{"id":14106,"date":"2012-12-06T16:30:27","date_gmt":"2012-12-06T14:30:27","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=14106"},"modified":"2012-12-06T18:09:18","modified_gmt":"2012-12-06T16:09:18","slug":"andrea-che-credeva-agli-ideali-del-calcio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/andrea-che-credeva-agli-ideali-del-calcio\/","title":{"rendered":"Andrea che credeva agli ideali del calcio"},"content":{"rendered":"

\"\"<\/a>Ci sono sogni che svaniscono in un istante e parole che restano dentro e pesano come macigni. Succede una domenica mattina di dicembre 2012, una domenica come tante altre fatte di rituali e di preparativi. Andrea e il suo amico prendono come sempre il \u201csacco\u201d e con il solito entusiasmo raggiungono i compagni. \u00c8 un campo della periferia perugina quello dove giocano, ma per loro \u00e8 ogni domenica la finale della Coppa del mondo.<\/p>\n

L\u2019amico di Andrea<\/strong> \u00e8 il capitano della squadra e lo \u00e8 diventato per merito e perch\u00e9 \u00e8 il portavoce dei valori di rispetto e lealt\u00e0 nei quali tutti i suoi compagni si riconoscono. \u00c8 un ragazzo di colore ma nessuno lo ha mai valutato per questo, e lui stesso \u00e8 convinto che oggi su quel campo sar\u00e0 un calciatore come gli altri. Non per tutti per\u00f2 \u00e8 cos\u00ec. C\u2019\u00e8 anche chi \u201cfa il genitore\u201d, avendo bisogno di sfogare i propri istinti, ed ancora oggi c\u2019\u00e8 l\u2019ottusit\u00e0 e l\u2019incapacit\u00e0 di vivere la diversit\u00e0 come valore aggiunto.<\/p>\n

L\u2019insulto urlato dagli spalti nell\u2019indifferenza giustificatrice dei vicini \u00e8 uno schiaffo in faccia a mano aperta, arriva dritto al cuore e risuona come un sibilo sinistro che annulla il sogno e mostra la realt\u00e0 per quella che \u00e8.<\/p>\n

Andrea non si capacita: l\u2019insultato \u00e8 un suo amico e, con lui, tutti i ragazzi di colore del mondo, nell\u2019incolore della nostra pelle. Esce dal campo, chiede spiegazioni ma viene respinto perch\u00e9 un ragazzino non si pu\u00f2 rivolgere ad un adulto domandando il perch\u00e9 di un simile gesto. Una strana etica, quella che alza i muri, quella che si chiude nei propri pregiudizi e che si alimenta con l\u2019indifferenza, col rigettare la conoscenza, col non sperimentare e soprattutto col rifiuto del confronto. \u00c8 proprio su questo terreno che le radici dell\u2019ignoranza e della presunzione attecchiscono e, rigogliose, danno i loro peggiori frutti. In tutto questo non c\u2019\u00e8 sport, non c\u2019\u00e8 tifo, c\u2019\u00e8 solo ignoranza e disprezzo.<\/p>\n

Alla fine rimane solo l\u2019ammonizione per Andrea, che \u00e8 uscito dal campo, e la partita che continua perch\u00e9 lo spettacolo deve proseguire, svuotato di ogni significato ma deve proseguire. Avremmo sperato che, per una volta, quella partita fosse interrotta. Avremmo sperato che la tanto sbandierata etica sportiva prendesse per una volta il sopravvento. Avremmo sperato, da tifosi e amanti del calcio, che quei ragazzi non iniziassero a identificare quello sport come una palestra del \u201ctutto \u00e8 lecito\u201d dove il fine (la vittoria) giustifica i mezzi e dove tutti i comportamenti sono tollerati.<\/p>\n

Andrea e i suoi compagni hanno sempre visto ci\u00f2 che non \u00e8 uguale a loro come una porta da aprire per scoprire il mondo che c\u2019\u00e8 dietro, hanno sempre guardato il diverso come fonte di nuova conoscenza. Non esistono le razze, esiste un\u2019umanit\u00e0. Oggi hanno scoperto una realt\u00e0 brutta, e sono convinti che ha perso lo sport e la sua capacit\u00e0 di farli crescere e diventare uomini.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Ci sono sogni che svaniscono in un istante e parole che restano dentro e pesano come macigni. Succede una domenica mattina di dicembre 2012, una domenica come tante altre fatte di rituali e di preparativi. Andrea e il suo amico prendono come sempre il \u201csacco\u201d e con il solito entusiasmo raggiungono i compagni. \u00c8 un […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[10,533],"tags":[],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/14106"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=14106"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/14106\/revisions"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=14106"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=14106"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=14106"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}