{"id":13743,"date":"2012-11-08T15:24:20","date_gmt":"2012-11-08T13:24:20","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=13743"},"modified":"2021-11-28T18:17:16","modified_gmt":"2021-11-28T16:17:16","slug":"una-giornata-per-dire-grazie","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/una-giornata-per-dire-grazie\/","title":{"rendered":"Una giornata per dire: grazie!"},"content":{"rendered":"
<\/a>TUTTI GLI ARTICOLI DI QUESTA SETTIMANA<\/a><\/p>\n Domenica 11 novembre<\/strong> cade la Giornata nazionale del ringraziamento. Ne abbiamo parlato con don Paolo Bonetti<\/strong>, nominato nuovo consigliere ecclesiastico della Coldiretti nell\u2019ultimo Consiglio permanente della Cei. \u201cLa terra – dice – \u00e8 la casa comune degli uomini. In questa casa c\u2019\u00e8 la vita: la terra \u00e8 vita. Se la vita l\u2019abbiamo ricevuta, vivere \u00e8 ringraziare; e ringraziare, per il mondo rurale, diventa festa. Ma, per ringraziare, \u00e8 necessario avere uno sguardo contemplativo sulla creazione. L\u2019uomo, il lavoro sono in rete: ogni spiga di grano, ogni grappolo d\u2019uva \u00e8 il frutto di questa sinergia tra l\u2019uomo e la creazione. Anche il coraggio d\u2019intraprendere proclama la dignit\u00e0 degli agricoltori come collaboratori del Creatore. E poi nessun lavoro, come quello dei campi, raggiunge uno scopo pi\u00f9 alto di quello di preparare il pane e il vino per l\u2019eucaristia\u201d.<\/p>\n C\u2019\u00e8 anche una valenza educativa nella Giornata del ringraziamento?<\/strong><\/p>\n \u201cNella societ\u00e0 attuale abbiamo dimenticato la gratitudine, attraverso la quale, invece, diventiamo pi\u00f9 uomini, pi\u00f9 attenti al bene, pi\u00f9 maturi, pi\u00f9 soddisfatti della vita. La gratitudine ci aiuta a non pensare in negativo e a essere pi\u00f9 ottimisti anche davanti alle difficolt\u00e0 della vita. Ho riscontrato nella mia esperienza che le persone aperte alla gratitudine sanno esprimere maggiore vicinanza agli altri, collaborano a costruire solidariet\u00e0 e soprattutto sperimentano la vita come una benedizione\u201d.<\/p>\n Come aiutare i giovani a riscoprire la terra e i valori ad essa legati?<\/strong><\/p>\n \u201cDa alcuni anni i giovani stanno riscoprendo l\u2019agricoltura come passione, ma anche come vocazione. Ecco perch\u00e9 si guarda con serenit\u00e0 e fiducia verso il futuro: l\u2019agricoltura e anche l\u2019economia potr\u00e0 ricevere quella vitalit\u00e0 e quel dinamismo che vengono dai giovani. Questo tornare dei giovani alla terra sar\u00e0 un beneficio anche per lo sviluppo: infatti i ragazzi sono molto attenti al patrimonio e alla cultura legati alla vita della terra, ma in pi\u00f9 possono mettere fantasia, creativit\u00e0, passione, intelligenze a servizio della campagna. Tutto questo si traduce non solo nel coltivare i campi, ma anche in quei progetti di filiera che fanno scoprire la multifunzionalit\u00e0 dell\u2019agricoltura\u201d.<\/p>\n Secondo un\u2019analisi di Coldiretti, grazie alla green economy<\/em> nei prossimi tre anni si aprono opportunit\u00e0 per oltre 100 mila posti di lavoro.<\/strong><\/p>\n \u201cL\u2019agricoltura avr\u00e0 un futuro se avr\u00e0 giovani imprenditori. Con loro possono crescere la competitivit\u00e0 e la redditivit\u00e0, che sono importanti, ma anche la capacit\u00e0 di intraprendere legata non solo alla produzione ma anche ai valori sociali, morali, spirituali. Ripeto sempre che \u00e8 importante il fattore umano. \u00c8 un aspetto fondamentale di chi si impegna in questo settore. I ragazzi sentono di essere protagonisti non solo di un\u2019azienda, ma anche dello sviluppo di essa, con un forte senso di protagonismo, ma anche di dignit\u00e0 e responsabilit\u00e0 verso questo lavoro, alla ricerca del bene comune. Tutto ci\u00f2 fa bene sperare per il futuro\u201d.<\/p>\n Un ritorno alla terra la preserva anche da tanti abusi che negli ultimi decenni hanno devastato il nostro Paese, con conseguenze tante volte gravi\u2026<\/strong><\/p>\n \u201cDobbiamo tornare a capire il valore della custodia del creato, presentato come un grande libro in cui scopro che la vita \u00e8 benedetta. \u00c8 necessario comprendere che, se si ammala il creato, si ammala anche l\u2019uomo e che la vita non \u00e8 possesso ma dono. Torniamo cos\u00ec alla Giornata del ringraziamento. L\u2019uomo \u00e8 guida ma con intelligenza e premura, come il giardiniere. Dio \u00e8 generatore di vita, perci\u00f2 anche noi siamo chiamati ad essere amanti della vita in tutte le sue forme\u201d.<\/p>\n Domenica 11 novembre<\/strong> si celebra la 62a Giornata nazionale del ringraziamento. \u201cConfida nel Signore e fa\u2019 il bene: abiterai la terra\u201d \u00e8 il tema del Messaggio<\/em> della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace scritto in occasione. La Giornata a livello nazionale si svolger\u00e0 a Termoli, con una messa presieduta dal vescovo mons. Gianfranco De Luca. Il giorno prima, sabato 10 novembre,<\/strong> si terr\u00e0 sempre a Termoli un seminario di studio sul tema \u201cLa fede e il mondo rurale\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" TUTTI GLI ARTICOLI DI QUESTA SETTIMANA La terra casa comune degli uomini Domenica 11 novembre cade la Giornata nazionale del ringraziamento. 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<\/a>A livello nazionale<\/h2>\n