{"id":13771,"date":"2012-11-08T15:04:53","date_gmt":"2012-11-08T13:04:53","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=13771"},"modified":"2022-08-31T03:49:31","modified_gmt":"2022-08-31T01:49:31","slug":"ac-ecco-il-tempo-favorevole-al-laicato","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ac-ecco-il-tempo-favorevole-al-laicato\/","title":{"rendered":"Ac: ecco il tempo favorevole al laicato!"},"content":{"rendered":"
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L\u2019incontro che si \u00e8 svolto a Foligno<\/figcaption><\/figure>\n

“\u00c8cco il tempo favorevole\u201d (2Cor<\/em> 6,2), il tempo in cui l\u2019AC (Azione cattolica) \u201cricomincia un cammino mai interrotto d\u2019impegno e ragionamento sui temi delle Settimane sociali, per non essere dispensatori di servizi specifici tra le mura della Chiesa ma persone che sentono nel loro cuore l\u2019ansia di annunciare il bello del Vangelo\u201d.<\/p>\n

Con queste parole il presidente nazionale di Ac, Franco Miano<\/strong>, ha concluso il convegno regionale Ac sul tema \u201cUn\u2019agenda per la famiglia: lavoro e scuola\u201d tenutosi sabato 3 novembre presso l\u2019istituto San Carlo di Foligno, da sempre luogo simbolo del movimento cattolico umbro. Con l\u2019idea di un\u2019agenda per la famiglia si \u00e8 voluto sottolineare il ponte che unisce le proposte studiate ed emerse dalla 46a Settimana sociale dei cattolici italiani di Reggio Calabria nel 2010, con il nuovo cammino di preparazione verso la prossima Settimana sociale che si terr\u00e0 a Torino dal 12 al 15 settembre del prossimo anno.<\/p>\n

Luca Diotallevi,<\/strong> vice presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici italiani, ha sottolineato che non tutto \u00e8 andato perduto della precedente Settimana sociale: ci sono echi dell\u2019\u201cagenda di speranza\u201d di Reggio Calabria in giro per le diocesi italiane, ma il laicato \u201cnegli ultimi anni non \u00e8 stato all\u2019altezza del suo ruolo, n\u00e9 spiritualmente n\u00e9 nella lettura dei processi in corso, basti pensare al suo rapporto con la politica\u201d.<\/p>\n

Pur tuttavia \u201cil processo di partecipazione attivato con quell\u2019atto d\u2019intelligenza della Settimana sociale di Reggio Calabria ha prodotto qualcosa di significativo anche sotto l\u2019aspetto della mobilitazione sociale. Va conservato il grande senso di responsabilit\u00e0, la consapevolezza che comunque abbiamo l\u2019intelligenza delle cose, e che sappiamo quale \u00e8 la strada da seguire\u201d.<\/p>\n

Occorre pertanto, ha aggiunto, \u201cil coraggio della responsabilit\u00e0\u201d nell\u2019ammissione \u201cdel carattere anemico dell\u2019apostolato dei laici\u201d per imparare a godersi fino in fondo la fede\u201d.<\/p>\n

Marcello Rinaldi<\/strong>, dirigente dell\u2019Istituto agrario di Todi, parlando del ruolo dell\u2019istruzione ha spiegato che, nel nostro Paese, c\u2019\u00e8 un problema strutturale, ma anche soprattutto culturale per il quale la scuola risulta essere poco qualificante. Il modello italiano \u201c\u00e8 ancora quello della testa \u2018ben piena\u2019, anzich\u00e9 della testa \u2018ben fatta\u2019. Ci sfugge, insomma, il senso di dover educare i giovani alla creativit\u00e0, pi\u00f9 che al sapere tante cose. Se \u00e8 vero che \u201cil 60-70% dell\u2019apprendimento avviene per vie non formali, la scuola deve ristrutturarsi\u201d, sospinta dai cambiamenti apportati dalla multimedialit\u00e0. Occorre pertanto \u2013 ha concluso – rivedere il ruolo della scuola come motore della scuola e come comunit\u00e0 educante\u201d.<\/p>\n

