{"id":14844,"date":"2013-01-31T13:46:45","date_gmt":"2013-01-31T11:46:45","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=14844"},"modified":"2015-07-13T14:52:36","modified_gmt":"2015-07-13T12:52:36","slug":"il-coraggio-della-legalita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-coraggio-della-legalita\/","title":{"rendered":"Il coraggio della legalit\u00e0"},"content":{"rendered":"

\"incontro-con-don-Panizza\"<\/a>Su invito dell\u2019associazione Altotevere senza frontiere, venerd\u00ec 25 gennaio presso la sala degli Specchi del Circolo degli Illuminati di Citt\u00e0 di Castello, don Giacomo Panizza<\/strong>, fondatore della comunit\u00e0 Progetto Sud, \u00e8 intervenuto sul tema \u201cLibert\u00e0 e condivisione\u201d. Semplice, fuori dagli schemi, ma soprattutto don Giacomo Panizza \u00e8 coraggioso come nelle battaglie sociali della Brescia operaia degli anni Sessanta quando lui \u00e8 metalmeccanico in fabbrica, o nelle lotte politiche degli anni Settanta, gli anni degli scontri e delle stragi come quella di piazza della Loggia (1974). Ma don Giacomo dimostra un coraggio fuori dal comune quando, ancora seminarista, si offre per andare in Calabria al fianco degli ultimi. \u00c8 il 1976 quando da un gruppo di scout viene a sapere della forte necessit\u00e0 di aiuto che hanno i disabili in un Sud a lui ancora sconosciuto. Imparer\u00e0 a conoscerlo e a capire la sua vocazione nei pregi e nei difetti di quella gente. Panizza ricorda pi\u00f9 volte durante il suo intervento del suo trascorso di operaio, di quella vita della fabbrica che lo segner\u00e0 per sempre e in ogni circostanza far\u00e0 riaffiorare in lui quel sentimento buono di giustizia sociale. Poco dopo il suo arrivo a Lamezia Terme fonda Progetto Sud, comunit\u00e0 autogestita nella quale uomini uguali e liberi condividono progetti, lavorano insieme. Con un piccolo gruppo di disabili don Giacomo occupa uno stabile di propriet\u00e0 del Comune e organizza un laboratorio dove si lavorano lastre di rame. Questo \u00e8 il primo passo contro la cultura dell\u2019emarginazione che in quella terra aveva isolato i disabili togliendo loro ogni possibilit\u00e0 di riscatto sociale. Sono state molte le battaglie combattute per il diritti di tanti malati e persone con gravi difficolt\u00e0 psico-fisiche, ma l\u2019ostacolo pi\u00f9 grande – ha sottolineato Panizza – \u00e8 la cultura mafiosa radicata e dominante, la \u2019ndrangheta che pi\u00f9 volte lo minaccia e che don Giacomo all\u2019inizio fatica anche a capire, tanto \u00e8 distante quel sistema dal suo modo di fare e di pensare. Nel 2002 il commissario prefettizio di Lamezia gli affida una delle case sequestrate alla mafia, la peggiore, ubicata all\u2019interno di un cortile a fianco di case ancora abitate dalle famiglie dei boss. Nessuno a Lamezia voleva quelle case perch\u00e9 sarebbe stato come opporsi al sistema mafioso, schierarsi apertamente; ma don Giacomo, forte della volont\u00e0 della sua comunit\u00e0, accetta. In seguito subir\u00e0 gravi minacce per le quali \u00e8 tuttora sottoposto ad un programma di protezione. Don Giacomo conclude il suo intervento lanciando una sfida importante alla comunit\u00e0 civile ma anche e soprattutto alla Chiesa che, dice, non pu\u00f2 non vedere chi \u00e8 povero, sofferente e in difficolt\u00e0. Non pu\u00f2 non sporcarsi le mani. Certo, ci vuole coraggio.<\/p>\n

Progetto sud<\/h3>\n

Giacomo Panizza<\/strong> nasce a Pontoglio (Brescia) nel 1947 e dopo aver lavorato per anni in fabbrica inizia a studiare nel seminario di Brescia e poi nelle Marche dove presso la comunit\u00e0 di Capodarco di Fermo presta servizio fino al \u201976 quando viene ordinato sacerdote e si trasferisce a Lamezia Terme in Calabria. Qui fonda la comunit\u00e0 Progetto Sud<\/strong> che oggi conta su centinaia di volontari e collaboratori che lavorano per la diffusione di politiche di integrazione, di tutela dei diritti di cittadinanza sperimentando servizi innovativi e di sostegno socio-economico. Progetto Sud opera con disabili fisici e psichici, malati, sostiene e affianca persone vittime di usura ed estorsione.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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