,2421,1278,2610,1125,1586],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/15379"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=15379"}],"version-history":[{"count":3,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/15379\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":33163,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/15379\/revisions\/33163"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=15379"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=15379"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=15379"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}