{"id":13654,"date":"2012-10-31T14:59:54","date_gmt":"2012-10-31T12:59:54","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=13654"},"modified":"2021-11-06T19:35:45","modified_gmt":"2021-11-06T17:35:45","slug":"lalleanza-regione-caritas-per-un-modello-umbro-di-intervento","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/lalleanza-regione-caritas-per-un-modello-umbro-di-intervento\/","title":{"rendered":"L\u2019alleanza Regione-Caritas per un modello umbro di intervento"},"content":{"rendered":"

\u00c8 stato presentato a Perugia il 22\u00b0 Dossier Statistico sull\u2019immigrazione Caritas<\/em> – Migrantes (vedi articolo qui sopra<\/em>). Il fatto che la sede fosse quella istituzionale della Regione Umbria ha voluto segnare l\u2019alto coinvolgimento dell\u2019ente nel tema dell\u2019immigrazione.<\/p>\n

\u201cMi fa molto piacere che il mio primo impegno ufficiale come presidente della Conferenza episcopale umbra riguardi un\u2019iniziativa in favore degli \u2018ultimi\u2019, gli immigrati\u201d, ha detto l\u2019arcivescovo di Perugia mons. Gualtiero Bassetti<\/strong>, aprendo il suo intervento.<\/p>\n

\u201cLe pagine dedicate alla situazione umbra – ha aggiunto – ci aiutano a capire questo fenomeno con maggior acutezza, visto che mettono in evidenza aspetti pi\u00f9 conosciuti e altri meno noti ma ugualmente importanti. Faccio riferimento, ad esempio, alla triste vicenda che riguarda un numero sempre pi\u00f9 elevato di badanti, le quali, dopo un periodo di malattia o di ricovero ospedaliero, vengono licenziate rimanendo cos\u00ec, immediatamente, senza una casa dove poter alloggiare. Che queste donne vengano a bussare alle case d\u2019accoglienza della rete ecclesiale in cerca d\u2019aiuto rappresenta, per\u00f2, un fatto di grandissima importanza. Significa che, nonostante tutte le difficolt\u00e0, la Chiesa cattolica \u00e8 vigilmente presente nel nostro territorio\u201d.<\/p>\n

A presentare i dati \u00e8 stato Luca di Sciullo<\/strong> della redazione centrale del Dossier<\/em>. Gli immigrati – ha detto – \u201csono parte integrante del nostro sistema economico, ma paradossalmente non sono affatto integrati nella nostra societ\u00e0\u201d. L\u2019Italia, ha ricordato Di Sciullo, fino agli anni \u201970 \u00e8 stato uno dei Paesi a pi\u00f9 grande emigrazione, e ancora oggi conta 4 milioni e 200 mila italiani residenti all\u2019estero, tra i quali oltre 30 mila umbri. Allora, \u201cperch\u00e9 non riesce a darsi un modello di integrazione?\u201d. Probabilmente, ha detto, perch\u00e9 \u201cmanca la volont\u00e0 politica\u201d.<\/p>\n

La Regione, rappresentata dalla vice presidente Carla Casciari<\/strong>, ha evidenziato le varie iniziative di accoglienza che sono state promosse, in particolare l\u2019ottimo lavoro fatto in sinergia con Caritas e Protezione civile proprio in occasione dell\u2019accoglienza profughi del 2011, che ha posto l\u2019Umbria come modello per altre regioni. Rispondendo quindi ad alcune richieste fatte dalla responsabile del Centro di ascolto Caritas perugino, Stella Cerasa<\/strong>, la Casciari si \u00e8 impegnata continuare in questa proficua collaborazione.<\/p>\n

A proposito della vicenda profughi, toccante \u00e8 stata la testimonianza del giovane Mohammad<\/strong>, del Burkina Faso, da diciotto mesi rifugiato presso le strutture della Caritas diocesana perugina. Un drammatico viaggio per fuggire dal suo Paese, l\u2019arrivo in una terra che non sapeva neanche se fosse l\u2019Italia, gli angosciosi giorni del trasferimento al centro Cie di Manduria… Per lui e altri 25 giovani africani, per\u00f2, il calvario non \u00e8 finito. Infatti – a causa della burocrazia – non hanno ancora potuto ottenere n\u00e9 il permesso di soggiorno, n\u00e9 la carta d\u2019identit\u00e0 provvisoria. Al riguardo, mons. Bassetti \u00e8 intervenuto rivolgendo un appello alle istituzioni affinch\u00e9 si trovi uno sbocco per questa situazione.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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