{"id":13638,"date":"2012-10-31T14:18:01","date_gmt":"2012-10-31T12:18:01","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=13638"},"modified":"2015-08-03T12:51:06","modified_gmt":"2015-08-03T10:51:06","slug":"la-croce-segno-dellamore-incondizionato","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-croce-segno-dellamore-incondizionato\/","title":{"rendered":"La croce, segno dell\u2019Amore incondizionato"},"content":{"rendered":"
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Le due croci esposte in cattedrale<\/figcaption><\/figure>\n

Con il convegno \u201cIn hoc signo<\/em> – La croce nell\u2019arte, nella cultura e nella fede\u201d si \u00e8 conclusa al Museo diocesano di Terni la rassegna sul tema della croce promossa dall\u2019associazione Musei ecclesiastici umbri (Meu) in collaborazione con la Regione Umbria, l\u2019Associazione musei ecclesiastici italiani (Amei) e la Conferenza episcopale umbra. Rassegna che ha proposto vari progetti e mostre di arte sacra antica e contemporanea, tutti finalizzati a esaltare la croce nel 1700\u00b0 anniversario della visio Costantini<\/em> del 27 ottobre 312 d.C. alla quale segu\u00ec l\u2019editto di Milano dell\u2019anno 313 con cui l\u2019imperatore Costantino concesse ai cristiani la libert\u00e0 di culto.<\/p>\n

Un convegno di respiro ecumenico che ha spaziato dalla teologia all\u2019arte, alla storia del culto nella Chiesa tra Oriente e Occidente, focalizzato a rivelare aspetti della croce, quale segno della suprema manifestazione dell\u2019amore, della vittoria della vita sulla morte.<\/p>\n

Di grande interesse l\u2019intervento del pastore valdese Paolo Ricca<\/strong> che ha sottolineato proprio la trasformazione della concezione sulla croce in Lutero: \u201cIn origine la croce \u00e8 stata considerata da Lutero una punizione del malvagio, ma, approfondendo nel tempo quanto scritto nella Lettera di Paolo ai Romani<\/em>, Lutero muta la visione della giustizia di Dio che diventa misericordia e non punizione e che si giustifica mediante la fede. La morte in croce di Cristo \u00e8 stato il segno di un amore gratuito, di una misericordia incondizionata\u201d. Sulla teologia della croce il prof. Ricca ha portato altre importanti argomentazioni legate alla croce come rivelazione di Dio e come vera conoscenza di Dio. \u201cDio raggiunge il massimo della sua rivelazione laddove non c\u2019\u00e8 pi\u00f9 nulla di divino, come nel Cristo crocifisso – ha ribadito. – La teologia della croce genera nella comunit\u00e0 un \u2018felice scambio\u2019 ossia quell\u2019atto di affidamento delle ansie e pene dell\u2019uomo a Cristo che in cambio d\u00e0 il suo perdono, la sua pace e grazia. Dio ama ci\u00f2 che \u00e8 debole, sconfitto e ci\u00f2 che non \u00e8 amabile secondo i normali canoni. Questo \u00e8 l\u2019amore della croce\u201d.<\/p>\n

La storia della croce nella tradizione orientale, attraverso un excursus dalla prima iscrizione della croce rinvenuta in Siria e risalente al 134 d.C., \u00e8 stata affrontata da Renato D\u2019Antiga<\/em>, storico ortodosso dell\u2019arcidiocesi ortodossa d\u2019Italia e Malta. In particolare la reliquia della vera croce e la sua esposizione nelle chiese orientali il 14 settembre, giorno della festa dell\u2019Esaltazione della croce, stanno a ricordare quella celebrata la prima volta nel 335, in occasione della Crucem<\/em> sul Golgota, e quella dell\u2019An\u00e0stasis<\/em>, cio\u00e8 della Risurrezione. Col termine di \u201cesaltazione\u201d, che traduce il greco hyps\u00f2sis<\/em>, la festa pass\u00f2 anche in Occidente, e a partire dal secolo VII, essa voleva commemorare il recupero della preziosa reliquia fatto dall\u2019imperatore Eraclio nel 628. Infatti, la croce \u00e8 stato un segno che ha attraversato la storia delle Chiese di Oriente e Occidente, unendo spiritualit\u00e0 e liturgia delle due confessioni.<\/p>\n

Un ampio sguardo sull\u2019arte dedicata alla croce \u00e8 stata quella proposta da mons. Timothy Verdon<\/strong>, direttore del Museo Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze. Dalla croce raffigurata nella volta del mausoleo di Galla Placidia come croce gloriosa – secondo un modello che sopravviver\u00e0 per tutto il Medioevo, periodo nel quale tutta l\u2019arte cristiana \u00e8 conformata al mistero della croce, – tutta la storia sacra si compendia nella croce di Cristo.<\/p>\n

E ancora, la preziosit\u00e0 delle croci gemmate di Giustino II o la croce di Pasquale I che raffigura anche la Nativit\u00e0, fino a giungere ad una sorta di cambiamento culturale portato dal francescanesimo: dalla croce mistagogica alla croce che \u00e8 il segno pi\u00f9 grande della chiamata alla sequela di Cristo. Molte delle raffigurazioni della storia di san Francesco evidenziano questo amore viscerale di Francesco per il Cristo crocifisso, sia nella basilica di Assisi che nella grande croce in quella di Arezzo.<\/p>\n

L\u2019incontro si \u00e8 concluso con la preghiera e l\u2019esposizione nella cattedrale di Terni della croce medievale appartenente al Capitolo della cattedrale, illustrata da Paolo Cicchini<\/strong>, storico dell\u2019arte di Terni insieme a quella pensile realizzata nel 2004 da Paolo Borghi. Opere a due facce che raffigurano sia il Crocifisso che il Risorto, con elementi figurativi che narrano tutta la storia della salvezza.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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