Giorgio La Pira<\/strong>, il grande sindaco di Firenze. Il suo magistero nella politica e nella cultura dei cattolici democratici italiani – ma pi\u00f9 ampiamente in tutta l\u2019Italia di cui siamo figli – ha spaziato dalle questioni sociali alle grandi iniziative internazionali. \u00c8 stato un magistero alto, caratterizzato da una sistematica coerenza tra elaborazione culturale e azioni concrete. Leggere i suoi interventi oggi, attraverso i mille scritti che ci rimangono, illumina tuttora il cuore per l\u2019intensit\u00e0 e la chiarezza del loro impegno, per la lungimiranza e il rigore delle prospettive. Ma quella capacit\u00e0 di leggere i segni dei tempi non si fermava all\u2019esercizio intellettuale, si trasformava in impegno politico per ricercare concretamente il cambiamento con azioni e gesti concreti. In questo modo nascevano battaglie e operazioni come quella per salvare il lavoro delle famiglie del Nuovo Pignone o la convocazione a Firenze dei \u201cColloqui del Mediterraneo\u201d, che alimentarono la modernissima e splendida intuizione del \u201csentiero di Isaia\u201d, luogo privilegiato comune delle tre grandi religioni monoteistiche e passaggio obbligato per un dialogo internazionale che porti alla pace. L\u2019anniversario della scomparsa di La Pira \u00e8 in sintonia felice con l\u2019altro anniversario celebrato in questi giorni, il 50\u00b0 dell\u2019apertura del Concilio Vaticano II. Con il Concilio la Chiesa sceglie di non voler pi\u00f9 rimanere arroccata sul colle Vaticano a giudicare il mondo con severit\u00e0, ma di scendere nel mondo a cercare di vivificarlo, come sale nella terra, affidando questo compito ai laici. La Chiesa del Concilio non \u00e8 un\u2019organizzazione gerarchica piramidale che contratta il rispetto del proprio spazio in un mondo ostile, ma \u00e8 la grande comunit\u00e0 dei credenti che si alimenta della Parola di Dio e cerca nel mondo il volto di Cristo e la sua dimora, arricchendosi proprio del dialogo con i lontani. Nasce una stagione nuova che vede i laici cristiani impegnati quasi testardamente nella costruzione di un mondo orientato al bene comune, attraverso percorsi scelti con autonomia e maturit\u00e0 che portano non raramente ad assunzioni di responsabilit\u00e0 pubbliche. Giorgio La Pira \u00e8 uno degli esempi pi\u00f9 luminosi dell\u2019impegno di quella nuova stagione. La politica nazionale, prima alla Costituente poi al Governo, il servizio alla citt\u00e0 di Firenze e l\u2019inesauribile attivit\u00e0 di dialogo internazionale degli anni seguenti, sono fasi successive di uno stesso impegno di un cristiano al servizio dell\u2019Uomo che ha orientato i suoi contemporanei e tuttora, attraverso le opere nate intorno alla sia azione, educa i pi\u00f9 giovani. Nell\u2019Italia contemporanea, che vive una crisi confusa dalla quale fatica a emergere un passo nuovo per la politica, la testimonianza di La Pira \u00e8 preziosa per ispirare il cammino, invitando a collocare sempre nella dimensione internazionale ogni progetto e a percorrere instancabilmente la via del dialogo per ricercare soluzioni concrete e nuove. Per seguirla con frutto sono essenziali, per\u00f2, tre doni di cui La Pira era ricco: una grande libert\u00e0 interiore, una volont\u00e0 tenace e disinteressata, una profonda umilt\u00e0. Doni che, lo diciamo con rammarico, oggi non sembrano troppo spesso nascosti.<\/p>\nBiografia in pillole<\/h3>\n
1904<\/strong> Giorgio La Pira nasce nasce a Pozzallo (Ragusa). 1914-22<\/strong> \u00e8 a Messina: si diploma in Ragioneria, consegue poi la maturit\u00e0 classica e si iscrive alla facolt\u00e0 di Giurisprudenza. 1934<\/strong> vince la cattedra di Diritto romano all\u2019Universit\u00e0 di Firenze. 1939<\/strong> fonda la rivista Principi, poi soppressa dal regime fascista. 1943<\/strong> ricercato, si nasconde prima nei dintorni di Siena poi a Roma. 1945<\/strong> deputato all\u2019Assemblea costituente. 1951-56<\/strong> sindaco di Firenze. 1956-57<\/strong> rieletto sindaco. Crisi della maggioranza centrista e dimissioni. 1958<\/strong> eletto alla Camera. 1960-64<\/strong> per la terza volta sindaco di Firenze. 1967-75<\/strong> intensa attivit\u00e0 internazionale; si impegna per il dialogo in Europa, per il Medio Oriente, per la decolonizzazione. 1976<\/strong> ancora eletto alla Camera dei deputati. 1977<\/strong> muore a Firenze il 5 novembre. Vedi sito www.giorgiolapira.org<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Trentacinque anni fa, il 5 novembre 1977, si spegneva Giorgio La Pira, il grande sindaco di Firenze. Il suo magistero nella politica e nella cultura dei cattolici democratici italiani – ma pi\u00f9 ampiamente in tutta l\u2019Italia di cui siamo figli – ha spaziato dalle questioni sociali alle grandi iniziative internazionali. \u00c8 stato un magistero alto, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[7],"tags":[1107],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/13725"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=13725"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/13725\/revisions"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=13725"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=13725"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=13725"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}