{"id":14661,"date":"2013-01-17T19:00:48","date_gmt":"2013-01-17T17:00:48","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=14661"},"modified":"2013-01-18T00:23:22","modified_gmt":"2013-01-17T22:23:22","slug":"inceneritore-o-discarica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/inceneritore-o-discarica\/","title":{"rendered":"Inceneritore o discarica?"},"content":{"rendered":"

<\/p>\n

\"Discarica<\/a>
Discarica Le Crete di Orvieto<\/figcaption><\/figure>\n

TUTTI GLI ARTICOLI DI QUESTA SETTIMANA<\/a><\/p>\n

Rifiuti in Umbria, un problema che pesa 150.000 tonnellate<\/h2>\n

\u00c8 \u201cemergenza rifiuti\u201d anche in Umbria? L\u2019\u201cincubo Napoli\u201d dei primi giorni di gennaio per la chiusura delle discariche, con il rischio di vedere crescere mucchi di spazzatura per le strade delle citt\u00e0 dell\u2019Umbria, per ora \u00e8 stato scongiurato. Prima una ordinanza del presidente della Regione Catiuscia Marini<\/strong> e poi, venerd\u00ec scorso, un decreto del Consiglio dei ministri ne hanno consentito la riapertura. Il problema di come e dove smaltire le oltre 150 mila tonnellate di rifiuti che non possono essere riciclati \u00e8 per\u00f2 solo rimandato al prossimo anno. Mentre la politica continua a prendere tempo, anche se l\u2019assessore regionale all\u2019Ambiente Silvano Rometti<\/strong> assicura che \u201cnon c\u2019\u00e8 alcuna emergenza\u201d e che c\u2019\u00e8 ancora \u201cun periodo congruo\u201d per scegliere. Niente inceneritori, no all\u2019uso dei cementifici per bruciare i rifiuti, mentre – ha detto l\u2019assessore – si deve \u201cguardare alle nuove tecnologie\u201d.<\/p>\n

La chiusura delle discariche nella prima settimana di gennaio \u00e8 avvenuta perch\u00e9 dal 2006 i rifiuti urbani definiti \u201cad alto potere calorifico\u201d non vi potrebbero essere smaltiti. \u00c8 un problema che riguarda non solo l\u2019Umbria, e che era stato risolto dal Governo dell\u2019epoca con una deroga temporanea a tale divieto. Deroga rinnovata fino al 31 dicembre 2012 quando il governo Monti, per una dimenticanza o per altre ragioni, non l\u2019aveva prorogata. Siamo cos\u00ec al 1\u00b0 gennaio di quest\u2019anno, con il conseguente blocco del servizio di raccolta dei rifiuti urbani in Umbria, come tante altre aree del Paese dove gli inceneritori non bastano. L\u2019immondizia resta nei cassonetti o nei camion carichi, che non possono portarla nelle discariche. Per qualche giorno nel mondo della politica locale si riapre il solito balletto di accuse e controaccuse sulla responsabilit\u00e0 per questa situazione e sui buoni propositi per risolverla.<\/p>\n

L\u20198 gennaio \u201cper scongiurare l\u2019insorgere di una situazione di reale emergenza igienico-sanitaria, oltre che l\u2019interruzione di un pubblico servizio\u201d la presidente Marini firma un\u2019ordinanza con la quale per 30 giorni autorizza la riapertura delle discariche. Poi venerd\u00ec 11 gennaio \u00e8 arrivato anche l\u2019atteso decreto di proroga del governo Monti.<\/p>\n

Fino al 2014 tutto resta come prima. Ma \u00e8 come nascondere la polvere (in questo caso migliaia di tonnellate di rifiuti) sotto il tappeto. Perch\u00e9 la domanda che si era fatto nel 2011 il presidente della Gesenu, Graziano Antonelli<\/strong>, oggi nel 2013 in Umbria attende ancora una risposta concreta: anche con il massimo della raccolta differenziata, senza inceneritori e termovalorizzatori, con le discariche piene e senza farne altre, dove mettere quelle 150-180 mila tonnellate all\u2019anno di rifiuti urbani che dovranno comunque essere smaltiti? Le risposte della politica, degli ambientalisti e dei vari comitati popolari sono tante e diverse. L\u2019importante \u00e8 che chi deve decidere lo faccia al pi\u00f9 presto.<\/p>\n

La querelle sui pro e contro degli inceneritori<\/h3>\n

\"inceneritori\"<\/a>A Terni \u00e8 stato riacceso il termovalorizzatore di Maratta, alimentato con scarti delle lavorazioni delle cartiere provenienti soprattutto da Lazio e Campania. Il comitato \u201cNo inceneritore<\/strong>\u201d si \u00e8 mobilitato anche con un convegno svoltosi sabato scorso per denunciare la pericolosit\u00e0 dell\u2019impianto che produrr\u00e0 – \u00e8 stato detto – 5.000 tonnellate di polveri sottili all\u2019anno, andando a peggiorare la situazione ambientale gi\u00e0 compromessa della Conca ternana. Nel sito internet del comitato \u201cInceneritori zero in Umbria<\/strong>\u201d \u00e8 scritto che \u201cdopo gli entusiasmi degli anni \u201980 l\u2019opposizione di cittadini, associazioni e municipalit\u00e0 ha rallentato, e talvolta bocciato del tutto, progetti di costruzione di nuovi inceneritori e imposto la chiusura dei vecchi impianti. Negli Usa almeno 280 proposte di realizzazione di nuovi impianti di incenerimento rifiuti sono state bloccate. Lo stato dell\u2019Ontario, in Canada, ha bandito la costruzione di questi impianti. Nel Belgio c\u2019\u00e8 stata una moratoria di cinque anni nella costruzione di nuovi impianti. Anche citt\u00e0 come Philadelphia, San Diego e Boston hanno bandito la costruzione di inceneritori\u201d. Il dibattito \u201cinceneritori s\u00ec o no\u201d resta dunque aperto. Sul sito Umbrialeft<\/strong> un lettore commenta cos\u00ec una notizia sulla pericolosit\u00e0 degli inceneritori: \u201cLe discariche che evidentemente vi piacciono tanto invece fanno bene, basta chiedere agli abitanti di Borgogiglione, Pietramelina, Belladanza, Le Crete, Colognola, Sant\u2019Orsola e zone limitrofe ….\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

TUTTI GLI ARTICOLI DI QUESTA SETTIMANA Rifiuti in Umbria, un problema che pesa 150.000 tonnellate \u00c8 \u201cemergenza rifiuti\u201d anche in Umbria? L\u2019\u201cincubo Napoli\u201d dei primi giorni di gennaio per la chiusura delle discariche, con il rischio di vedere crescere mucchi di spazzatura per le strade delle citt\u00e0 dell\u2019Umbria, per ora \u00e8 stato scongiurato. Prima una […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":14662,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[4,27],"tags":[],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/14661"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=14661"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/14661\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/14662"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=14661"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=14661"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=14661"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}