{"id":1374,"date":"2001-02-02T00:00:00","date_gmt":"2001-02-02T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=1374"},"modified":"2001-02-02T00:00:00","modified_gmt":"2001-02-02T00:00:00","slug":"se-porta-santangelo-piange-gli-altri-quartieri-non-ridono","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/se-porta-santangelo-piange-gli-altri-quartieri-non-ridono\/","title":{"rendered":"Se Porta Sant’Angelo piange gli altri quartieri non ridono"},"content":{"rendered":"

E’ stata una settimana difficile per i quartieri, ma soprattutto per i residenti, del centro storico di Perugia. La diffusione di una lettera aperta firmata da 224 residenti di Porta S. Angelo e inviata agli organi di informazione e all’Amministrazione comunale ha denunciato una situazione vicina al collasso per uno dei quartieri storici della citt\u00e0, ridotto ormai a dormitorio per studenti e ad “area riservata al crimine” con la forte presenza di spacciatori, drogati e prostitute. Un quartiere che una volta era conosciuto come il “Borgo d’Oro”, una delle cinque porte del Comune medievale, dove numerose erano le botteghe artigiane, dove ci sono ben tre monasteri di clausura ed una delle pi\u00f9 belle ed antiche chiese cittadine e dove risiede, nella sua particolare casa, “il Gorino” (personaggio che ogni perugino conosce per le sue stravaganze ed “il libero pensiero”); adesso \u00e8 un contenitore quasi vuoto, dove imperano le automobili che, pur essendo area Ztl, sfrecciano in continuazione, parcheggiano in modo selvaggio ed occupano ogni spazio, e dove la maleducazione \u00e8 cosa di tutti i giorni. “Fino alle cinque del mattino, sette giorni su sette – denunciano i residenti – \u00e8 teatro di musiche assordanti, schiamazzi e scherzi, di continui episodi di violenza che si registrano nelle viuzze interne, ma anche di anziani in difficolt\u00e0 a causa della mancanza di pavimentazione e delle buche del manto stradale, delle auto in sosta davanti ai portoni”. E il disagio non si ferma qui “perch\u00e9 bisogna aggiungervi anche i continui furti, i danneggiamenti, gli accoltellamenti tra extracomunitari ed una politica degli affitti abusivi (con cifre altissime per veri buchi) che danneggia tutti”. Situazione di vivibilit\u00e0 precaria che, nel corso degli anni, ha incentivato l’abbandono del Borgo, come dimostrano i numeri dell’esodo: dei primitivi 1500 nuclei familiari, infatti, ne rimangono solo 200. E come succede quando si scoperchia una pentola e tutto si riversa fuori, cos\u00ec il grido d’allarme di un quartiere \u00e8 diventato l’amplificatore del sentimento d’insicurezza e d’abbandono che \u00e8 di molti quartieri cittadini. E allora ecco i lamenti davia della Sposa: “rumori ad ogni ora del giorno, parcheggio selvaggio, buche e sporcizia per le strade, \u00e8 la realt\u00e0 di tutti i giorni”. Ben pi\u00f9 grave la situazione nella zona di Porta Pesa, via della Viola e di via Alessi dove, una volta terminata l’esperienza delle pattuglie a piedi, \u00e8 tornata la paura ad uscire di casa. L’ultimo episodio in ordine di tempo registra la porta di una studentessa usata come bersaglio per siringhe, “ma quando si esce di casa ci sono esibizionisti, tossicodipendenti ed altri loschi figuri che infastidiscono o addirittura ci scippano” dicono le signore del quartiere. Al Giardino della Cupa in molti hanno paura anche a portarvi il cane a spasso, “ci sono solo malintenzionati, di giorno spacciatori e tossicodipendenti, la sera gruppi d’extracomunitari la fanno da padroni” che, di fatto, nullificano i lavori di recupero del parco della Cupa. Chi porterebbe, infatti, i bambini a giocare in luoghi non sicuri? E “perch\u00e9 hanno messo i cancelli se poi rimangono aperti”? E il Comune come risponde al grido d’aiuto dei perugini? L’assessore Catanelli respinge l’ipotesi che il Borgo d’Oro viva una situazione di degrado, anzi tutt’altro, “visto che il quartiere \u00e8 il cuore della vita di due universit\u00e0 e ha visto crescere il proprio valore immobiliare”. Quanto all’immobilismo “non \u00e8 vero che l’Amministrazione non ha fatto nulla” e i lavori lo dimostrano: nuova illuminazione di piazza Grimana, rifacimento del campo da basket e potatura degli alberi. E per il futuro? “Completamento della ripavimentazione, riqualificazione dell’area di Sant’Agostino, nuovi parcheggi pertinenziali, uno sotto il Pennaricci ed un altro nella propriet\u00e0 dell’Adisu – dice Catanelli – e poi il recupero dell’ex-Saffa”. A queste affermazioni, per\u00f2, rispondono increduli i residenti ed il consigliere comunale Massimo Monni (FI): “il valore immobiliare del quartiere – dicono i primi – \u00e8 cresciuto perch\u00e9 molti proprietari affittano a studenti e stranieri, a prezzi altissimi, appartamenti che al catasto figurano come fondi”; “l’assessore prima di fare certe affermazioni \u00e8 bene che vada sul posto e si renda conto dello stato delle cose – dice Monni – Forse gli interventi fatti sono talmente piccoli che nessuno se n’\u00e8 accorto”. I pi\u00f9 maliziosi, invece, ipotizzano che il Comune “faccia orecchie da mercante” e che, in fondo, gli importi poco di quartieri dove non abita quasi pi\u00f9 nessuno “con diritto di voto amministrativo” e dove \u00e8 inutile creare infrastrutture, visto che la popolazione \u00e8 “molto vecchia”. A giudicare dal proliferare, nei vicoli del centro storico, di locali notturni e d’intrattenimento giovanile l’ipotesi non \u00e8 cos\u00ec “maliziosa” come potrebbe sembrare. E, infine, viene da domandarsi: ma i nostri amministratori, vivono nella nostra stessa citt\u00e0?<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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