\u201cLa politica non mette al centro il lavoro produttivo. E non mette al centro i giovani, quindi nemmeno il futuro – ha detto Ulderico Sbarra<\/strong>, segretario generale regionale Cisl. – Il mondo del lavoro sta diventando sempre pi\u00f9 piccolo e veloce, per cui va cambiato il sistema, perch\u00e9 le idee ci sono ma non vengono ascoltate, e i soldi destinati alla formazione hanno preso strade diverse da quelle per cui sono stati dati\u201d.<\/p>\n

Un esempio positivo, invece, d\u2019impegno e imprenditoria giovanile \u00e8 il progetto Policoro, di cui Valentina Di Maggio<\/strong> \u00e8 la responsabile per l\u2019esperienza messa in atto nella diocesi di Assisi-Nocera-Gualdo. \u201c\u00c8 un progetto d\u2019imprenditoria giovanile – ha detto – alla luce della dottrina sociale della Chiesa, che promuove una nuova concezione del lavoro basato sulla valorizzazione della persona e dei suoi talenti e sulla diversificazione dei mestieri a seconda delle aree geografiche in cui sorge\u201d. Il progetto, ha chiarito la responsabile, non solo \u201cnon \u00e8 una nuova forma di assistenzialismo\u201d, ma rappresenta un modello vincente, esportabile: \u201cAnche se \u00e8 nato al Sud, da quattro anni si \u00e8 diffuso pure al Centro-Nord\u201d, e \u201cin quindici anni ha permesso di metter su 500 diverse aziende, soprattutto cooperative sociali\u201d.<\/p>\n

Il bisogno di discernimento in vista di un nuovo impegno come cittadini \u00e8 stato ribadito da Stefano Sereni<\/strong>, delegato regionale Ac e moderatore dell\u2019incontro, affinch\u00e9 \u201cscuola e lavoro possano trovare nuove sinergie e idee di sviluppo in una regione dove non mancano uomini e donne di buona volont\u00e0 pronti a confrontarsi e impegnarsi\u201d con un obiettivo comune: \u201cFar s\u00ec che le famiglie tornino a guardare con speranza al futuro, e soprattutto al futuro delle nuove generazioni\u201d.<\/p>\n

Mons. Gualtiero Sigismondi<\/strong>, vescovo di Foligno, e Franco Miano, nel concludere l\u2019incontro hanno entrambi sottolineato che \u201cserve uno spirito di speranza che passa attraverso l\u2019assunzione di responsabilit\u00e0, il fare la propria parte, la fatica della testimonianza. Se non c\u2019\u00e8 speranza non c\u2019\u00e8 vita buona, se non c\u2019\u00e8 speranza non c\u2019\u00e8 Vangelo\u201d.<\/p>\n

Essere laici sul serio<\/h2>\n

Questo di Foligno era il primo di 16 appuntamenti sparsi per tutto il Paese, che vede l\u2019Azione cattolica impegnata a mettere a fuoco, tappa per tappa, i temi che poi saranno al centro dell\u2019incontro torinese. Nell\u2019Anno della fede e della memoria attualizzante del Concilio Vaticano II – ha sottolineato il presidente Miano<\/strong> – bisogna tornare a ragionare da laici, sul ruolo del laicato nella Chiesa, perch\u00e9 ne va del raccontare il Vangelo oggi e la sua bellezza nella societ\u00e0. Scuola e lavoro sono due grandi e decisive emergenze sociali alle quali applicare il metodo del discernimento con un di pi\u00f9 di spiritualit\u00e0 che consenta di immergersi nella vita con maggior fecondit\u00e0 e profondit\u00e0, per leggere i problemi attraverso il confronto e le differenti competenze.<\/p>\n

Con questo spirito la delegazione regionale dell\u2019Azione cattolica dell\u2019Umbria ha deciso di proporre la modalit\u00e0 del question time<\/em> con la quale far interloquire ospiti e pubblico, per creare maggior dialogo, confronto e dibattito su questi temi \u2018caldi\u2019, cercando di andare alla concretezza della quotidianit\u00e0 e non di rimanere su piani sempre un po\u2019 troppo teorici.<\/p>\n

Quattro sono stati gli ospiti per altrettanti argomenti: Luca Diotallevi e il senso e riscontro delle Settimane sociali, Marcello Rinaldi e il ruolo della scuola secondaria nel suo essere o meno qualificante rispetto al mondo del lavoro, Ulderico Sbarra e l\u2019impegno del sindacato e, infine, Valentina Di Maggio e il progetto Policoro, una proposta concreta di imprenditoria giovanile.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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